martedì, 3 Dicembre 2024
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Sicilia Jazz Festival: l’Orchestra Jazz Siciliana con i big dal 23 giugno al 7 luglio

Inaugurazione con Arturo Sandoval. Tra gli altri ospiti Arisa, Ron Carter, Noemi, Veronica Swift, Philip Lassiter, Cory Henry, Take 6. Spazio anche ai Conservatori di Palermo, Catania, Messina, Trapani e Ribera protagonisti al Ridotto dello Spasimo, allo Steri e al Real Teatro Santa Cecilia

Carissimi fan italiani e tutti coloro che si trovano a breve distanza dall’Italia, il 25 giugno 2024 farò una tappa di appena un giorno nella bellissima città di Palermo per suonare al Teatro di Verdura. Con me sul palco ci sarà l’Orchestra Jazz Siciliana, una stimata big band italiana la cui storia risale ai primi anni ’70, quando fu fondata da Ignazio Garsia come Brass Group Big Band” con queste parole, Ron Carter, monumento vivente della storia del jazz, annuncia la sua presenza al Sicilia Jazz Festival, l’unico Festival interamente dedicato alle produzioni orchestrali, che vedrà protagonista l’Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, e che per la quarta edizione avrà in cartellone la presenza di stelle internazionali e Grammy Awards.

Dal 23 giugno al 7 luglio, per il quarto anno consecutivo, saranno realizzati diversi concerti, di cui 8 produzioni con la big band OJS, in scena in alcuni siti del centro storico tra i più affascinanti di Palermo e al Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo (XVIII Secolo).

Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti nostri giovani musicisti. Si susseguiranno così spettacoli tra big, musicisti non soltanto siciliani, maestri e giovani talenti dei conservatori della nostra Isola. Il Festival, promosso dalla Regione Siciliana – Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo, la cui consulenza artistica e tecnica è stata affidata alla Fondazione The Brass Group, braccio operativo della Regione, istituito per legge, 1° febbraio 2006, n. 5, aprirà i battenti nel mese di giugno ma sono già online le prevendite della biglietteria. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group e i Conservatori di Musica del territorio regionale, e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali. 

Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2024, ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici. E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città. La quarta edizione del Sicilia Jazz Festival vuole dare prevalenza alla scoperta dei luoghi per valorizzarli tutti nella loro pienezza storica e culturale perchè la musica è un linguaggio universale, da tutti compreso senza limiti di età e di genere, senza limiti di appartenenza e di razza.

Nel cartellone scorrono così grandi nomi del mondo artistico internazionale che si esibiranno tutti con l’Orchestra Jazz Siciliana come Arturo Sandoval che inaugura il Festival il 23 giugno al Teatro di Verdura, ed ancora Ron Carter il 25 giugno, Philip Lassiter il 27 giugno, Arisa il 29 giugno, Noemi il 1 luglio, Cori Henry il 3 luglio, Veronica Swift il 5 luglio, i Take 6, con ben dieci Grammy Awards chiudono il SJF 24 il 7 luglio.

Così il Sicilia Jazz Festival si afferma come uno dei più important festival mondiali e inoltre la musica jazz è lo strumento, sposato da 50 anni dal Brass Group, di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto ad una rinascita territoriale. Con questo proposito viene ripetuta l’esperienza del Sicilia Jazz Festival,  giunto già al quarto anno, la cui peculiarità è anche quella di essere l’unico festival nato durante la pandemia a dimostrazione che la musica e la cultura è simbolo di rinascita e forza interiore. Inoltre, il Sicilia Jazz Festival si vanta di essere una kermesse musicale con produzioni inedite e progetti esclusivi jazz rispetto a tanti altri festival mondiali. Ricordiamo che che grazie all’impegno dell’Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO e leggenda del Jazz, Herbie Hancock, il Jazz, è stato riconosciuto nel 2011 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità, per condividere i valori di un genere musicale profondamente significativo. Un messaggio di creatività e riscoperta della propria identità che viene suonato con le note in JAZZ da tantissimi artisti e produzioni inedite musicali che rappresentano esclusive mondiali. 

