giovedì, 25 Aprile 2024
spot_img
HomeSiciliaI luoghi visitabili ad Enna, Caltanissetta, Messina, e nel trapanese per le...

I luoghi visitabili ad Enna, Caltanissetta, Messina, e nel trapanese per le vie dei tesori

Si aggiunge un altro weekend, 1 e 2 ottobre, a Trapani e Termini Imerese. Da venerdì 30 settembre parte Palermo, sabato: Catania, Carini, Cefalù, Alcamo, Ragusa e Scicli

Per le Vie dei Tesori ecco quali sono i week end ed i luoghi che apriranno le porte, alcuni inediti altri ritrovati in diverse città e comuni siciliani: nel dettaglio i siti raggruppati per città e comuni, mentre i week end sono 10 e 11, 17 e 18, 24 e 25 settembre.

ENNA

Con il supporto del Comune, sono stati scelti dodici luoghi per rileggere la città e riscoprire il senso di comunità. Il festival restituirà dopo 25 anni la chiesa tardo barocca di san Michele Arcangelo restaurata dal FEC, e il settecentesco oratorio di Santa Teresa che invece è dimenticato da oltre mezzo secolo con i suoi colatoi. A San Paolino con l’attuale Urban Center ci sono le istallazioni dell’artista francese Maitéa Miquelajauregui che terrà anche lezioni di ceramica. Dal santuario di Papardura si vede il lavatoio pubblico ottocentesco alimentato da sorgenti naturali. Si entra al Circolo di Conversazione, inaccessibile fino a qualche anno fa alle donne; al museo del Mito sulla Rocca di Cerere con particolari oculus si visita virtualmente l’acropoli e il santuario. Sotto il costone roccioso sono state liberate da rottami e lamiere le misteriose Sette Stanze dove hanno trovato spazio le sculture di Gesualdo Prestipino; ospiteranno lezioni di yoga con Anna Lo Grasso e una performance ispirata al mito di Demetra, Kore e Ade, al calare e al sorgere del sole (solo per il primo weekend). A Palazzo Chiaramonte si apre la preziosa biblioteca di 80 mila volumi e i fondi antichi del convento. E tanto altro. La passeggiata in programma condurrà in via Cirla, la strada più bassa al mondo; si potrà pedalare al tramonto tra vicoli e piazze, o dentro la miniera di Floristella; domenica mattina una caccia al tesoro per bambini alla scoperta della città. Ma si potrà anche provare la strana sensazione di avvicinare le api (debitamente protetti) e comprendere il loro magico mondo perfetto.

CALTANISSETTA

Si parla alla memoria del territorio: a partire dagli archivi del liceo “Ruggero Settimo” aperti nel 1863, quando era gestito dai Gesuiti: dai registri balzano fuori nomi illustri; il Convitto dei Gesuiti, nella “casina” di villeggiatura dell’Ordine poi colonia montana nel periodo fascista. Visite al laboratorio del museo mineralogico paleontologico e delle zolfare dell’IISS Mottura che espone 5000 minerali e il meteorite donato dall’imperatore d’Etiopia; alla sacrestia del Convento agostiniano dove è nata una piccola ma preziosa mostra sull’Inquisizione spagnola, curata da Michele Mendolia Calella. Apre la cripta della Cattedrale dei primi anni Venti, trasformata in spazio culturale, con le installazioni della mostra “Adoremus” del nisseno Alberto Antonio Foresta; la casina ottocentesca del barone Benintende che conserva ancora le grandi valigie di fine ‘800 che i proprietari successivi, i Paolilla, emigrati in America, utilizzarono nei viaggi da e per gli States. Debutta Sosta Visiva, inedito museo del design creato dalla collezione (unica nel sud Italia) di Liborio Di Buono, tra pezzi di Castiglioni, Magistretti, Sottsass, Zanuso. A San Cataldo l’antica chiesa delle Anime del Purgatorio apre la cripta e la chiesa di Santa Lucia espone i Sanpauluna, i giganti processionali che animano la Domenica di Pasqua. Tra i tanti altri luoghi, il museo Averna. Una passeggiata, domenica mattina, nel quartiere Provvidenza, tra inesorabile abbandono ed esempi virtuosi di rinascita. Organizzata da Paesaggi di Mezzo la visita ai vigneti delle Tenute Lombardo, compresa la cantina e la tenuta di “Sua Altezza”.

