martedì, 7 Maggio 2024
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Amat, La Corte (Leva Democratica): “Cda si dimetta, altrimenti intervenga il sindaco”

Palermo – Nel dibattito cittadino sull’AMAT, dopo lo sciopero dei giorni scorsi indetto dai Cobas ed Ugl, irrompe anche il Consigliere Comunale di Leva Democratica Orazio La Corte. “Nuovi turni, riordino linee e decreto ingiuntivo segno d’inadeguatezza dei vertici aziendali. L’Amat non può essere gestita da un Consiglio d’amministrazione che continua a collezionare un fallimento dietro l’altro: dai nuovi turni al riordino delle linee e in ultimo al mancato accantonamento in bilancio delle somme necessarie per far fronte a sentenze pregresse, che condannano l’azienda a corrispondere svariati milioni di euro ad alcuni dipendenti. Questi sono alcuni dei motivi per cui il Cda si deve dimettere” dichiara  La Corte, al termine dell’audizione della commissione Aziende nei locali di via Roccazzo.

La Corte principalmente  punta il dito contro il presidente dell’Amat: “Sembra quasi che Gristina, autoproclamatosi anche direttore generale senza averne i titoli, sia solamente aggrappato alla poltrona e a un compenso di 1.200 euro al mese”.

Il presidente Amat Antonio Gristina
Il presidente Amat Antonio Gristina

“Oggi – sottolinea il consigliere comunale – durante il faccia a faccia in commissione è emersa, ancora una volta, la sua inadeguatezza e approssimazione. Contrariamente a quanto dichiarato dal presidente, infatti, esiste una sentenza della Cassazione sezione Lavoro (la n°4655 del 25-2-2011) che chiude il contenzioso con i lavoratori. Tant’è che per effetto di un decreto ingiuntivo sono stati bloccati 2,9 milioni di euro, come dichiarato dallo stesso Gristina. Questa situazione mette a rischio i conti dell’Amat e gli stipendi dei dipendenti, già penalizzati dalle politiche di gestione dell’azienda. I nuovi turni, oltre ai disagi agli autisti ed ai cittadini, stanno provocando una diminuzione dei chilometri percorsi. Ciò significa meno contributi dalla Regione. Ma non è tutto. Ho chiesto al responsabile del servizio Organismi Partecipati, Sergio Pollicita, d’intervenire per il disallineamento dei conti dovuto all’accordo aziendale sulla turnazione”.
“Lo sciopero di venerdì scorso, proclamato da Cobas e Ugl, è l’ennesima dimostrazione del malessere che serpeggia tra i lavoratori”, aggiunge La Corte. “L’amministrazione comunale – conclude – non può più far finta di nulla: il sindaco Orlando rimuova subito i componenti del Cda prima che sia troppo tardi, per rimediare agli errori di valutazione fatti nella scelta dell’attuale management”.

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