giovedì, 2 Maggio 2024
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Salute, Vaccinazioni in calo: informazioni, dubbi e pareri sull’argomento

Vaccinazioni sì vaccinazioni no, questo è il dubbio che attanaglia, di questi tempi, milioni di genitori.
In Italia, secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero della Salute è calato drasticamente, nel 2014, il numero delle vaccinazioni obbligatorie, (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae b e pertosse) per i bambini al di sotto dei due anni, facendo così piombare il livello di copertura al limite della soglia di sicurezza. Ed è in calo anche la vaccinazione consigliata: morbillo, rosolia e parotite.

Il motivo di questa paradossale situazione è dovuta, a quanto pare, al fatto che le persone hanno paura degli effetti collaterali indesiderati e dei danni che possono provocare alla salute. Infatti alcuni genitori diffidano da questo strumento. La titubanza nasce soprattutto da alcuni studi fatti nel 1998 che sostenevano che l’autismo fosse legato al vaccino contro il morbillo; praticamente venivano correlati gli anni di vita (due) in cui il bambino viene vaccinato contro il morbillo e l’età (sempre due) in cui potrebbe iniziare a manifestarsi la malattia, ma dalle continue ricerche effettuate ciò non basta a determinare un nesso di causalità fra i due eventi.
Esistono molte ragioni per cui è importante vaccinare i bambini. Innanzitutto sono il mezzo più efficace per prevenire le malattie infettive serie e quindi le loro complicanze, e poi grazie alle vaccinazioni dell’infanzia è possibile produrre un vantaggio sociale, cioè la progressiva eliminazione delle malattie che sono oggetto di vaccinazione.vaccini1
Da qui è partito, nel settembre di quest’anno, l’appello del Ministro Lorenzin in cui afferma che non bisogna avere paura delle vaccinazioni. Inoltre da pochi giorni si discute di reintrodurre l’obbligo di vaccinazione per i bambini che frequentano le scuole dell’obbligo, accompagnati dal certificato o copia del libretto vaccinale, perché si possono incontrare altri bambini, altre persone, che hanno una salute cagionevole e che di pertosse possono anche morire.
Infatti, da questa ipotesi si sta scrivendo il nuovo ‘Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2016/2018’, che costerà allo Stato 620 milioni. Il piano verrà ‘attenzionato’ il 20 ottobre 2015 dai governatori nel corso della Conferenza delle Regioni e, successivamente, all’esame della Conferenza Stato-Regioni.
La proposta di legge, inoltre, prevede che il Ministero della Salute e le Regioni promuovono annualmente una campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione in modo da ostacolare la diffusione di informazioni errate e di false notizie. Nessuna invece sanzione e radiazione per il medico che è restio ai vaccini.
Giornale Cittadino Press interessato all’argomento ha chiesto ad alcune mamme e insegnanti della Scuola dell’infanzia e Primaria di rilasciarci qualche dichiarazione e raccontarci la loro sulle vaccinazioni.
Maria Calogera Zito, mamma di due gemelline di 8 mesi ci ha detto: “Io sono pienamente d’accordo per le vaccinazioni. Sono consapevole che i vaccini possano avere degli effetti collaterali, ma come qualsiasi altro medicinale…però grazie a loro sono state debellate molte malattie. Voglio ancora credere e avere fiducia nella scienza!”
Mamma Elena afferma: “Io sono pro-vaccino. Ma in realtà si deve essere liberi di scegliere se vaccinare o meno il proprio figlio. Certo, il non farlo e soprattutto morire nel 2015 per la pertosse o per il morbillo è un qualcosa di poco comprensibile. Dobbiamo debellare la malattia, no diffonderla nuovamente”.
“La scuola è un luogo di incontro, di studio e crescita, ci dice – P. Cortese, docente di scuola primaria –, quindi è importante vaccinare i bambini, in primis per loro stessi e poi anche per alcuni bimbi che non possono farlo perché affetti da gravi malattie e che per una pertosse potrebbero anche rischiare la vita”.
Anche i social stanno dando il loro contributo, infatti in Facebook, grazie ad una mamma bolognese che ha creato un gruppo “Consigli da Mamma a Mamma” è partita una campagna di sensibilizzazione: #iovaccino#noalladisinformazione che ha raggiunto più di 12 mila iscritti.

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