Palermo 19.03.2016 – Ania Campus: Prevenire è meglio che curare, ma anche educare per prevenire incidenti stradali con un occhio attento alla sicurezza stradale delle due ruote. Questo è il principio, ma anche l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione alla guida sicura e consapevole che il 18 marzo ha fatto tappa a Palermo.
Il parcheggio di viale Galatea a Partanna Mondello si è trasformato in una campus grazie alla collaborazione tra l’Ania, fondazione per la sicurezza stradale, la Federazione Motociclistica Italiana e la Polizia di Stato. Un percorso di tre momenti diversi che ha visto protagonisti 100 studenti dell’istituto per il Turismo Marco Polo.
Una sala mobile serviva per le lezioni teoriche riguardo il tema della sicurezza, un camper della Polizia Stradale per spiegarne il ruolo ed infine il parcheggio dove si sono svolte le prove pratiche, sotto la tutela di istruttori della federazione motociclistica italiana.
Abbiamo chiesto a Rosa De Gregorio, dirigente della sezione Polizia Stradale di Palermo, qual è il ruolo della Polizia Stradale rispetto a una iniziativa come questa:
“La nostra missione è quella di tutelare la sicurezza nelle strade e di educare e sensibilizzare i giovani, ma in generale tutti gli utenti della strada. Il rispetto del codice come consapevolezza e non semplicemente come obblighi che si devono sterilmente seguire. Una società civile deve pretendere questa attenzione. Stiamo riscontrando negli ultimi anni una maggiore partecipazione e sensibilità da parte dei giovani, un avvicinarsi alle nostre attività, come quella di oggi, che veicolano in maniera dinamica ed attiva i principi della sicurezza stradale e del rispetto delle regole. La nostra attività nelle scuole e nelle altre istituzioni continua per trasmettere la cultura della sicurezza stradale come convinzione e consapevolezza”
Enrico Garino coordinatore del dipartimento educazione stradale della federazione motociclistica italiana: ”la nostra iniziativa è molto interessante in quanto varie soggetti, dal Ministero degli Interni agli assicuratori, siamo coinvolti facendo squadra e mettendo a disposizione le proprie competenze. Lavoriamo molto con i giovani da quando, con l’introduzione del patentino, con il recepimento delle direttive europee, dovevamo formare i ragazzi. Il nostro intervento oggi è legato alla prevenzione del rischio, alla consapevolezza dell’essere motociclisti utenti deboli, alla conoscenza del materiale per la sicurezza passiva. Su strada i ragazzi ma anche gli adulti corrono inconsapevolmente dei rischi e quindi è importante conoscere a fondo le dinamiche che intervengo in caso di incidente stradale proprio per prevenirlo”