Saranno presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Arcangelo Corelli” di Messina, “Antonio Scontrino” di Trapani, “Arturo Toscanini” di Ribera e l’istituto superiori di studi di musica Vincenzo Bellini” di Catania.

Oltre ai momenti musicali, sono previste delle presentazioni di libri e delle rappresentazioni video che avranno come tematica l’importanza della musica jazz quale strumento di espressione artistica e territoriale. Il SJF inoltre è sicuramente divenuto  strumento di veicolazione della produzione di musica jazz siciliana quale volano turistico, culturale ed artistico della nostra terra, che vede protagonisti non solamente l’Orchestra Jazz Siciliana ma soprattutto gli studenti dei conservatori siciliani.  

Largo spazio, dunque, alle giovani leve che hanno la possibilità di esibirsi in uno dei palcoscenici più importanti che per la terza edizione si consacra tra gli eventi dell’estate come quello dei grandi numeri con un programma ricco di concerti di musicisti residenti e la presenza di stelle internazionali.

Dal 23 giugno al 7 luglio, saranno realizzati più di un centinaio di concerti, di cui diverse produzioni orchestrali originali in scena in alcuni siti del centro storico di Palermo quali Palazzo Chiaramonte Steri, il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, il Real Teatro Santa Cecilia e il Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo.

Gli artisti che si esibiranno al Teatro di Verdura

23 giugno: Arturo Sandoval & OJS 

Dell’infuocato universo del latin-jazz, seducente linguaggio scaturito a partire dagli anni Quaranta dal geniale intreccio tra ritmi latino-americani e strutture melodiche e armoniche proprie del jazz, Arturo Sandoval è oggi l’indiscusso campione internazionale, come peraltro testimoniato dai numerosi Grammy Awards finora conquistati. Famoso per la sonorità potente e luminosa, per la nitidezza con cui scolpisce le note e per le superbe doti compositive (molti suoi brani sono nel repertorio stabile della OJS, da lui già diretta in passato), il trombettista cubano ha avuto come primo mentore Dizzy Gillespie, pioniere sia del be bop che del latin-jazz, e del leggendario maestro ha saputo brillantemente proseguire e sviluppare l’estetica, personalizzandola con quelle peculiarità che gli derivano dalle proprie radici caraibiche. La geniale propensione a fondere musiche diverse Sandoval la dimostrava fin dal 1973 quando, poco più che ventenne, fondava con altri giovani talenti cubani l’orchestra Irakere, presto divenuta celebre per la originale sintesi tra jazz, rock ed i ritmi della santeria afrocubana. L’incontro con Gillespie (che lo aiuterà a chiedere prima asilo e poi la cittadinanza statunitense) schiuderà a Sandoval le porte della scena internazionale, dandogli la possibilità di suonare accanto ad artisti celebri (tra cui Woody Herman, Stan Getz, Woody Shaw, Frank Sinatra e Michel Legrand) e con le più prestigiose orchestre, sia jazz che sinfoniche.  

25 giugno: Ron Carter & OJS

Come testimonia la memorabile esibizione di quattro anni fa al Santa Cecilia, Ron Carter non è solo un monumento vivente della storia del jazz ma rappresenta molto di più. Infatti, sebbene abbia appena compiuto 87 anni, il musicista del Michigan con il suo contrabbasso continua ad essere un modello assoluto di tecnica trascendentale, di calore espressivo e di superba eleganza sonora. Da ragazzo aveva iniziato con il violoncello e la musica cameristica ma ben presto aveva trovato nel jazz e nel contrabbasso il contesto ideale per esprimere il suo straordinario magistero. Le tappe della sua carriera sono altrettante pietre miliari, a cominciare dalla partecipazione al “secondo quintetto” di Miles Davis (quello degli anni Sessanta) di cui costituiva, assieme a Herbie Hancock, piano, e Tony Williams, batteria, una delle sezioni ritmiche più leggendarie e insuperate (la formazione comprendeva anche il sax di Wayne Shorter). Ron Carter ha suonato praticamente con tutti i giganti del jazz oltre che con molti big di differenti aree musicali (ad esempio, James Brown, Aretha Franklin, Tom Jobim, Billy Joel, Santana e Roberta Flack). Di recente è stato certificato che il suono del suo leggendario strumento figura in oltre duemila incisioni discografiche, primato davvero strabiliante che ne fa in assoluto il contrabbassista che ha più registrato al mondo. 

