martedì, 30 Aprile 2024
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Per Gratteri, scuola e famiglia unici baluardi contro le mafie

Valditara: “Eccellente intervento di Gratteri”

Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, intervenendo nel capoluogo campano alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Sport e cultura per contrastare la povertà educativa e prevenire la criminalità”, ha sottolineato il ruolo fondamentale della scuola nel contrastare la malavita e nel formare i cittadini di domani.

La malavita è attraente per i ragazzi” ha detto Gratteri, specificando il basilare ruolo della scuole, ma ha precisato che risulta altrettanto fondamentale che “Noi abbiamo bisogno di stare più vicini ai giovani, non dobbiamo lasciare soli i ragazzi, dobbiamo renderli più forti.”

Il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri

Il Procuratore ha poi puntato il dito contro alcuni genitori che, a suo avviso, assumono dei comportamenti sbagliati: “Io sono d’accordo sulla fusione tra scuola e famiglia – ha aggiunto – se i genitori sono persone normali, ma purtroppo per la mia conoscenza della scuola ci sono genitori di 55 anni ignoranti, che vogliono fare i 25enni e che trascurano i figli”.

Il Magistrato ha poi rincasato la dose: “Sanno scrivere oggi perché c’è il T9 sul cellulare, ma interferiscono nella scuola quando il figlio torna a casa col broncio per aver avuto un voto basso. A quel punto intervengono per recuperare dal figlio l’affetto che hanno perso, ma così si sbaglia”.

Secondo Gratteri: “I genitori dovrebbero invece lasciare gli insegnanti fare il loro lavoro, dovrebbero impegnarsi solo sull’eventuale ignoranza o pedofilia degli insegnanti. Tu ragazzo se hai avuto un voto basso è solo un’opportunità per fortificarti.”

Il Procuratore ha poi evidenziato la necessità di una scuola più forte e attrezzata: “Purtroppo, carichiamo sulla scuola un peso enorme, perché la famiglia c’è molto meno oggi rispetto a 30-40 anni fa. Oggi avremmo bisogno di una scuola più attrezzata e a tempo pieno, insegnanti pagati meglio e per fare questo bisogna finanziare le scuole perché è lì che noi possiamo togliere dalla strada i ragazzi, visto che molte famiglie già sono assenti o poco presenti.”

Il Ministro Giuseppe Valditara

Le parole di Gratteri hanno trovato il sostegno del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che su X ha scritto: “Eccellente intervento di Gratteri: sbagliano i genitori che contestano i brutti voti. Rispettiamo tutti il lavoro degli insegnanti.”

A tal proposito abbiamo voluto ascoltare la Prof. Rosanna Rizzo, docente di Lettere dell’I.S. Duca Abruzzi – Libero Grassi di Palermo che ci ha detto: ”Penso che il fenomeno vada inquadrato in relazione al contesto sociale e culturale di provenienza. Se l’istruzione del proprio figlio è frutto di sacrificio , investimento in un progetto che è anche speranza di progresso familiare , ciò che ho riscontrato è la totale collaborazione tra famiglia e docenti”.

La prof.ssa Rosana Rizzo

Per la Docente “Talvolta succede, che il genitore proietti sul figlio le proprie ambizioni, spesso senza tenere conto delle reali attitudini del figlio stesso. Allora sì, che ogni ostacolo o possibili piccoli insuccessi diventino vere e proprie ‘offese’.
Forse dovremmo chiederci come mai troviamo sempre più spesso straordinarie eccellenze in contesti sociali modesti, forse lì niente è dato per scontato o dovuto e il progetto educativo diventa davvero un obiettivo comune”.

*le foto del Procuratore Gratteri e del Ministro Valditara sono state prese da Facebook.

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