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Pit Bull, cane Killer o…?

Palermo 31 gennaio 2024

Concludiamo la nostra indagine per scoprire che tipo di cane è il pit Bull. E’ realmente un cane killer o è un bonaccione ? Ovvero è un cane per tutti?

Continuiamo l’intervista al Dott. Antonino La Barbera, Esperto Giudice Internazionale ENCI, per cercare di saperne di più su un cane che a volte è sulla cronaca come interprete di azioni mordaci contro uomini e animali e concludiamo con il parere del Professore Marcello Muratore, Esperto Addestratore e Docente in Corsi di Formazione E.N.C.I. Utilità Compagnia Agility e Sport.

5D – Dott. La Barbera, perché nei Pit Bull è più sviluppato, rispetto ad altre razze, l’aggressività chiamata intraspecifica e l’ aggressività detta interspecifica?

5R – In virtu’ delle considerazioni espresse nelle precedenti domande, spesso gente senza scrupoli hanno allevato, avendo come obiettivo quel fine macabro che mal si collima con un cane, che dovrebbe vivere in un contesto urbano e che ha nella socialità e nella facilità di gestione uno dei fattori vincenti del cane urbano moderno. Questi fattori illeciti perpetuati per tanti anni, hanno creato un cane che può facilmente diventare un Killer contro animali e persone.

D6 – Dott. La Barbera, a volte si incontrano Pit di colori e costituzione diversi, sono dei tipi diversi ? Quanti tipi di Pitbull esistono? Ovvero hanno delle caratteristiche stabilite?

R6 – Essendo una razza non riconosciuta dalla cinofilia ufficiale, pur essendoci in linea generale un pseudo tipo pitbull, esistono numerose difformità in base al suo utilizzo lecito e anche illecito 

7D – Ma insomma hanno delle caratteristiche diverse o hanno di diverso solo il colore del mantello?

7R – In linea generale le lievissime difformità di tipo morfologico ed estetico non risultano presenti a livello caratteriale avendo (sottolineo sempre) in linea generale una pseudo memoria di pseudo razza con degli aspetti caratteriali precedentemente enunciati sopra.

8D -Giudice La Barbera, dalle sue risposte il Pitbull sembra non essere un cane per tutti, è così?

8R – In linea generale mi sento di dire che il Pitbull non è un cane per tutti per le considerazioni espresse nelle precedenti risposte, ma non intendo colpevolizzare il singolo cane, ignaro dei processi selettivi che ha subito sin dalla sua creazione e che avevano come fine, dei principi morali che abietto.

Suggerisco invero le innumerevoli razze riconosciute dalla cinofilia ufficiale che di certo in termini di affidabilità, selezione, equilibrio, docilità e socialità (e tanti altri innumerevoli pregi) hanno fatto sì che oggi il cane sia il nostro compagno fedele e come diceva Lord Byron “il cane è l’amico più fedele, il primo cui dare il benvenuto il più importante da difendere”. 

Alla fine di quest’incontro con il Giudice La Barbera, facciamo leggere le domande e le risposte al Professore Marcello Muratore, Esperto Addestratore e Docente in Corsi di Formazione E.N.C.I. Utilità Compagnia Agility e Sport.

Il prof. Muratore così ci dichiara al termine della sua lettura: “In assoluto non esistono cani cattivi né in assoluto una razza cattiva per definizione, ma proprietari non adatti, cioè che non hanno piena consapevolezza delle potenzialità del proprio cane e che spingono colpevolmente o incolpevolmente un determinato soggetto ad accentuare in maniera esponenziale delle marcate predisposizioni di base.

L’esempio più facilmente comprensibile è il coltello e del suo uso corretto.

Può essere utilizzato come un normale utensile oppure per offendere. Il vero problema è appunto l’uso inappropriato che se ne fa e questo è il vero problema sociale. 

A onore di cronaca si riportano casi sporadici di cani di tipo pitbull che svolgono anche attività di pet therapy e altre attività che hanno una ricaduta sulla collettività oppure sulla normale gestione quotidiana.

Infine termino ponendo l’attenzione su un aspetto che è di assoluto rilievo ed importanza: i cani di tipo pitbull sono cani non riconosciuti dalla cinofilia ufficiale pertanto mancano di quelle importanti verifiche zootecniche che indicano alla collettività ai potenziali proprietari agli allevatori e amatori quali siano i soggetti più idonei alla riproduzione, questo invero caposaldo della cinofilia ufficiale facendo, sì che con le prove e verifiche zootecniche si sedimenti ancor di più il rapporto e la relazione uomo cane ,rapporto che risale sin dagli albori dell’umanità e che ha caratterizzato l’evoluzione dell’uomo con una presenza costante: IL CANE”. 

*l’immagine di copertina è scaricata da Internet, grazie a Pippo Zoppi per l’immagine all’interno.

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