lunedì, 29 Aprile 2024
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Anniversario assassinio Pio La Torre e Rosario Di Salvo: al via agli eventi con la partecipazione delle scuole

42° anniversario assassinio Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Martedì 16 aprile il via agli eventi arricchiti dalla grande partecipazione delle scuole in vista del 30 aprile

Prendono il via martedì 16 aprile le iniziative che, tappa dopo tappa, porteranno alla giornata del 30 aprile, quando il Centro Studi “Pio La Torre” celebrerà il 42° anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

L’appuntamento di domani sarà alle 10 in via Li Muli per la pulitura simbolica della lapide di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, adottata dalle scuole del territorio: le Direzioni didattiche “Ragusa Moleti” e “Arculeo”, il Liceo “Ragusa – Kiyohara” e l’IISS “Pio La Torre”.

Dalle 9 alle 12 di lunedì 22 aprile, invece, nel pianoro della Cattedrale di Palermo, i ragazzi della Direzione Didattica “Ragusa Moleti”, armati di cartelloni e volantini, condivideranno con passanti e turisti il percorso di conoscenza da loro fatto rispetto alla vita e all’operato di Pio La Torre.

Atteso da molti l’appuntamento in programma alle 16 di lunedì 29 aprile all’Iti “Vittorio Emanuele”, dove sarà inaugurato il murale, raffigurante Pio la Torre, che l’artista Igor Scalisi Palminteri dipingerà sulla facciata del liceo. Un progetto, voluto con forza dallo stesso Istituto, diretto dal prof. Carmelo Ciringione, che ha ospitato da studente Pio La Torre, e dal Comitato “A Pio La Torre dall’ITI “Vittorio Emanuele III” presieduto da Franco La Torre. L’iniziativa ha il sostegno del Centro Studi “Pio la Torre” e della Cgil.

Alle 9.30 di martedì 30 aprile il Centro Studi “Pio La Torre” dà appuntamento alla città nell’aula magna del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo per la giornata di commemorazione, alla quale parteciperanno i familiari di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, le rappresentanze istituzionali, politiche, gli studenti universitari e le scuole che hanno partecipato al “Progetto Educativo Antimafia”.  Nel pomeriggio, all’Assemblea Regionale Siciliana, il presidente emerito del Centro “Pio La Torre”, Vito Lo Monaco, e il presidente della Commissione Antimafia, Antonello Cracolici, presenteranno il libro di Lucio Luca “La notte dell’antimafiaUna storia italiana di potere, corruzione e giustizia negata” (Compagnia editoriale Alberti), con la prefazione di Enrico Bellavia.

«Ciò che arricchisce questo 42° anniversario – afferma Loredana Introini. presidente del Centro Studi “Pio la Torre” – sono le iniziative proposte dalle scuole che, ovviamente, abbiamo subito abbracciato. Gli studenti hanno dimostrato la loro grande sensibilità e di questo siamo veramente contenti perché conferma quanto tengano, perché lo hanno profondamente compreso, il valore dell’impegno civile di Pio La Torre e Rosario Di Salvo».

Quattro scuole palermitane davanti la lapide di via Li Muli

“La mafia esiste e io la combatterò”, un grido di battaglia che da Pio la Torre arriva i nostri giorni nostri e si leva alto attraverso la voce dei bambini, come quelli che oggi hanno dato il via agli eventi che caratterizzeranno il 42° anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

Non ci poteva, infatti, essere modo migliore, per celebrare questa giornata, dell’energia sprizzante da tutti i pori dei bambini, desiderosi di dimostrare con i loro pensieri e le parole di avere capito che il cambiamento è possibile. Basta volerlo.

