giovedì, 28 Marzo 2024
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Per Brass in Jazz Scott Henderson in scena con ”Master of blues” al teatro Santa Cecilia

Una Prima Nazionale per la stagione Brass in Jazz che apre la tournée europea di Scott Henderson, la leggenda della chitarra elettrica. Continua con nomi d’eccellenza del panorama internazionale, la stagione concertistica della Fondazione The Brass Group con il concerto “Master of Blues” di Scott Henderson in trio. 

L’artista alle chitarre elettriche sarà accompagnato da Romain Labaye al contrabbasso e Archibald Ligonnière alla batteria.  Un concerto di grande prestigio che caratterizzerà la scena jazzistica palermitana per questo fine settimana. Un doppio appuntamento per il più antico teatro italiano del sud con produzioni dedicate al jazz, il Real Teatro Santa Cecilia, fissato per venerdì 8 e sabato 9 dicembre alle ore 19.00 e alle ore 21.30.

Henderson è un musicista che vanta diverse esibizioni nei teatri, musei e jazz club più prestigiosi di Parigi, Londra, Oslo, Praga, Vienna, Bratislava ed altre città del Lussemburgo, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, Finlandia, Estonia, Lituania, Slovacchia e Polonia. Ed è proprio la dimensione live a rendere memorabili le esibizioni del musicista della Florida. Nel suo carnet, infatti, Henderson vanta sì una discografia assai cospicua (oltre venti album incisi come leader e centinaia come sideman), ma ad accrescerne la fama in ogni angolo del globo sono state soprattutto le migliaia di concerti che nel corso dei decenni ha tenuto in oltre sessanta diversi paesi del mondo. Sotto ogni latitudine, il suo magistero chitarristico ha immancabilmente esaltato e affascinato ogni genere di pubblico, per quanto grandi fossero le differenze di appartenenza generazionale, di gusti e di culture musicali, mettendo sempre d’accordo chiunque abbia passione per le vibrazioni della chitarra elettrica. Tra le molte prerogative eccellenti di Henderson un ruolo fondamentale lo ricopre la smagliante tecnica esecutiva, ma non è secondario il fatto che il suo linguaggio chitarristico sia un lussureggiante e affascinante caleidoscopio di elementi legati al rock, al funk, al soul, al rhythm’n’blues, al jazz in particolare ma, soprattutto, alle due espressioni che maggiormente ne identificano e caratterizzano da sempre la complessa personalità, cioè la musica fusion, stile che ha contribuito a codificare e di cui è divenuto autentica leggenda vivente, e il blues: quel blues che da sempre costituisce il substrato permanente della sua musica, quel blues nel quale affondano in profondità le sue radici, quel blues a cui da diversi anni è tornato a votarsi con rinnovata passione ed energia. Il giovane chitarrista, acquisita ben presto una padronanza prodigiosa dello strumento, vive da subito importanti esperienze con Chick Corea (ha fatto parte della sua Elektrik Band, anche se il sodalizio sarebbe durato poco per divergenze insanabili col pianista), col violinista Jean-Luc Ponty e con Joe Zawinul (mitico tastierista dei Weather Report); poi negli anni Ottanta fonda i Tribal Tech, gruppo fusion da sempre vessillo di questo speciale linguaggio di sintesi ed ancora in fervida attività, e successivamente la Blues Band con cui nel 2004 ha entusiasmato anche il pubblico palermitano. Nel 2019 è la sua ultima prova discografica, “People mover”. L’album combina raffinate dosi di jazz, rock, funk e blues in una scaletta di brani così musicali e fluidi come forse mai accaduto prima nella carriera di Henderson. “Questa musica non è per i puristi, questo è certo – afferma Henderson – ma i miei fans sono persone con la mente aperta e so che amano gli stili più diversi”. All’incisone hanno preso parte il contrabbassista Romain Labaye ed il batterista Archibald Ligonnière, due limpidi talenti francesi con cui il chitarrista ha da tempo consolidato una magnifica intesa e che sono nuovamente con lui anche in questo tour europeo. 

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