27 giugno: Philip Lassiter & OJS

La stampa americana ha definito “bombastic” la tromba di Philip Lassiter ed in effetti quello che schizza fuori dalla campana del suo strumento è un turbine incendiario di robuste dosi di jazz di New Orleans, rhythm’n’blues di Chicago, soul di Nashville, funk del Texas e gospel dell’Alabama, luogo natale del musicista, dove da bambino suonava al piano i canti religiosi nella chiesa di cui il padre era predicatore. Trombettista di prorompente creatività ed esuberanza, Lassiter sul palco è anche showman che sa come stupire, affascinare e divertire il pubblico ma dietro questa irruenza sonora, spesso condita da tanta ironia, c’è anche e soprattutto una straordinaria abilità nell’organizzare la musica in forme ardite, brillanti e originali. Lassiter, infatti, è considerato uno dei maggiori specialisti internazionali nell’arte di comporre geniali arrangiamenti per sezioni di fiati e di archi e tale sapienza gli ha finora guadagnato ben undici Grammy Awards. Non a caso, il trombettista è stato a lungo il direttore e arrangiatore della New Power Generation, la band di supporto della celebre rockstar Prince, ed inoltre ha collaborato con un folto gruppo di leggende della musica, tra cui Ariana Grande, Al Jarreau, Queen Latifah e Roberta Flack. Attualmente, oltre ad una intensa attività concertistica, compositiva e didattica, dirige anche Philthy, una poderosa big band di soul-funk.  

29 giugno: Arisa & OJS

Sembra passato un secolo da quando la giovane cantante genovese con il brano “Sincerità” trionfava al festival di Saremo del 2009, categoria “nuove proposte”, colpendo l’attenzione col delizioso look retrò dei grandi occhiali ma soprattutto affascinando con una vocalità ampia, luminosa e guizzante, baciata inoltre da un timbro originale e immediatamente riconoscibile. In pochi anni, la ragazza sbarazzina di allora si è rapidamente trasformata in una sofisticata cantante di splendida vocalità, grande carica di swing e notevole spessore interpretativo, conquistando un posto di assoluto rilievo nel panorama della nostra canzone e ponendosi come artista in grado di mediare la tradizione melodica italiana con le più aggiornate forme sonore internazionali. Personalità esuberante, istintiva, spesso controcorrente e talvolta trasgressiva, Arisa si è presto rivelata artista a tutto tondo, affermandosi anche come attrice, conduttrice, opinionista, giudice di svariati talent show e, più in generale, come personaggio televisivo di grande incisività e impatto che immancabilmente riesce a catturare ogni genere di pubblico. Ha da poco pubblicato il singolo “Baciami stupido”, tenuto a battesimo da Fiorello in una delle ultime puntate della popolare trasmissione radiofonica “Viva Rai2!”.

1° luglio: Noemi & OJS

La nuova canzone italiana ha in Noemi una delle sue voci più potenti, originali e flessibili oltreché un’interprete di straordinaria intensità emotiva. Messasi in luce nel 2009, in occasione della seconda edizione italiana di X Factor, l’artista romana ha saputo percorrere gradino dopo gradino la scala del successo con continuità e impegno pari alla enorme passione che trasuda da ogni sua interpretazione. L’intensità scura e abrasiva del suo canto, capace di spaziare tra i registri di contralto e mezzosoprano, è straordinariamente in sintonia con l’estetica del jazz, del soul, del gospel e del rhythm’n’blues ed è ormai un marchio inconfondibile che la distingue da ogni altra voce del pur affollato panorama canoro italiano. Infatti, non è certo a caso che la stessa Noemi abbia indicato tra i propri numi ispiratori artisti come Billie Holiday, Janis Joplin, Aretha Franklin, James Brown ed altre leggende della black music. Alle doti vocali, inoltre, Noemi ha saputo aggiungere anche un notevole talento compositivo e letterario (molte sue canzoni sono stata premiate per lo spessore dei testi) oltre ad una apprezzabile perizia nel suonare pianoforte e chitarra, strumenti con cui spesso si accompagna in concerto. Il suo percorso, già cospicuo ma ancora in splendida ascesa, è costellato di numerosi premi e riconoscimenti, di album pubblicati con parsimonia pari alla cura nel realizzarli, di canzoni che hanno lasciato sempre il segno e, soprattutto, dell’apprezzamento sia del pubblico che degli stessi colleghi (tra cui Anastacia, Fiorella Mannoia e Gaetano Curreri) che in lei riconoscono un’artista davvero speciale.

