Chiuse ormai da due giorni le iscrizioni al concorso a cattedra 2016, spuntano già il numero dei candidati che sosterranno le prove. Sono in tutto 165.578 gli aspiranti per 63.712 posti disponibili, anche se le domande pervenute sono al di sotto delle aspettative, infatti il Miur aveva ipotizzato l’arrivo tra le 200 mila e le 250 mila iscrizioni.
La regione con più domande presentate è la Campania (24.125). Seguono Lombardia (22.630), Sicilia (17.725) e Lazio (16.191). Sono tre i bandi previsti: uno per la scuola dell’infanzia e la primaria, uno per la scuola secondaria di primo e secondo grado e, per la prima volta, un bando specifico per il sostegno.
Per gli aspiranti docenti siciliani la situazione si complica. Per aggiudicarsi l’ambita cattedra nell’Isola i quasi 18mila dovranno faticare di più rispetto ai colleghi di tutte le altre regioni italiane, a causa dei pochissimi posti (4.110) e l’elevato numero di candidati.
La situazione più ostica riguarda l’infanzia con 449 posti disponibili e la primaria con 1.096, dove sarà molto difficile ottenere l’ambita cattedra visti gli 11.961 partecipanti. Saranno infatti 1 su 12 i candidati siciliani che dovranno lottare per conquistare 1 posto di scuola elementare. A livello nazionale la proporzione è di 40 aspiranti ogni dieci cattedre e in Piemonte scende ad appena 23 aspiranti, sempre per dieci posti.
Aumentano le chance per chi si candida ad una cattedra nella scuola media o al superiore, anche in Sicilia dove saranno in 22 a contendersi dieci posti. Un impegno non certo altissimo che tuttavia risulterà ancora meno impegnativo nelle regioni padane. Anche il concorso per accedere ai 269 posti di sostegno assegnati alla Sicilia porrà più ostacoli. Perché a disputarsi dieci posti saranno in 26. Dieci in più della media nazionale che vede per il sostegno sedici candidati ogni dieci posti.
La prova scritta computer-based si svolgerà alla fine di aprile ma già si ipotizza che le assunzioni, almeno per la scuola dell’infanzia e la primaria, potrebbero slittare al 2017.
