lunedì, 29 Aprile 2024
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Rosalia è sogno: tutto pronto per il Festino numero 399 dedicato alla Santuzza. Ecco i programmi

Il carro trionfale - del popolo che guarda gli ultimi - è un’idea di Fabrizio Lupo e Filippo Sapienza, realizzato da scenografi di Alfleila e allieve dell’Accademia di Belle Arti di Palermo coordinati da Fabrizio Lupo, in collaborazione con artigiani della Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte coordinati da Giacomo Mirto

IL CARRO TRIONFALE

In linea con lo spirito francescano di Biagio Conte e dello stesso Papa Francesco di destinare risorse e attenzione agli ultimi, per la realizzazione del Carro è stato fatto un accurato studio di sostenibilità al fine di utilizzare materiale di risulta e risparmiare così denaro pubblico. Le fasi di progettazione e realizzazione dei bozzetti e del modello in scala del Carro trionfale sono iniziate a maggio nella Bottega 7 dei Cantieri Culturali alla Zisa, sede del Mu.Sa.R. (Museo diffuso Santa Rosalia) progetto dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. Il 12 giugno il gruppo di lavoro, costituito da scenografi dell’Alf Leila (associazione nata dall’incontro tra Maurizio Maiorana e due ex allieve dell’Accademia di Belle Arti di
Palermo: Alessia D’Amico e Nikita Schifaudo) affiancate dalle allieve dei corsi di Scenografia dell’AbaPa, ha allestito il cantiere esecutivo nel piazzale a lato della Chiesa di Tutti i Popoli alla Missione di Speranza e Carità, dove è sepolto Biagio Conte. Un lavoro, che va avanti giorno e notte, al fianco di artigiani e operai della Missione. Lo châssis che compone la base è lunga 10 mt e larga 5 mt, con una grande luna alta da terra 9,5 metri costituita da legno di recupero dipinto con vernice ignifuga bianca. Gran parte del ferro utilizzato è di recupero grazie a una dismissione del Comune di Palermo. Il sistema di sterzo e la frenatura sono di carri degli anni passati. Anche la statua della Santa che sfilerà nel Carro è stata realizzata da Franco Reina per il Festino 2017. Le sue dimensioni superiori al vero la faranno
sembrare ancora più vicina, posta in basso in equilibrio su una falce di luna mentre sfila lentamente circondata dalle nuvole, lungo un Cassaro in festa.

LA SANTUZZA TRA I PALERMITANI COME SOGNAVA BIAGIO CONTE

«Rosalia è sogno, quello di un Festino francescano, che guarda agli ultimi e lo fa anche attraverso queste scelte che recuperano ciò che di bello è stato, ciò che ancora può essere usato e avere nuova vita – racconta Fabrizio Lupo, scenografo e autore del tema del sogno di questo 399° Festino, insieme a Gaspare Simeti, responsabile tecnico organizzativo del Comune di Palermo per il Festino; e Filippo Sapienza, storico dell’arte e autore di alcuni dei testi recitati durante le rappresentazioni del Festino -. Tra tutti i sogni che raffiguriamo nella messa in scena di questo corteo Trionfale, e che abbiamo trasferito in ogni pezzo che compone il maestoso Carro onirico del 399° Festino, c’è quello di fratel Biagio. Durante un incontro avvenuto il 26 luglio del 2022, già molto malato, vedendo un bozzetto del Carro, mi chiese di porre la Santa nella parte bassa, più vicina alla gente e non isolata su un’alta torre, lontana da tutti. Il sogno di unire la gente sotto qualcosa che è al di sopra di tutto, una fede che appartiene al credente e all’ateo, al sacro e al profano, che accoglie e unisce tutto e tutti proprio come fratel Biagio che accettava tutti, soprattutto gli ultimi e li
chiamava ‘gli accolti’. Gli scenografi, i fabbri e i falegnami lavorano fianco a fianco sino a notte fonda per realizzare quel carro che porterà in giro per la città il suo sogno francescano, il nostro sogno, di unione popolare, di voce degli ultimi. Preludio del 400° anniversario».
«Fratello Biagio era devotissimo a Santa Rosalia – racconta Giacomo Mirto, coordinatore del progetto per la Missione Speranza e Carità -, ci teneva molto che la statua del carro tornasse giù tra la gente. Quando il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ci ha fatto visita per portare gli omaggi alla tomba di Biagio Conte, abbiamo chiesto la possibilità di realizzare il carro trionfale qui nella Cittadella del Povero e della Speranza. La proposta è stata accolta
con entusiasmo, così abbiamo potuto mettere a disposizione i nostri laboratori artigianali, oltre al lavoro dei fratelli della Missione al fianco dei giovani professionisti dell’Accademia delle Belle Arti per la realizzazione di un carro che con emozione vedremo sfilare insieme al sogno di Biagio».