3 luglio: Cory Henry & OJS

Per quanto possa sembrare incredibile, pare proprio che Cory Henry a soli due anni cominciasse a trafficare sulla tastiera di un Hammond B3, a cinque anni venisse già chiamato “Maestro Henry” per la prodigiosa capacità di accompagnare qualsiasi canzone in ogni possibile chiave d’organo e a sei anni, addirittura, debuttasse pubblicamente in concerto all’Apollo Theater di New York, mitico tempio della musica nera nel cuore di Harlem. Di sicuro, il pianista, organista, tastierista, cantante e produttore discografico di Brooklyn oltre a essere un talento assai precoce è un artista incredibilmente poliedrico che poi ha saputo mantenere in pieno le promesse dell’infanzia, divenendo in breve una delle figure cruciali di quella vasta area dell’attuale black music statunitense attorno a cui ruotano e si mescolano espressioni pulsanti come jazz, gospel, rhythm’n’blues, soul, rap e funk. Dopo avere militato nella celebre band americana Snarky Puppy (con cui ha vinto tre Grammy Awards),  Cory dal 2018 ha intrapreso un percorso personale ad ampio raggio che ne ha accresciuto fama e prestigio grazie a intuito, fantasia, doti musicali fuori dall’ordinario e collaborazioni eccellenti, tra cui quelle con Quincy Jones, Bruce Springsteen, Kenny Garrett, Yolanda Adams, Kanye West e Frank Ocean. Intanto, appena lo scorso marzo Cory Henry è stato eletto “pianista jazz dell’anno” al prestigioso premio “Pianote Awards” mentre ha ricevuto importanti nomination in tutte le ultime edizioni degli ambitissimi Grammy Awards. 

5 luglio: Veronica Swift & OJS

Proprio lo scorso novembre, inaugurando la stagione concertistica, Veronica Swift si esibiva per la prima volta in Sicilia e subito stregava il pubblico sfoggiando travolgente freschezza, esuberante vocalità, stordente verve interpretativa e una coloratissima tavolozza espressiva degna di un’artista già matura (nonostante la giovane età) capace di dominare con stupefacente semplicità un impegnativo repertorio di jazz e rock e perfino di citazioni classiche. A quanto pare, la cantante della Virginia (che ha da poco compiuto i trent’anni) è avvezza a bruciare le tappe se è vero che ad appena undici anni debuttava nientemeno che con la prestigiosa orchestra del Lincoln Center diretta da Wynton Marsalis; da allora è passata di successo in successo, incantando le platee di tutto il mondo con la perfetta intonazione vocale, lo scat ubriacante, la vertigine dei ritmi e l’impetuosità di una presenza scenica da consumata rockstar. Il suo ultimo album, specchio di un rigoglio decisamente poliedrico, è una sorta di sfacciata confessione in cui Veronica Swift afferma di essere certo una cantante jazz ma di aver diritto ad esplorare anche musica classica, bossa nova, opera francese e italiana, blues, hard-rock e industrial-rock, funk, vaudeville e molto altro ancora. Insomma, una magnifica ribelle che al jazz sa regalare nuova linfa e inediti orizzonti.