In tanti si sono dati appuntamento e ritrovati in via Li Muli per la tradizionale pulitura simbolica della lapide di Pio La Torre e Rosario Di Salvo,  adottata dalle scuole del territorio – le direzioni didattiche “Ragusa Moleti” e “Arculeo”, il Liceo “Ragusa – Kiyohara” e l’IISS “Pio La Torre” – che, per l’occasione, hanno preparato e messo in scena la drammatizzazione di una dialogo immaginario tra Pio La Torre e un mafioso, allietando la mattinata anche con alcuni canti inneggianti la loro voglia di riscatto.

«Non abbiamo mai voluto che questa giornata fosse un rituale vuoto – afferma Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Studi “Pio la Torre“, che organizza ogni anno questo momento di  memoria -. Non abbiamo neanche dovuto spiegarlo ai ragazzi che oggi, con la loro voglia di testimoniare concretamente la propria presenza, hanno dimostrato di avere compreso il messaggio di Pio La Torre. Sono loro quelli che costruiranno un futuro nel quale la mafia e l’ingiustizia sociale possano essere un ricordo lontano. Praticamente quello che voleva Pio, la cui memoria abbiamo sempre custodito per trasmetterla con passione e coscienza non solo a chi verrà dopo di noi».

«La mafia si può fermare e la fermeremo», gridano i bambini ricordando, come del resto diceva lo stesso La Torre, che «se sei colto, ti puoi difendere».

«Ora tocca noi», proseguono all’unisono, dando anche alla figlia di Pio La Torre, Tiziana, l’occasione per gioire insieme a tutti «per la voglia di trasmettere la memoria e non dimenticare ciò che ha fatto mio padre».

«Che bellezza questi bambini e questi ragazzi – commenta Loredana Introini, presidente del Centro Pio La Torre – ai quali non può che andare il mio, il nostro ringraziamento. Grazie anche agli insegnanti, senza i quali tutto questo non avrebbe potuto esistere».

Fondamentale la presenza degli insegnanti, che durante l’anno accompagnano e preparano i ragazzi anche a questa giornata: le prof.ssa Barbara Barrile e Federica Inglima, per il plesso Sunseri, insieme al prof.reVincenzo Caponnetto e la prof.ssa Rosalia Montalbano per la sede principale del “Ragusa Moleti”; le prof.ssa Maria Antonietta Di Venuta, Adriana Masi e Giusi Cuscicchia per i plessi Scinà e “Arculeo”; la prof.ssa Patrizia Perricone per l’IISS “Pio La Torre”; la prof.ssa Concetta Di Noto per il Liceo “Ragusa – Kiyohara”.

Per tutti loro anche il pensiero del presidente della Commissione Antimafia, Antonello Cracolici.

«Non posso nascondere che, quando passo da questa strada e vedo questa lapide, mi emoziono sempre. Sono passati 42 anni, ma non dimentichiamo. Devo dire grazie a questi insegnanti che fanno un lavoro straordinario che è quello della memoria. Memoria che non è solo il ricordo di qualcuno o di qualcosa; è la consapevolezza che dobbiamo continuare a tenere vivo l’impegno perché il rischio che quell’epoca, in cui molti pensavano che quello che accadeva attorno a noi non ci interessava, che riguardava gli altri, torni a riproporsi. Straordinario il lavoro di questi ragazzi perché serve a coltivare la voglia di indignarsi al fine di non avere l’atteggiamento di chi abbassa gli occhi di fronte alla realtà».

Una mattinata di grande gioia, nonostante la ricorrenza non fosse per nulla lieta, conclusasi con la pulitura della lapide e la posa di 42 fiori, così come gli anni che ci dividono da quel tragico giorno in cui la mafia credeva di avere ucciso la speranza e, invece, ha consegnato all’eternità la figura di un uomo che, insieme al suo fidato compagno, ha sacrificato la sua vita per ricordarci che la mafia è un mostro, ma un mostro che possiamo sconfiggere se siano tutti uniti. A sottolinearlo i bambini e ragazzi che oggi hanno gridato e concluso l’evento con un “Viva Pio La Torre”, pieno di passione e speranza. Un’esultazione che è anche monito per non farci arretrare mai.

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