domenica, 28 Aprile 2024
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A Geraci Siculo la Festa del Santissimo Crocifisso

Migliaia i fedeli in processione

Ogni anno, il 3 maggio, a Geraci Siculo, piccolo comune della provincia di Palermo, si celebra la festa in onore del Santissimo Crocifisso.

Nella splendida chiesa di Santa Maria La Porta del 1496 che conserva tra l’altro opere del Gagini, più un prezioso affresco bizantino e altre opere, si espone la magnifica scultura lignea del Crocifisso del diciassettesimo secolo.

Il Cristo, che la tradizione attribuisce alla scuola di Fra Umile Pintorno, si presenta proiettato in avanti e cinto di articolato perizoma e “coniuga l’impeto Barocco con il pietismo di ascendenza contro riformata”. La scultura presenta un serie di piaghe grondanti sangue cui si aggiunge l’espressione conturbante del volto In agonia.

A tale proposito è da sottolineare l’emozione che suscita in particolare il volto sofferente del Cristo che a detta degli esperti “a un attento esame presenta tre toccanti espressioni: la sofferenza il sorriso e la vestizia”.

La festa, perfettamente religiosa , è scevra da qualsiasi manifestazione o caratteristica folkloristica e viene preceduta da un ottavario di preghiera penitenziale che raccoglie attorno a sé la comunità di Geraci e anche cittacini sparsi nel mondo.

Nella mattinata del 3 maggio, i fedeli prelevano il cielo votivo dalle suore del monastero benedettino e partecipano assieme al clero, alle confraternite e alle autorità civili e militari alla s.messa solenne nella chiesa di Santa Maria La Porta. Poi, a mezzogiorno, una folla emozionata saluta, assieme allo scoppio dei mortaretti, l’uscita della statua del Crocifisso portata a spalla dai fedeli, per l’occasione a piedi scalzi e con una corona di spine sul capo.

La solenne processione si snoda per le vie del centro storico di Geraci. Per prime sfilano le confraternite laicali, poi i fedeli con il cero votivo seguiti dal Crocifisso, poi il clero, le autorità ed infine il popolo in preghiera. Un momento di particolare emozione si ha quando i bambini che sfilano apiedi scalzi davanti al Crocifisso, allo scoppio dei mortaretti che accompagna la processione, si inginocchiano e gridano “Pane e Paradiso, misericordia Signuri”.

La processione si conclude riportando il Crocifisso nella chiesa di Santa Maria La Porta e i fedeli dopo aver riportato il cero votivo al monastero delle Benedettine ricevono il pane benedetto.

Nel 2021 Geraci Siculo è entrata a far parte dell’associazione nazionale Città del Santissimo Crocifisso, che ha sede a Gravina di Puglia, in provincia di Bari. Si tratta del gruppo di comuni italiani, 43 in totale che rappresentano 9 regioni italiane, accomunati dalla loro fede per il Santissimo Crocifisso.

Dove si trova Geraci siculo.

Geraci Siculo è un piccolo Comune all’interno della Città metropolitana di Palermo e conta circa 1700 abitanti. Si trova a crca 130 chilometri da Palermo. Il suo territorio fa parte del Parco delle Madonie. Il nome dell’abitato è di origine greca – da Jerax, avvoltoio – e allude alla sua antica origine come luogo fortificato, come impervia rocca sorvolata da uccelli rapaci.

Si erge su un crinale roccioso all’altezza di mt. 1077 s. l. m., grazie alla sua esposizione geografica regala una sensazione di dominanza sulla Sicilia tutta:è possibile scorgere le isole di Alicudi e Filicudi e contemporamente ammirare il vulcano Etna. Immersa nel verde e nel cielo azzurro di montagna, da cui sgorga la purissima acqua oligominerale, pone in contatto con la natura incontaminata. La bellezza del paesaggio si fonde con l’ingegno umano delle costruzioni in pietra, l’imponente rudere del Castello dei Ventimiglia domina sull’intera vallata fondendosi con esso in un gioco di colori. Articolato in strette vie di logica prettamente medievale, il borgo, ne ricorda la storia e ne custodisce ancora preziosi angoli.

Il territorio offre la possibilità di lunghe passeggiate, trekking, ed escursioni naturalistiche in montagna. I sentieri montani iniziano a poca distanza dal borgo, che ricordiamo essere inserito nel Parco Regionale delle Madonie che è un’area di grande interesse naturalistico. Le montagne sono incise da profondi canaloni e presentano guglie rocciose, canyon (spettacolare quello di Gonato, sul versante di Castelbuono e Geraci) e le caratteristiche grandi doline (“quarare”) della zona centrale del massiccio. Nel canyon di Gonato ancora vive il raro avvoltoio capovaccaio, così come si trova su queste montagne l’altrettanto rara orchidea dactylorhiza, che fiorisce tra marzo e maggio. Splendide sono le faggete delle Madonie, come quella in zona. Esiste anche un bosco di sugheri unico in Sicilia: quando si verifica la decortica dei tronchi, il loro colore rosso contrasta in modo suggestivo con il verde dei rami.

(notizie attinte di presenza oltre che da vari siti internet)

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