lunedì, 29 Aprile 2024
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Vie dei Tesori: al Museo Diocesano sgabello realizzato da detenuti, verrà donato al Papa

Uno sgabello realizzato dai detenuti dell’Ucciardone e decorato con le immagini simboliche di Palermo: le quattro sante protettrici, la Cattedrale, lo stemma della città. “Uccio” – questo è il nome dello sgabello – sarà donato al Papa, in occasione del “Giubileo dei carcerati” e consegnato da una delegazione di detenuti. Ma, nel frattempo, “Uccio” è esposto a palazzo Arcivescovile, nel corso de “Le Vie dei Tesori” a cui partecipa anche il Museo Diocesano (in via Matteo Bonello, visitabile ogni venerdì dalle 9.30 alle 13, il sabato dalle 10 alle 17.30, e la domenica dalle 9.30 alle 13). “Uccio” è stato realizzato da alcuni detenuti del laboratorio artistico artigianale del CPIA Palermo 1, diretto da Vincenzo Merlo: si rifà agli sgabelli che arredano le celle, ed è un simbolo del percorso di redenzione svolto dai carcerati attraverso la riflessione, lo studio e il lavoro di recupero che vede impegnati tutti gli operatori della Casa di reclusione Ucciardone. Lo sgabello – realizzato recuperando arredi dismessi – è stato decorato con immagini simboliche legate alla città, sull’esempio dell’antica arte dei carretti siciliani, e dei dipinti su vetro degli ex-voto: le sante dei Quattro Canti, Santa Rosalia, il Cristo della Cattedrale di Cefalù, la Cattedrale di Palermo, lo scontro tra il Bene e il Male (un duello tra pupi siciliani), lo stemma di Papa Francesco, l’aquila della città, la pianta originaria del carcere e le colombe della Pace; all’interno è riportato anche uno scritto sulla Misericordia. Gli autori di questo sgabello sono Giuseppe Di Natale e Salvatore Rotolo, ma i detenuti hanno realizzato altri venti sedili, uno dei quali, decorato con immagini iconografiche di Santa Rosalia, è stato offerto a giugno all’arcivescovo Corrado Lorefice in occasione della Partita di calcio Sacerdoti – Detenuti. E’ anche allo studio un progetto finalizzato a trasformare l’attività del laboratorio artistico, in un vero e proprio lavoro per i detenuti.

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