ROSALIA, LA LUNA E L’APOCALISSE

“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”, così è scritto nel brano biblico ‘La donna e il drago’ del 12esimo libro dell’Apocalisse.
Episodio fortemente simbolico che fa parte dell’apparato iconografico presente nel Carro trionfale di quest’anno, in cui il paradigma della donna nell’Apocalisse rappresenta l’umanità tratta in salvo dalla misericordia divina, il drago.
«Con la tematica del sogno si è pensato alla notte e il rimando immediato è ovviamente alla luna e alle stelle – spiega Filippo Sapienza, storico dell’arte -. Una scelta iconografica che si sposa anche con la proposta di Biagio Conte di porre la statua della santa in basso, vicino alla gente, nell’unione simbolica tra cielo e terra. Rosalia viene incontro alla gente, è a Girolama La Gattuta donna del popolo a cui lei affida il compito di ritrovare le sue ossa. La luna, simbolo arcaico legato a diverse culture, è descritta sin dai tempi più remoti come sposa o ancella del sole. Elemento legato alla sfera dell’immagine femminile, simbolo di intuizione e di fecondità, di purezza ma anche di ombra, di eternità e di luce divina. La luna con le sue alterne fasi (crescente, piena, calante e nuova) racconta di un continuo e perpetuo movimento di rigenerazione. Anche interiore. La luna è il segno della donna dell’apocalisse che combatte contro il dragone e, per vincerlo, fugge nel deserto – letteralmente dal greco ερημοσ – come Rosalia, eremita contro ogni male».

LA ‘GIOVANE’ STATUA DI SANTA ROSALIA TRA REALISMO E CONTEMPORANEITÀ

Verticalità e orizzontalità si incontrano in questo Festino che porta in sé il messaggio di eroi della nostra terra come Biagio Conte e padre Pino Puglisi in una semantica che unisce al sacro il ‘pop’ della gente devota alla ‘Santuzza’ e il contemporaneo dei giovani. In questa ottica rientra la scelta di porre sul carro la statua realizzata da Franco Reina per
il 393esimo Festino, pregna di realismo e contemporaneità. «Una scultura di 2,70 metri che rappresenta una ragazza di oggi, tenace, come suggerisce la sua postura, non statica ma protesa in avanti, come se camminasse. – spiega l’artista -. Questa connotazione di giovinezza è definita nell’aspetto quanto nell’abbigliamento: un saio ottenuto dalla
fusione di una felpa e una gonna lunga». A prestare il volto alla Santa la giovane attrice catanese Roberta Azzarone che nello stesso anno interpretò la Santuzza nelle sacre rappresentazioni con indosso gli abiti simili a quelli della statua.

MU.SA.R. MUSEO DIFFUSO SANTA ROSALIA.
PRIMA MOSTRA DIFFUSA AL PITRÈ E A PALAZZO ALLIATA: L’INEDITA PARATA KOUNELLIS E I MODELLINI DEI CARRI STORICI VISIBILI DAL 10 LUGLIO AL 30 SETTEMBRE. INGRESSO GRATUITO

