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Un passo avanti nella protesta degli assistenti igienico-personale

Palermo 03.08.2016 – Un passo in avanti per gli assistenti igienico-personale. Oggi l’ennesima manifestazione davanti il palazzo dell’ARS, dove questa mattina si è svolta la conferenza dei capigruppo parlamentari, nel corso della quale è stato affrontato il tema dei servizi di assistenza. Una delegazione di operatori dello Slai Cobas, dopo essersi raccolta in piazza Indipendenza, tra slogan e bandiere ben in vista, ha protestato ancora una volta energicamente per l’abolizione dell’art. 10 della finanziaria bis, che stabilisce l’affidamento ai collaboratori scolastici del servizio di assistenza igienico-personale ai disabili .

«A meno di quaranta giorni dall’inizio delle lezioni, rimane l’emergenza dei 1500 assistenti in Sicilia licenziati, a causa dell’art.10 della legge regionale 8/2016 approvata il 17 maggio scorso,- ha incalzato Giorgia Geraci delegata sindacale dello Slai Cobas –  un provvedimento scellerato, che colpisce i diritti dei ragazzi disabili e degli assistenti».

Un fiume di proteste, quelle messe in campo dagli operatori in questi mesi, a seguito delle quali un  traguardo sembra adesso essere stato raggiunto.

«Di pomeriggio – riferiscono al GCPress alcuni assistenti igienico-personale – , dopo che i precari hanno incontrato la dottoressa Altomonte dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale – ndr), alla quale hanno ribadito con forza l’illegittimità dei corsi per i collaboratori scolastici, probabilmente previsti intorno al 29 agosto prossimo,  la delegazione ha continuato a presidiare il palazzo. Verso la fine della seduta è arrivata la comunicazione che è stato presentato un emendamento soppressivo dell’art.10 della Legge regionale 8, all’interno del Disegno di Legge 1214. La discussione e la conseguente votazione del suddetto emendamento dovrebbero partire da venerdì prossimo».

«Si tratta di un significativo passo avanti, frutto dell’intensa e costante lotta degli assistenti, che nonostante il caldo e l’afa non si sono fermati con la  protesta – ha aggiunto Giorgia Geraci –. Ribadiamo il “no” all’articolo 10 e all’affidamento del servizio di assistenza ai collaboratori scolastici nelle scuole:  figure specializzate, infatti, sono necessarie per garantire il pieno diritto alla studio dei ragazzi disabili ».

 

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