venerdì, 26 Aprile 2024
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Il fumo passivo è dannoso, soprattutto per i quattro zampe

Fumare non solo danneggia la propria salute, ma anche quella di chi sta attorno a noi. Se sulle conseguenze del fumo passivo sugli esseri umani non mancano informazioni, campagne di sensibilizzazione e spot, meno risaputi invece sono i gravi rischi che corrono i nostri animali domestici.

La sigaretta non risparmia cani e gatti, causando spesso problemi di tipo cardiaco e respiratorio: all’interno di un luogo chiuso, infatti, gli animali non solo sono particolarmente soggetti all’inalazione di sostanze nocive, ma ne sono anche esposti al contatto diretto.

A lanciare l’allarme un recente studio dell’Università di Glasgow, “Quit smoking for the sake of your pets”, condotto dalla Professoressa Clare Knottenbelt.  I risultati hanno mostrato come il fumare in casa abbia un impatto considerevole sugli animali domestici. La ricerca ha messo in luce che i gatti sono tra gli animali quelli più sensibili al fumo passivo, perché sono soliti leccare il proprio pelo, sul quale si depositano le sostanze cancerogene della sigaretta.

Per quanto riguarda, invece, i cani, l’analisi condotta dai ricercatori di Glasgow ha mostrato che se i nostri amici fido vivono in casa di fumatori, dopo la sterilizzazione, aumentano, in maniera ancora più considerevole, il loro peso, rispetto a quelli che abitano in una famiglia di non fumatori. I più vulnerabili, inoltre, sono quelli a muso lungo, più inclini a sviluppare neoplasie delle cavità nasale, e quelli di piccola taglia, più predisposti a malattie cardiache e respiratorie. Lo studio ha dimostrato come i livelli di nicotina nel pelo dell’animale diminuiscano significativamente, quando il consumo in casa scende al di sotto delle 10 sigarette al giorno. Un’altra complicazione è la possibilità che vengano inghiottiti i mozziconi di sigaretta. Se oltre ai quattro zampe, poi, tenete in casa canarini e pappagalli, sappiate che il fumo danneggia anche loro, procurando spesso polmonite.

Preso atto delle problematiche che la sigaretta può causare ai nostri animali, si aggiunge una ricerca della Henry Ford Health System di Detroit, la quale precisa che, se correttamente informato, il 28,4% dei fumatori proprietari di animali domestici sarebbe disposto a smettere di fumare pur di salvaguardare il proprio amico a quattro zampe.

Dato, quest’ultimo, non irrilevante: per il bene degli animali e, certamente anche per la nostra salute, bisognerà adesso pensarci due volte prima di accendere la sigaretta. E se, inoltre, alla cattiva abitudine del fumo non avete ancora trovato rimedio, l’accogliere in famiglia un nuovo amico potrebbe essere la soluzione che state cercando.

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