La matrice inclusiva di questo Festino è anche lo spirito che anima e accompagna la nascita del Mu.Sa.R., primo Museo diffuso di Santa Rosalia, un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Palermo da un’idea di Fabrizio Lupo, scenografo e docente di Teatro della Festa. In questa concezione moderna di polo culturale e artistico diffuso il Mu.Sa.R. non è in un luogo, ma è in tutti i luoghi del mondo in cui ci sono esperienze e testimonianze legate a Santa Rosalia, e al suo copatrono san Benedetto il Moro. Un museo che non chiude i suoi oggetti dentro le stanze, ma li va a cercare per metterli in relazione. Il Mu.Sa.R. che ha il suo centro operativo nel piccolo laboratorio all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa, la Bottega 7, fucina di sperimentazione, spazio di progettazione creativa e umana; è uno
strumento inclusivo di narrazione e documentazione in cui sacro e popolare si incontrano. Per tale ragione nasce all’interno di una istituzione pubblica ed educativa in cui arte, ricerca e culto della bellezza sono elementi fondanti; costola dell’Accademia di Belle Arti, ha nel suo comitato organizzativo docenti e artisti che hanno da subito aderito con entusiasmo a questo progetto. Tra questi, già all’opera con la prima mostra diffusa, che si inaugurerà il 10 luglio contemporaneamente a Palazzo Alliata e al Museo etnografico siciliano ‘Giuseppe Pitrè’, è Agnese Giglia designer e docente di Design ed Exhibit design, coordinatrice del laboratorio di Props design e design degli eventi per il sociale.
Alla mostra allestita al Museo Pitrè dal titolo ‘399 viva viva Santa Rosalia’ saranno esposti una selezione di statue e modelli in scala tra quelli che hanno sfilato per la città di Palermo, dal 1836 al 2019. Un allestimento curato dagli allievi del corso coordinato dalla professoressa Giglia: Edoardo Zumbo; Simona Tarantino; Martina Campanella; in collaborazione con Patrizia D’Amico, Silvana Arnone e Francesco Ilardi del museo etnografico e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo che promuove l’evento. A Palazzo Alliata, in collaborazione con l’associazione che vi ha sede, di cui è vicepresidente lo storico Filippo Sapienza (membro del Mu.Sa.R.), sarà allestita la ‘Parata Kounellis’ seconda parte di una mostra che è una preview di una più ampia e inedita esposizione in
preparazione per i grandi festeggiamenti del quarto centenario del Festino di Santa Rosalia, per festeggiare i 400 anni dal ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia e ripercorrere la storia di alcuni tra i più importanti carri trionfali.
Tutte le operazioni del Mu.Sa.R. comprese le fasi di lavorazioni sul carro sono documentate da Rossella Puccio, responsabile della comunicazione del Mu.Sa.R. e coordinatrice del gruppo di comunicazione formato dagli allievi dei corsi di Fotografia e di Audio Video e Multimedia dell’Accademia di Belle Arti. Per restare aggiornati basta collegarsi alle pagine social del museo su Facebook e Instagram.

IL FESTINO E LA PRODUZIONE CREATIVA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMO

Anche quest’anno la presenza dell’Accademia di Belle Arti di Palermo è stata fondamentale sin dallo sviluppo di questo Festino e lo sarà anche nel corso della manifestazione con il coinvolgimento di docenti e studenti che a vario titolo hanno dato il proprio contributo professionale e artistico. «L’arte non può essere autoreferenziale – dichiara Umberto De Paola, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo -. Deve uscire dalle botteghe e dai laboratori ed essere impegno civile, ricerca e confronto fra le culture. Arte è inclusiva e deve rappresentare la frontiera della conoscenza e delle culture che si incontrano nel territorio. Per questa ragione l’Accademia è alla Missione di Speranza e Carità. Fra gli ultimi e nel luogo in cui si prova a curare la lacerazione sociale. Per portare bellezza che
non è solo il carro del Festino, ma il lavoro stesso dei ragazzi».

COMUNICAZIONE VISIVA DEL 399° FESTINO: UNA LINEA GRAFICA TRA PRESENTE E FUTURO

Come in numerose occasioni la scuola di Graphic Design dell’Accademia di Belle Arti di Palermo sotto la guida dei proff. Fausto Gristina e Giovanni Zuccarello, con i suoi giovanissimi allievi (ideazione e progetto grafico: Giorgio D’Anna, Gianluca Ladduca e Biagio Lombardo), ha lavorato e realizzato la linea grafica per il 399° Festino che unisce il precedente 298° con il futuro 400°. Il logo dell’anno passato come elemento riconoscibile e centrale nella grafica, con le declinazioni di quest’anno, già prelude alle possibili varianti per il quarto centenario. Il Manifesto è già stato sottoposto e approvato dal Comitato istituzionale ed è in via di definizione anche per la auspicata declinazione congiunta con il manifesto del Festino del programma religioso.

