venerdì, 19 Aprile 2024
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Un circolo vizioso senza fine: Palermo tra discariche ed incuria

La denuncia dell'Associazione Comitati Civici, presieduta da Giovanni Moncada, non si arresta: da un lato cittadini abbandonati al degrado e alla sporcizia, dall'altro istituzioni immobili che osservano una città allo sbando

Non si parla di una critica ingiusta, quella mossa dai palermitani all’amministrazione comunale. Interi quartieri abbandonati al loro destino di inciviltà e costretti a situazioni poco decorose di convivenza civica. Le segnalazioni, raccolte dall’Associazione Comitati Civici di Palermo, arrivano senza sosta e la voce dei cittadini, appare sempre un grido senza speranza.

I residenti di via Volturno, ad esempio, richiedono da tempo un intervento risolutivo per lo stato disastroso della pavimentazione stradale e dei marciapiedi della zona, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza di questa importante arteria, su cui confluisce un flusso notevole di traffico a tutte le ore del giorno.

Soprattutto non parole ma fatti. E’ importante conoscere se sia stata programmata dalla RAP la sistemazione della strada e che tempi si prevedono per l’inizio dei lavori.

Da ricordare tra l’altro che via Volturno è la via d’accesso verso il Teatro Massimo, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa, meta di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, e che Palermo, soprattutto in chiave turistica, deve dare l’immagine migliore di sé.

Serio pericolo per passanti e conducenti di veicoli, soprattutto a due ruote, è una buca in piazza Leoni. Un’altra buca, stavolta formatisi sul marciapiede, rischia di mettere a dura prova il passaggio dei pedoni  in via Villagrazia all’altezza del civ. 483; di recente una persona ha infatti subito dei danni a causa di questa buca che va eliminata al più presto per preservare l’incolumità dei cittadini.

La situazione diviene critica quando anche le zone turistiche sono a contatto con discariche e degrado: è questo che avviene nei pressi del Castello della Zisa con rifiuti sparsi nel giardinetto che immette all’ingresso del Castello, scritte e disegni volgari sulle mura esterne del Giardino della Zisa, e per finire vasche del giardino con acqua melmosa.

Cambiando zone turistiche, il degrado permane.

La zona del centro che va da piazza San Francesco di Paola fino a via Damiani Almeyda,  percorrendo via Sammartinovia Costantino Nigra e via Salinas, è ingombra di cestini non svuotati da diversi giorni, di differenziata non ritirata nei giorni prescritti, di strade non spazzate e di contenitori posti illecitamente lungo la carreggiata. A concludere questo quadro idilliaco un divano posto al centro di piazza San francesco di Paola, presumibilmente rifugio di un senzatetto.

Colpisce anche l’incredibile fantasia di un posteggiatore abusivo che,nei pressi del Teatro Jolly di via Domenico Costantino, ha trasformato la
pensilina Amat, fermata “Generale Di Maria”, in una “capanna”.

Simile la sorte di un contenitore indumenti usati trasformato in discarica in via Pignatelli Aragona. Tale campana era prima stata collocata in via Tunisi e fungeva da discarica. A seguito della protesta dei residenti  è stata spostata, trasferendo in pratica la discarica di qualche metro. Infatti, come si evince dalle foto scattate in giorni diversi, questo sito funge da discarica, visto che, tra l’altro, il cestino viene svuotato raramente dagli operatori e la strada non viene mai spazzata, come riferiscono i residenti.

Palermo pulita e civile, un sogno realizzabile o una semplice utopia?

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