venerdì, 29 Marzo 2024
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La differenziata: un porto sicuro. Inaugurato il deposito al porto di Palermo

Alla “Banchina Puntone” del porto di Palermo, ieri, è stato inaugurato il deposito temporaneo per il potenziamento della raccolta differenziata proveniente dalle navi.

Erano presenti, con il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, e il segretario generale dell’AdSP del Mare di Sicilia Occidentale, ammiraglio isp. a., Salvatore Gravante, il direttore operativo Ecol Sea srl Fabrizio Alessandra, l’amministratore delegato Ecol Sea srl Massimo Alessandra, e il responsabile Ufficio Amianto Ecol Sea srl Giuseppe Alessandra.

L’obiettivo raggiunto è stato quello di riqualificare le aree a disposizione e renderle idonee a incrementare le percentuali di raccolta differenziata. Sono stati individuati, e resi finalmente operativi, appositi depositi di rifiuti previsti dalla normativa vigente, che consentiranno – nel pieno rispetto della politica europea di salvaguardia dell’ambiente – una gestione eco-sostenibile dei rifiuti per andare verso un’economia sempre più circolare.

 “La raccolta differenziata – commenta Monti –  è il presupposto di ogni politica di smaltimento ed è la soluzione che consente di ridurre il volume di rifiuti da destinare in discarica e di risparmiare materie prime ed energia. Perché la raccolta possa svilupparsi al massimo delle proprie potenzialità sono necessari il coinvolgimento e la collaborazione di tutti i soggetti: dalle amministrazioni pubbliche, ai cittadini, alle imprese, in una modalità di responsabilità condivisa. Una buona pratica di cui andiamo fieri come di tutto ciò che riguarda il decoro dei nostri spazi”.

La Ecol Sea s.r.l. è, da oltre trent’anni, concessionaria della licenza per l’esercizio del servizio di raccolta di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti dalle navi all’interno del porto di Palermo. Dopo aver operato prevalentemente per il ritiro dei rifiuti liquidi da circa un anno l’azienda ha esteso la sua attività anche ai rifiuti solidi urbani prodotti dalle navi. Nonostante le numerose criticità del periodo provocate dalla pandemia – la sospensione di quasi tutte le attività del trasporto marittimo e, di conseguenza, la contrazione dei servizi resi alle navi – sono state intraprese politiche di investimento in conformità alla linea dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, ispirata dal presidente Pasqualino Monti e orientata verso una maggiore coesione tra porto e città, incrementando, quindi, ricettività verso le navi che scalano il porto di Palermo e offrendo al contempo maggiori servizi. Dopo circa un anno di gestione di tale attività, si è raggiunto circa il 40% di raccolta differenziata, aumentando anche la formazione del personale e le tecnologia a disposizione.

“Nel solco della quasi quarantennale attività nel porto di Palermo – spiegano Fabrizio e Massimo Alessandra, cofondatori di Ecol Sea srl –  siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione del deposito temporaneo per il potenziamento della raccolta differenziata e ci auguriamo di raggiungere al più presto il 100% di differenziata proveniente dalle navi. Un passo importante nella direzione di una città sempre più sensibile ai temi della salvaguardia dell’ambiente”.                                                                                                                         

Ora si punta a ottenere gli stessi risultati nei porti di Termini Imerese e Porto Empedocle, adeguando le relative aree “garbage” con opportuni investimenti. 

La IX Commissione Trasporti in visita al porto di Palermo. Finanziamenti e infrastrutture all’ordine del giorno

Lo scorso 10 giugno, la IX Commissione parlamentare (Trasporti, poste e telecomunicazioni) è stata ospite del presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti: un incontro utile a verificare lo stato dell’arte dei porti del Sistema e le relative esigenze infrastrutturali e finanziarie.

La delegazione era composta dalla presidente Raffaella Paitae dai deputati Paolo Ficara (M5S), Edoardo Rixi (Lega), Davide Gariglio (PD), Giusi Bartolozzi, (FI), Marco Silvestroni (FdI), Francesco Scoma (IV) e Antonio Tasso (Misto). Presenti anche il contrammiraglio Roberto Isidori, direttore marittimo della Sicilia occidentale e comandante della Capitaneria di porto di Palermo, e l’ammiraglio isp. a. Salvatore Gravante, segretario generale dell’AdSP.

Dopo le parole di Monti cheha illustrato i lavori avviati dall’Authority, alcuni dei quali già conclusi, la commissione si è resa personalmente conto degli interventi in corso, visitando i principali cantieri del porto di Palermo, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di porto.

“E’ evidente in questo porto – ha commentato la presidente Raffaella Paita – la capacità di creare ordine nelle funzioni: c’è il settore crociere in pieno sviluppo infrastrutturale; c’è la cantieristica con il ruolo importante di Fincantieri; è stato ricostruito un rapporto con la città che non è affatto un aspetto marginale, e poi c’è il traffico commerciale che dà i suoi risultati. Su tutti questi punti esistono progetti in corso o pronti a partire: mi pare che ci siano tutte le condizioni per un auspicato salto di qualità. Ho conosciuto meglio una realtà, nelle sue varie sfaccettature, che rivendica con orgoglio il diritto di questo territorio a fare il salto di qualità in termini di modernizzazione e di crescita, senza per questo però rinunciare alle vocazioni originarie che adesso hanno una capacità di sviluppo più composto e più ordinato anche dal punto di vista pianificatorio. Noi, di contro, cerchiamo di rispondere con norme più snelle, evitando l’eccesso di burocrazia e velocizzando la realizzazione delle opere. E’ significativo che il presidente Monti sia stato nominato commissario per importanti opere portuali: oltre 300 milioni di interventi non sono poca cosa”.

 “Aver avuto con noi la Commissione trasporti – ha detto Monti – è un segnale importante che dimostra l’impegno del governo, attraverso il parlamento, nei nostri confronti e la fiducia riposta nel nostro operato. Il nostro impegno è quello di costruire un progetto credibile, in grado di far emergere le enormi potenzialità inespresse degli scali che compongono questa Autorità, e di convogliare le necessarie risorse. Non è un caso se, oltre ai 155 milioni destinati al rilancio della cantieristica navale nel porto di Palermo e alla realizzazione del sistema di interfaccia porto-città – lavori per cui sono stato nominato commissario dal presidente Mario Draghi – dal Pnrr sono arrivati ulteriori 195 milioni per il cold ironing – il processo che permette lo spegnimento dei motori navali durante l’ormeggio in porto, senza però far venir meno l’erogazione di energia richiesta da essa – in tutti e quattro i porti del Sistema, Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle; per il consolidamento, a Palermo, delle banchine sud dei moli Piave e Santa Lucia e l’adeguamento statico della banchina Vittorio Veneto; per il consolidamento del molo sopraflutto all’Acquasanta e il completamento del molo foraneo nel porto dell’Arenella. A Trapani, invece, i fondi sono destinati ai lavori di dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio. Questa Authority ha chiuso l’anno della pandemia con un bilancio di 25 milioni di euro, le imprese private che operano in porto hanno assunto lavoratori, dimostrando che quando si produce economia reale si crea anche occupazione stabile. Lavoriamo, insomma, per rimettere la nostra portualità sulla strada dello sviluppo europeo con investimenti produttivi, riforme, cultura d’impresa, affondando le radici nell’attitudine al fare. Di più: al fare bene”.

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