LIGHTPAINTING ALLA CATTEDRALE: LA MAGIA DI DIPINGERE CON LA LUCE

In occasione del 399 Festino di Santa Rosalia saranno proiettate per la prima volta al mondo immagini di Light Painting in videomapping su una superficie importante ed estesa come la Cattedrale di Palermo.
Durante il passaggio del carro, nella facciata centrale della Cattedrale verranno proiettati videomapping frutto di immagini e video creati in light painting, suggestiva tecnica che significa letteralmente “dipingere con la luce”: angeli barocchi e contemporanei, nuvole, pianeti/stelle, scritte con animazioni dedicate al sogno Forma artistica che sfrutta
la tecnica fotografica della lunga esposizione per ottenere immagini che fissano il passaggio del tempo in cui la luce, movimentata davanti all’obiettivo in un’ambiente oscurato, lascia impresse tracce di sé. Progetto a cura di Liliana Iadeluca, light designer, light painter e docente presso Accademia di Belle Arti di Palermo. L’animazione in videomapping è di Vincenzo Sansone, visual artist, visual designer e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

“Sarà un Festino con una forte e sinergica collaborazione con la Curia con numerose iniziative e attività del Comune e della Chiesa. E insieme all’arcivescovo Corrado Lorefice abbiamo deciso di lavorare insieme all’edizione del Quattrocentesimo del prossimo anno per dare un messaggio di unità alla città e, speriamo, soddisfazione ai palermitani. “Il Festino di Santa Rosalia di quest’anno, che mi piace definire come il 400-1, è molto importante perché è quello che ci condurrà al Festino del Quattrocentesimo e quest’anno si ispira a due figure che hanno rappresentato nel migliore dei modi Palermo e che a questa città hanno dato tanto, diventando preziosi esempi da custodire. Mi riferisco a padre Pino Puglisi, del quale quest’anno ricorre il trentesimo anniversario dell’uccisione per mano mafiosa, e al missionario laico Biagio Conte, un’altra figura entrata di diritto nella storia di Palermo, della quale abbiamo il dovere di non disperderne l’eredità. Stiamo parlando di due “testimoni” di pregiate virtù morali e noi vogliamo proporre alla città il valore della testimonianza. La testimonianza del proprio impegno, anche in quest’ottica il Comune ha voluto istituire il premio “Genio di Palermo” che sarà conferito a quei palermitani che si saranno distinti per un impegno, una carriera che abbia dato lustro al capoluogo. Alla nostra Santuzza rivolgiamo le nostre paure, le nostre speranze, ma consapevoli che per riportare Palermo agli antichi fasti, è fondamentale innanzitutto il coinvolgimento, la corresponsabilizzazione dei cittadini per far ricrescere la città. L’amministrazione da sola non può assumersi il compito arduo di prospettare un futuro che sia svincolato da un contributo responsabile di tutti i cittadini e di tutte le forze di Palermo”. Questa la dichiarazione del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, in occasione della conferenza stampa dell’edizione 2023 del Festino svoltasi stamani al Salone Filangeri della Curia Arcivescovile di Palermo.

 

“Il 399° Festino di Santa Rosalia non è soltanto l’anticipazione del quarto centenario del ritrovamento delle spoglie mortali della patrona di Palermo, ma è anche la prima edizione realmente “libera” dall’angosciosa morsa della pandemia da Covid-19. Per la realizzazione di questo evento si è fatto ricorso alla consueta e ormai collaudata metodologia del coinvolgimento e della partecipazione attiva di istituzioni, associazioni e realtà economiche cittadine. Il tutto per realizzare una serie di eventi a corollario della serata del 14 e della giornata del 15, che incuriosiscano palermitani e turisti e allo stesso tempo li introducano e li guidino all’interno del culto della Santuzza. Tra le altre cose è stata avviata una collaborazione con Poste Italiane che ha realizzato un’apposita cartolina con relativo annullo postale per celebrare la ricorrenza. Quest’anno il tema del Festino sarà “il Sogno” di Girolama La Gattuta, la visione onirica di Santa Rosalia che rivela alla popolana di Ciminna l’ubicazione dei suoi resti mortali. La professionalità e la creatività di Gaspare Simeti, Fabrizio Lupo e Filippo Sapienza ha tradotto la narrazione storica in una suggestiva sceneggiatura che sarà la trama lungo la quale si svilupperà il corteo storico di quest’anno. La sinergia tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e la Missione Speranza e Carità, invece, ha prodotto un carro nuovo nella struttura e nella concezione. Il culto di Santa Rosalia per Palermo ha moltissime sfaccettature e declinazioni, religiose, antropologiche, etnografiche, tutti aspetti ancora da esplorare a fondo e da valorizzare in vista del 400° Festino”. Così ha invece commentato l’assessore alla cultura Giampiero Cannella in riferimento alla conferenza stampa di presentazione dei festeggiamenti del 399° Festino in onore di Santa Rosalia svoltasi questa mattina.

