venerdì, 3 Maggio 2024
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Ponte sull’Eleuterio: lanciata petizione per chiederne la chiusura

Per l’associazione “Civilia”, invece, è necessario intervenire sui ponti Oreto e Corleone, ma anche in tutte le altre strutture che mettono a rischio la vita dei cittadini

A seguito della strage avvenuta a Genova col crollo del Ponte Morandi, la vicenda “sicurezza ponti” è tornata più attuale che mai, ed anche in Sicilia e nel palermitano gruppi politici, associazioni e semplici cittadini si stanno mobilitando per chiedere alle istituzioni maggiori cure ed attenzioni. Tra i ponti di cui si discute maggiormente negli ultimi giorni vi sono quello sul fiume Eleuterio tra Ficarazzi ed Aspra ed il Ponte Oreto.

E’ sulla SP 74 che si trova precisamente il ponte sul fiume Eleuterio e che sarebbe a rischio crollo e, a tal proposito, è stata lanciata su change.org una petizione attraverso la quale si chiede la chiusura di questo Ponte per evitare che si possano ripetere tragedie come quelle di Genova. La petizione è rivolta alla Città Metropolitana di Palermo,
e lo slogan è il seguente: Chiudete il ponte sulla SP 74 Ficarazzi – Bagheria #fatequalcosa.

Il ponte sull’Eleuterio è l’unico punto di transito costiero sulla strada provinciale per migliaia di auto al giorno, e la parte sotto il manto stradale si presenta piuttosto danneggiata. Da mesi già, in quel tratto, vige il limite di 10 km/h per evitare vibrazioni che potrebbero farlo crollare.

Non fate cadere il ponte sul fiume Eleuterio“: è l’appello che i cittadini firmatari rivolgono alle istituzioni.

Per chi fosse interessato a firmare la petizione clicca qui 

Ponte Oreto (foto Facebook)

Andiamo ad un altro caso molto discusso al momento: il Ponte Oreto. Per l’associazione “Civilia” è necessario intervenire oltre che su questo anche su ponte Corleone, ma anche in tutte le altre strutture che mettono a rischio la vita dei cittadini.

«Non possiamo aspettare che accada il peggio per porre la giusta attenzione sulle criticità ben note nella nostra città. La sicurezza deve avere la priorità su tutto» – afferma Francesco Ippolito, presidente dell’associazione “Civilia”, che recentemente ha posto all’attenzione e dell’opinione pubblica le tragiche condizioni in cui versa il Ponte Oreto.

«Sappiamo bene che, oltre ai ponti Oreto e Corleone – aggiunge Ippolito – bisogna intervenire presto su Monte Pellegrino, Boccadifalco, sulla montagna sopra l’Addaura e in tanti altri luoghi dove ogni giorno l’incolumità dei cittadini è a repentaglio».

«Finalmente anche esponenti filo governativi si stanno interessando al Ponte Oreto. Noi di “Civilia” – aggiunge Lorenzo Catalano, tesoriere dell’associazione – abbiamo stimolato da tempo l’interesse sul ponte Oreto, avviando lo scorso mese di luglio una raccolta firme per fare luce sulle eventuali difficoltà riscontrate dall’amministrazione comunale circa l’utilizzo dei fondi FAS già stanziati nel 2009 anche per la manutenzione dello stesso ponte. Mi dispiace che debba per forza accadere una disgrazia per stimolare l’attenzione su problematiche evidenti a tutti. Noi abbiamo acceso l’interesse a verificare incartamenti e fattibilità, al fine di avviare un tavolo tecnico che coinvolga politica e società civile. Questo subito dopo l’apertura dell’ennesima voragine sul piano di calpestio del ponte. La sciagura di Genova ha illuminato il gruppo consiliare del movimento 5stelle, unitamente a consiglieri regionali, deputati e senatori, ma ci chiediamo se le verifiche verranno lasciate al palo non appena accadrà qualcos’altro. “Civilia” continuerà comunque la raccolta firme sul territorio, incontrando l’amministrazione comunale sul percorso già precedentemente tracciato. Il ministro Toninelli, invece, cosa ha previsto per il Sud? ».

Per chi volesse partecipare alla sottoscrizione, può contattare l’Associazione Civilia alla pagina Facebook.

 

 

 

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