Si chiama Marco Cecchinato ed è il tennista palermitano classe 1992 che, ha compiuto un’impresa sensazionale, battendo al Roland Garros, in quattro set – 6-3, 7-6 (4), 1-6, 7-6 (11), l’ex numero uno del circuito Atp Novak Djokovic e agguantando, così, la semifinale. Il serbo, fermo da diverso tempo per un infortunio, non ha dato il meglio di sé nell’incontro e la sconfitta lo ha relegato al numero 22 del ranking.
L’incontro, che si è concluso dopo tre ore e ventisei minuti in cui il tennista palermitano ha dato prova di carattere reggendo il campo e non facendosi intimorire dal serbo, ha consegnato il giovane Cecchinato alla storia perché è il primo italiano a raggiungere la semifinale di uno Slam dopo quarant’anni ovvero dal 1978, quando Corrado Barazzutti perse con Bjorn Borg proprio a Parigi.
Cecchinato, che ha iniziato il torneo da numero 72, adesso affronterà in semifinale il 24enne austriaco Dominic Thiem, virtualmente da numero 27 del mondo.
Non sono mancate le lacrime di Marco al termine dell’incontro sulla terra rossa del Suzanne-Lenglen. Al TC2 di Palermo, dove Cecchinato ha iniziato a giocare, l’esultanza dei soci che hanno seguito l’incontro sul maxischermo montato per l’occasione.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha espresso la sua soddisfazione: «Marco Cecchinato ci sta regalando un sogno, la sua vittoria su Djokovic proietta lui, Palermo e l’Italia nella storia del tennis mondiale. Il modo migliore per celebrare Palermo Capitale Italiana della Cultura sportiva».