IL PROGRAMMA RELIGIOSO DAL 10 AL 15 LUGLIO:

Il programma degli eventi per il 399° Festino di Santa Rosalia

Il Corteo Trionfale del 14 luglio 2023 sarà a cura di Terzo Millennio – Progetti Artistici

Prima Stazione – Piano del Palazzo Reale – L’incubo
Il Video Mapping “Al Quasar” a cura di ODD agency racconterà attraverso l’utilizzo delle proiezioni sulla facciata la storia di Rosalia. Intervento acrobatico con a cura di SONICS, compagnia di acrobati, ginnasti, atleti e creativi, nata e operante a Torino.
Intervento coreografico dai balconi del Palazzo con figuranti, moderni appestati vestiti di nero, che appariranno dai balconi del palazzo Reale lasciando cadere altrettanti drappi neri, segnando l’arrivo della peste in città.

Narrazione del testo a cura di Salvo Piparo che apparirà da un balcone del Palazzo;
un corteo di tamburinai, affidato alla storica famiglia Auccello, con suono mesto
precederà il Carro trionfale e si dirigerà verso la Cattedrale.

Seconda stazione – Piano della Cattedrale – Il Sogno
Grandi immagini pittoriche che richiameranno i simboli della salvezza e dell’iconografia
di Rosalia proiettate sul fronte della Cattedrale, accoglieranno l’arrivo del Carro
Trionfale. Narrazione a cura dell’attrice Egle Mazzamuto che racconterà il sogno impersonando Geronima la Gattuta.
L’Orchestra giovanile e Coro di Voci Bianche del Teatro Massimo suonerà e intonerà le partiture dirette dal Maestro Michele De Luca.
Intervento acrobatico su pertiche dal sagrato della Cattedrale a cura di BlueSon Sway
Pole, artisti da strada di rilievo internazionale.
Un Corteo di angeli, che appariranno dai tetti della Cattedrale, si dirigeranno verso il
Carro trionfale che verrà illuminato, così come tutto il Cassaro, che verrà acceso con le
sue tradizionali luminarie. Il Carro inizierà il suo movimento verso i Quattro Canti
svelando la statua di Santa Rosalia. Sarà preceduto dai tamburinai della famiglia Auccello
che accompagneranno con ritmi.
La città ammalata
Figuranti con grandi bandiere bianche, simbolo di pace e di rinascita sfileranno lungo il
Corteo che avanzando, sarà accompagnato da delle sonorità lungo il Cassaro, attraverso
un sistema di amplificazione diffuso, che racconterà con la voce registrata della nota
attrice palermitana Stefania Blandeburgo, le testimonianze drammatiche degli appestati.

Terza Stazione – Piazza Vigliena – La luce sognata
Il Carro all’arrivo del teatro del Sole, si fermerà in attesa dell’intervento acrobatico al
centro di piazza Vigliena a cura dei Sonics.
Apparizione dal balcone dell’attrice Rori Quattrocchi che omaggerà la Santuzza leggendo
un testo di Franco Scaldati, che verrà ricordato a dieci anni dalla sua scomparsa.
Lo show aereo, ideato in esclusiva appositamente per l’Evento, irromperà al centro della
piazza con una nuova macchina scenica costruita a più livelli; uno spettacolo aereo che
omaggerà Santa Rosalia.
Uno spettacolo dinamico, in cui i 9 performer, prima lontani, poi vicini, creeranno
coreografie corali supportati da effetti di luci ed effetti scenici che culmineranno in un
tripudio di colori.

Il Sindaco salirà sul Carro per il tradizionale saluto alla Città “Viva Palermo e Viva Santa
Rosalia”.
Sarà prevista l’illuminazione artistica delle 4 facciate dei Canti a cura del light designer
Emanuele Noto.

La Città miracolata
Superati i 4 Canti il corteo proseguirà lungo il Cassaro e questa volta attraverso una
diffusione sonora si ascolteranno le testimonianze dei miracolati.

Quarta Stazione – Porta Felice – I nostri sognatori: Fratel Biagio e Don Pino
Proiezione di grandi immagini sulle facciate della Porta Felice riprodurranno le figure di
Fratel Biagio e di Don Pino per celebrare, attraverso ritmi festosi, la Città in festa.
La “Cantoria” del Teatro Massimo, sulle scale delle Mura delle Cattive, intonerà musiche
di gioia.
Effetto scenico: incendio al Magnesio Bianco al passaggio del Carro sotto i bastioni di Porta Felice.

