lunedì, 29 Aprile 2024
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Apprendisti di solidarietà… la storia continua. Il servizio civile al Centro di Accoglienza Padre Nostro

Da ormai quasi 20 anni il Centro di Accoglienza Padre Nostro realizza progetti di Servizio Civile. Attraverso questa lunga esperienza centinaia di giovani si sono avvicinati al messaggio del Beato Giuseppe Puglisi, fondatore dell’ente, e all’opera che i volontari hanno portato avanti sul solco da lui tracciato.

Abbiamo sempre pensato che lo spirito del Servizio Civile fosse molto vicino alle finalità del Centro in virtù della centralità dell’individuo, della concretizzazione della solidarietà e del diritto di ognuno a poter usufruire di opportunità di crescita.
Scrivere oggi di Servizio Civile, mentre alcuni progetti sono in atto e altri sono prossimi a partire, ci ha portato alla mente il titolo di un opuscolo, una raccolta di pensieri e riflessioni, scritto nel 2007 dai volontari, dagli operatori locali di progetto e dal tutor, che definiva i volontari come apprendisti di solidarietà.

La normativa che regola il Servizio Civile connota l’intero percorso del volontario come un’esperienza formativa, che riguarda sia la dimensione umana, che quella professionale. La dimensione del gruppo – il gruppo dei volontari – sottolinea l’importanza del contributo di tutti, di una coralità, che non manca però di far emergere con forza l’apporto personale di ognuno.

Il Centro di Accoglienza Padre Nostro sta vivendo oggi una nuova fase, in cui i progetti di Servizio Civile vengono realizzati in collaborazione con il CNCA, ente capofila. La scadenza del prossimo avviso per la presentazione della domanda è mercoledì 26 gennaio 2022 alle ore 14.00.

Nei progetti realizzati dall’ente i volontari possono sperimentarsi nelle attività realizzate a supporto dei minori in condizioni di povertà educativa, a beneficio delle donne vittime di violenza, delle famiglie multiproblematiche, nonché in azioni di educazione alla legalità. Si tratta di esperienza vivificanti, di importanti esperienze di trasformazione, come recita lo slogan della campagna di comunicazione: far crescere i giovani.far crescere l’Italia.

È l’occasione di dare un proprio contributo alla società, di svolgere un lavoro “sul campo”, che fa sì che il giovane divenga testimone dei bisogni sociali emergenti e garante dei diritti fondamentali delle persone.

Questa esperienza resta per sempre bagaglio personale del giovane, nella consapevolezza di aver raccolto, con impegno e con gioia, il monito del Beato Giuseppe Puglisi relativamente all’importanza di dare un proprio personale contributo per raggiungere obiettivi dal valore universale: “se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.

QUI LE INFORMAZIONI E LE MODALITA’ PER PRESENTARE LA DOMANDA

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