MESSINA

Oltre alla Prefettura che aprirà saloni normalmente chiusi al pubblico e l’appartamento riservato al Capo dello Stato, disponibile in toto l’Archivio di Stato, dalla sala lettura agli archivi, con una mostra sulla ricostruzione post sisma. Si visiterà l’abbazia di Santa Maria di Mili voluta dal gran conte Ruggero, tra le più antiche architetture normanne di Sicilia. Oggi è del FEC. Si scoprirà la sobria casa museo della poetessa dialettale Maria Costa, la prima sede dei Domenicani in Sicilia, SS. Annunziata dei Catalani, la chiesetta di San Giovanni di Malta e la cappella di Gesù e Maria delle Trombe dove è esposto il Bambinello miracoloso. Ma anche la “gogna” di Castel Gonzaga, la torre merlata dell’antico castello di Roccaguelfonia dove venne rinchiuso Carlo II d’Angiò e Forte San Salvatore con la Madonnina che si staglia sullo Stretto. Arrampicati sui Peloritani, la quattrocentesca chiesa di Sant’Antonio Abate a Massa San Giorgio, e l’eremo appena restaurato della confraternita della Madonna di Trapani; oltre al Museo dei Peloritani di Gesso dove ai animeranno i giganti Mata e Grifone, progetto della compagnia Anatolè. L’Università ha aperto l’Antiquarium con la collezione Zipelli e i reperti dei Gesuiti; e l’orto botanico tra alberi esotici, carnivore e succulente. Quattro le ville: la settecentesca Villa Cianciafara sopravvissuta al terremoto; villa Giovanna, con il suo giardino tropicale; la Town House ovvero il candido Villino Franca, affacciata sullo Stretto; Villa Aelthea con gli arredi liberty originali e un “torrino” con la scala a chiocciola. Infine alla fattoria urbana Villarè si potranno accarezzare gli animali, e far preparare ai bambini, i biscotti sesamini. La passeggiata condurrà all’antico casale di Castanea, racchiuso da pinete.

TRAPANI

Trapani sontuosa coi suoi villini liberty e palazzi neoclassici, dove si va alla ricerca di tonnare e torri di guardia che per secoli l’hanno difesa dai barbareschi. Si parte con la visita speciale alla Prefettura, con le sue sale decorate e le numerose opere d’arte. Si potrà camminare sulla bianca cava della Ducale Marmi a Custonaci, apre il neoclassico Palazzo Riccio di Morana, ma anche il liberty Palazzo Montalto, exploit di ferro battuto, decorazioni floreali e vetri, ringhiere e volute, rosette e tralci; Villino Nasi, con l’interno e ancora arredato con mobili d’epoca e pezzi d’arte. In barca si raggiunge la Torre della Colombaia; si visitano Torre di Ligny, costruita nel 1671 per difendere la città dai corsari barbareschi; il museo della Pesca dentro la Tonnara Bonagia; si sale sul campanile di san Domenico, a Palazzo D’Alìsi potrà assistere alla visita teatralizzata con protagonista donna Clotilde che abitò queste stanze. Le chiese raccontano la Trapani barocca e iconografica, spesso costruite o restaurate da Giovanni Biagio Amico (che riposa nella chiesa delle Anime Sante del Purgatorio). Ci sono come sempre pochi posti rimasti per la passeggiata condotta domenica dal direttore del parco archeologico di Segesta, Luigi Biondo, che rintraccerà la simbologia di una Trapani nascosta, da scoprire “a naso in su”.

