lunedì, 29 Aprile 2024
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Bambina che non poteva parlare dice “Ti amo” al suo asino da pet therapy

Quando i soccorritori hanno trovato Shocks il povero asino era disteso in un campo in una fattoria in Irlanda con una corda legata strettamente sul collo. La pelle intorno al collo era coperta da lesioni e piaghe e il suo proprietario gli aveva versato della candeggina sulle ferite, pensando che questo lo avrebbe aiutato.

Nessuno poteva immaginare che quel terribile momento segnava però l’inizio di una nuova vita per Shocks e che il povero asinello, non solo avrebbe ottenuto l’aiuto di cui aveva bisogno, ma sarebbe diventato anche incredibilmente utile per gli altri.

Shock ha così trovato una nuova casa amorosa: The Donkey Sanctuary a Birmingham, in Inghilterra, dove molti animali vengono salvati dall’abbandono e dall’abuso e diventano animali da pet therapy.

È qui che, nel 2013, Shock ha incontrato Amber, la bimba che allora aveva 2 anni e non poteva parlare, né emettere alcun suono.
Quando Amber e la sua gemella sono nate premature, Amber non riusciva a respirare: non appena si è affacciata nel mondo, ha avuto subito bisogno di un intervento chirurgico per salvarle la vita.

I medici hanno eseguito sulla neonata una tracheostomia d’emergenza, tramite la quale si pratica al paziente, a livello del collo, una via di passaggio per l’aria destinata ai polmoni. L’operazione le ha salvato la vita, ma ha danneggiato le sue corde vocali, rendendo la bambina completamente muta.

Amber ha anche avuto una paralisi cerebrale, il che le rende difficile lo sviluppo della muscolatura e quindi la capacità di muoversi.
“Ha lottato per imparare a sedersi e non ha gattonato se non molto tardi”, racconta Julian Austwick, padre di Amber, a The Dodo. “Un amico ha menzionato il santuario di Donkey a Tracy [la madre di Amber] e le ha detto che gli asini da pet therapy portano un grande beneficio ai bambini con bisogni speciali, quindi abbiamo deciso di provarlo.

Era la prima volta che Amber incontrava un animale da terapia ed era anche la prima volta in cui Shocks veniva messo al lavoro con un piccolo paziente. Magicamente non appena i due si sono incontrati la connessione è scattata istantaneamente.

“È stato subito evidente che si fosse creato un legame tra di loto, erano entrambi così dolci uno con l’altro”, racconta il padre di Amber.
Shock ha abbassato la testa verso di lei e le ha permesso di abbracciarlo intorno al collo. Era una scena spaventosa per noi, come genitori, perché era così grande rispetto alla piccola Amber, ma sembravano veramente incantati uno dall’altra!“.
(Potete ammirarli nella gallery qui sotto)

Shock ha incoraggiato Amber ad essere attiva, il che l’ha aiutata a costruire la sua forza. Ha anche imparato a cavalcare l’asino che, solo poco prima, era stato lasciato per morto.

Infine, quando Amber ha compiuto 3 anni, è stata pronta per un altro intervento chirurgico che le consentisse di parlare, dopo il quale però ha dovuto fare molta pratica pratica.

Non aveva ancora detto una parola quando è andata a trovare Shocks un giorno di novembre del 2013. Dopo aver fatto un giro con lui, preparandosi a lasciare il santuario per tornare a casa, ha abbracciato l’asino e gli ha detto: “Ti amo, Shocky”.

Siamo stati sopraffatti dall’emozione” ricorda il padre. “È stato un momento che ci ha resi così orgogliosi di lei e, naturalmente, è stato un enorme sollievo sapere che poteva parlare”.

Ora Amber sta andando a scuola ed è diventata più grande, ma fa ancora visita al suo migliore amico, Shocks.

Lei lo porta nell’arena e lo spazzola, se lo coccola e lo fa passeggiare e adora tutto questo“, racconta il padre di Amber. “Si godono ancora ogni minuto del loro tempo insieme e amano scambiarsi le coccole“.

Né Shocks né Amber avevano una vita facile prima di incontrarsi, ma ora il futuro appare brillante per entrambi.

Non solo, il loro legame è stato un’ispirazione per tanti, inclusi i genitori di Amber. Erano così commossi da ciò che Shock ha fatto per la loro figlia, che ne hanno anche scritto un libro.

Direi che si sono aiutati a guarire reciprocamente”, commenta il padre della bimba.

Foto e Fonte: The Dodo

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