7 luglio: Take 6 & OJS

Molto scherzosamente ma con altrettanto affetto e ammirazione, Quincy Jones li ha chiamati “i gatti canterini più cattivi del pianeta” e di questa definizione sono così orgogliosi da averla posta in cima al proprio sito ufficiale. Con dieci Grammy Awards finora conquistati ed una lista lunghissima di altri importanti riconoscimenti, di sicuro i Take 6 sono il gruppo a cappella più premiato della storia e da oltre quarant’anni costituiscono una leggenda della vocalità neroamericana. La loro avventura era cominciata all’inizio degli anni Ottanta come quartetto e dal 1987 come sestetto (nel 1991 sono stati già ospiti del Brass Group) e da allora questo straordinario ensemble continua ad affascinare il pubblico internazionale in virtù di una strepitosa vocalità che sa creare, senza l’ausilio di alcuno strumento, rigogliose trame musicali che intrecciano gospel, jazz, pop, soul, hip hop, rhythm’n blues e molto altro ancora. La loro luminosa carriera è costellata di incisioni discografiche considerate pietre miliari del canto nero, tour trionfali in ogni parte del mondo, partecipazioni a colonne sonore cinematografiche di film di successo (ad esempio “Fa’ la cosa giusta” di Spike Lee e “Dick Tracy” di Warren Beatty) e una quantità enorme di collaborazioni prestigiose con miti e celebrità di ogni ambito musicale, tra cui Ray Charles, Ella Fitzgerald, Stevie Wonder, Incognito, Whitney Houston, Marcus Miller, Al Jarreau, Queen Latifah e, ovviamente, Quincy Jones.

Altra novità del SJF24 sono i concerti in decentramento che vede diverse produzioni e collaborazioni in tutta la Sicilia ed in particolare:

Sicilia Jazz Festival On tour…

Comune di Messina

26 giugno – Sala Laudamo ore 21:30

Sissy Castrogiovanni quartet – Sicilian Jazz

Comune di Caltanissetta

5 luglio -Teatro Comunale Regina Margherita ore 21:30

Francesco Buzzurro – Un’orchestra a sei corde

Comune di Castelbuono

In collaborazione con Castelbuono Jazz Festival

6 luglio – Atrio San Francesco ore 21:30

Brass Youth Jazz Orchestra – Sicily all Stars (G. Milici, J. Barros, F. Nicolosi, etc)

Dir. Domenico Riina

7 luglio – Atrio San Francesco ore 21:30

Daria Biancardi – Celebrating my kings

Comune di Sciacca

4 luglio – atrio inferiore del Comune ore 21:30

Tony Piscopo – Singing with swing

Comune di Partinico

28 giugno – Real Cantina Borbonica ore 21:30

Giacomo Tantillo & Jazz Friend

3 luglio – Real Cantina Borbonica ore 21:30

Walter Ricci – Naples Jazz

Comune di Erice

In collaborazione con MEMA Mediterranean Music

2 luglio – Teatro Gebel Hamed ore 21:00

Roberto Guarino – Tribute to Pat Metheny Group

7 luglio – Teatro Gebel Hamed ore 21:30

Roberta Sava quartet – Body and Soul

Comune di Valderice

In collaborazione con MEMA Mediterranean Music

4 luglio – Molino Excelsior ore 21:00

Cinzia Tedesco – Italian Jazz songs

Comune di Salaparuta

In collaborazione con Nick La Rocca Festival

28 giugno – Piazza Mercato ore 21:30

Francesco Buzzurro & Giuseppe Milici

29 giugno – Francesco Nicolosi – Omaggio al cinema italiano

Comune di Balestrate

6 luglio – Belvedere ore 21:30

Roberta Sava quartet – Body and Soul.

IL PROGRAMMA COMPLETO, compreso il Village su: www.thebrassgroup.it

Info biglietteria ed abbonamenti Fondazione The Brass Group: 091 778 2860 – 334.7391972, info@thebrassgroup.it

Biglietteria: www.bluetickets.itwww.tickettando.it, Real Teatro Santa Cecilia dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30, Spasimo dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30. 

Info www.siciliajazzfestival@live.it, info biglietteria www.bluetickets.it.

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