Ultima Stazione – Palchetto della Musica
Da Porta Felice al Palchetto della Musica si celebrerà la città gioiosa; sarà il momento
finale del Corteo trionfale che nella sua chiave popolare concluderà il lungo percorso
affidando alla più antica Banda musicale regionale, la Banda di Ciminna, eseguirà l’inno
tradizionale alla Santuzza.

I fuochi di Gioia per una Palermo liberata
Concluso lo spettacolo che ha seguito la drammaturgia della Santuzza, partiranno i
tradizionali fuochi d’artificio per una durata prevista di 30 minuti; i fuochi accompagnati
da una specifica partitura musicale, attraverso un sistema di diffusione sonoro lungo il
Foro italico, saranno a cura dei noti artisti pirotecnici di La Rosa Fireworks .

I costumi di scena saranno realizzati dalla nota sartoria teatrale Pipi di Francesca Pipi.

Tra gli eventi a corollario del 399° Festino di Santa Rosalia,

OLTRE 60 ARTISTI PALERMITANI TRA ATTORI, MUSICISTI, BALLERINI, ORCHESTRALI, il 10 luglio ore 21 in PIAZZA MONDELLO; l’11 luglio ore 21 a PIAZZA MONTE DI PIETA’, il 12 luglio ore 21 in VIA DEI BENEDETTINI (OSPEDALE DEI BAMBINI) per IL TRIONFO DI ROSALIA scritto da Salvo Licata. Ci sarà un OMAGGIO A MARIO PUPELLA, LUIGI MARIA BURRUANO, SALVO LICATA, GIORGIO LI BASSI, e a tutti i poeti e le maschere della città di Palermo; con gli ATTORI Salvo Piparo, Aurora Quattrocchi, Corrado Fortuna, Ivan Fiore, Massimo D’Anna, Gaspare Sanzo; i CANTORI Daria Biancardi, Emanuela Fai, Eden Sanchez, ed i MUSICI Toti Basso, Enrico Corli e Duilio Virzì. OSPITI SPECIALI: Lello Analfino, Gianni Nanfa, Daniela Pupella, Sara Cappello; COREOGRAFIE di Virginia Gambino.

E poi, IL TRIONFO DI ROSALIA scritto da Salvo Licata il 13 luglio in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana all’interno della loro rassegna estiva in Piazza Ruggiero Settimo, e con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, SALVO PIPARO e DARIA BIANCARDI insieme per una versione adattata alla partitura per orchestra con brani scritti dai maestri Fabio Correnti, Salvo Passantino e Toti Basso.

Info spettacoli: 10/11/12 LUGLIO – ORE 21 -INGRESSO LIBERO – INFO WHATSAPP 328 8663774 | 13 LUGLIO – ORE 21 – LA SINFONICA PER IL FESTINO – Info: 091.6072532/533.

Alla Pinacoteca di Villa Zito la mostra personale di Jean Boghossian

Venerdì 21 luglio alle ore 18, nelle sale della Pinacoteca di Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, il Sindaco della Città di Palermo Roberto Lagalla, l’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo Giampiero Cannella, il Presidente della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore, il Presidente della Fondazione Sebastiano Tusa Valeria Li Vigni, in presenza dell’artista, inaugurano la mostra personale di Jean Boghossian Il linguaggio del fuoco – Immaginario Fiammeggiante. Forme e ritmi dell’instabilità universale, a cura di Bruno Corà. Seguirà cocktail

Il progetto espositivo promosso ed organizzato dalla Fondazione Sebastiano Tusa è realizzato con il sostegno della Città di Palermo, in collaborazione con Fondazione Sicilia ed è inserito nel contesto degli eventi collaterali del Festino di Santa Rosalia 2023.

Il linguaggio del fuoco – Immaginario fiammeggiante avrà una visibilità diffusa e le opere pittoriche e scultoree dell’artista armeno, saranno allestite in diverse sedi espositive della Città, quali: Villa Zito, Palazzo Branciforte, la Biblioteca Comunale di Casa Professa con la Chiesa di San Crispino e Crispiniano e San Michele Arcangelo e negli spazi indoor e outdoor di Villa Igiea e del Verdura del gruppo Rocco Forte Hotels.

Info: 

https://www.jeanboghossian.com/

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