sabato, 27 Luglio 2024
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HomesocialeL’Istituto “Alberto Einstein” di Palermo e la riscoperta della tradizione orale

L’Istituto “Alberto Einstein” di Palermo e la riscoperta della tradizione orale

Quando una tradizione diventa lavoro

L’Istituto “Alberto Einstein” di Palermo (dirigente scolastico, Giuseppe Polizzi) affronterà, a partire dal 28 Novembre l’Alternanza Scuola Lavoro con un progetto unico in Italia, dal titolo “Il Cigno e il Leone – La narrazione orale nella realtà lavorativa”, volto alla riscoperta della tradizione orale antica e alla valorizzazione della nuova figura del Performer di siti medievali, ma anche al valorizzare il territorio palermitano attraverso l’abilità di progettazione di un percorso culturale (entro il quale espletare le proprie funzioni di cantore e animatore turistico).

 “Il progetto” spiega la Prof.ssa Muto, tutor interno della Scuola Albert Einstein, “ha l’obiettivo principale di far comprendere il valore dell’Epica e dell’Improvvisazione orale, soprattutto all’interno di un ambito lavorativo. Nello specifico la Sicilia ha una lunga tradizione a livello di narrazione orale, partendo da quella araba fino a giungere ai giorni nostri con il Cunto (che permane ancora con la tradizione dei Pupi). Ciò permette di unire al contempo due importanti dimensioni, quella della tradizione popolare e quella della modernità, con un obiettivo formativo di grande qualità”…

 “Tutto ciò” continua la Prof.ssa Muto “grazie all’intervento di Fabrizio Corselli, in qualità di tutor formativo, considerato “uno dei più grandi compositori di poemi epici a tema fantasy europei”, e all’Associazione LiberiTutti in qualità di promotrice del progetto….”.

 La progettazione di tale percorso di alternanza tiene in considerazione i fabbisogni formativi sulla base della conoscenza del territorio (per un maggiore rinforzo tematico) e dell’evoluzione del mondo del lavoro (non contando soltanto le esperienze dirette, ma anche le aspettative future dei partecipanti). Ciò incentiva inoltre la collaborazione tra diverse realtà, preludendo alla futura programmazione di un progetto condiviso (Scuola, Associazione e realtà esterne: sinergia con altre figure, quali musicisti, danzatrici, giocolieri…).

 “Il progetto permette di impiegare l’’ambito epico in modo del tutto singolare e unico nel suo genere. Gli strumenti acquisiti durante il percorso permettono di rivalutare la figura del performer e non solo. Una figura che viene inserita all’interno di Associazioni o Enti che promuovono il turismo, in particolar modo attraverso la rivisitazione e la rievocazione storica. In sintesi:

·      Esperto all’interno delle Scuole, Associazioni, Biblioteche o Librerie (Performance o Stage);

·      Organizzatore d’eventi (organizzazione di una serata all’interno di locali);

·      Performer presso Enti o Associazioni che promuovono il Turismo attraverso rievocazione storico-medievale o affiancamento guida.

 “L’intero progetto viene espletato attraverso il Canto della Spada: uno stile di narrazione orale di cui Corselli è un maestro, avendo peraltro fondato a Palermo la prima Scuola per Cantori e Performer di Siti medievali”.

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