MARSALA

A Marsala si parte dai due siti archeologici restituiti: la necropoli di via del Fante – risale alla Lilibeo ellenistico-romana con i piccoli monumenti funerari a forma di piramide gradinata  -, le Insulae di via delle Ninfe e le aree dalla Plateia Aelia, una delle vie principali della Lilibeo romana. In tutto i siti visitabili sono nove: dalla cripta della chiesa di San Francesco con inattesi affreschi manieristi; alla chiesa del Purgatorio con la cupola a maioliche verdi; a San Pietro e Paolo (soltanto l’anno scorso è stata riaperta al culto) che nasce come chiesa del convento delle suore Oblate Benedettine che accoglievano le fanciulle facoltose; agli stucchi barocchi della chiesa di Santo Stefano, con il suo camminamento segreto, ma da non perdere è anche il santuario della Madonna Cava nata per accogliere una Madonnina miracolosa. Infine, la vista dalla terrazza di palazzo VII aprile. Tante le esperienze: sul campanile del Carmine sembrerà di oscillare salendo i gradini della scala elicoidale; allo Stagnone si volerà a bordo di un Piper, o ci si potrà rivitalizzare la pelle con uno scrub al sale immergendosi nelle acque della salina Genna; o sedersi accanto a una delle ricamatrici di Percorsi di filo e osservarla lavorare, provando a imitarla. A Mozia si potrà partecipare a una visita teatralizzata. Infine, sono sei le cantine che apriranno le porte per visite e degustazioni: si seguirà il viaggio del Marsala dalle vigne alle botti alle navi “vinaccere”, ai vini di ultimissima generazione. Partecipano le Cantine Pellegrino, Florio, Bianchi, Curatolo-Arini, Fina e Martinez

MAZARA DEL VALLO

Undici siti con il recupero di San Nicolò Regale, quasi una Cuba importante, con i mosaici romani che si trovano proprio sotto la chiesetta e che forse facevano parte della piscina di una domus romana; scoperti nel 1933, abbandonati per anni, sono finalmente di nuovo visibili. Poi il festival porterà alla scoperta della Regale Abbazia di Santa Maria dell’Alto che sembrerebbe risalire al 1085, con il suo Fondo antico da 45 mila volumi, tra manoscritti, incunaboli, cinquecentine, libri pubblicati tra il 1660 e il 1850. Ritornano le visite a quel luogo magico che è Sant’Ignazio dei Gesuiti, un rudere a cielo aperto, a San Francesco che da convento francescano, divenne caserma, poi carcere femminile, fino al 1970 quando fu abbandonata; il tesoro barocco di San Michele Arcangelo, e il Collegio dei Gesuiti con la sala dedicata a Pietro Consagra, i tesori della Diocesi al Seminario dei Chierici. Dall’inventiva di Emmanuele, Francesca e Tania Lombardo è nata una “casa d’artista” che schiaccia l’occhio a Gaudì. Due le passeggiate: sabato alla scoperta della casbah by night e domenica nei quartieri storici dell’antica città murata. Tra le esperienze, si potrà incocciare il couscous alla cooperativa Habibi, partecipare alla vendemmia al baglio Aimone nella riserva naturale del Lago Preola o assistere a una visita teatralizzata al Collegio dei Gesuiti dove il drammaturgo Giovanni Isgrò recupera la figura di padre Adami, gesuita mazarese martirizzato a Nagasaki nel 1633.

ALCAMO

Il festival sarà presentato ad Alcamo venerdì 23 settembre alle ore 10.30 presso l’Oratorio del Collegio dei Gesuiti. I weekend di visite saranno tre, dall’1 al 16 ottobre per svelare luoghi (alcuni dei quali solitamente chiusi al pubblico), passeggiate, esperienze ai turisti che la visiteranno.

A TERMINI IMERESE

A Termini Imerese sono 12 i luoghi e 3 le passeggiate, oltre la riapertura delle terme romane e del Grand hotel delle Terme legato alla Targa Florio. Per tre weekend dal 10 al 25 settembre.

Leggi su: https://www.giornalecittadinopress.it/le-vie-dei-tesori-a-termini-imerese-le-novita-e-tutti-i-luoghi-da-scoprire/?fbclid=IwAR0gy_LFuk3T_HJrpu-U7fkdDAUADrPmHr9PtIL1xZQ82RoEppatBfcaIn0

A BAGHERIA

Ecco i LUOGHI DI BAGHERIA al link seguente.

Leggi su: https://www.giornalecittadinopress.it/arco-azzurro-castello-san-marco-chiesa-del-sepolcro-ed-altri-luoghi-che-aprono-a-bagheria-ecco-come-visitarli/?fbclid=IwAR2zwqJQdEA_9QccRGCj6qEHcPV5QKqYvJx–MHalOvYb1oCfG0-g10Wq6o

Biglietti: un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. E’ consigliata la prenotazione on line. Tutte le INFO su www.leviedeitesori.com.

CORRELATI

Ultimi inseriti