lunedì, 29 Aprile 2024
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Le Elezioni Europee si avvicinano, Tamajo già in corsa per Bruxelles

Inaugurata la segreteria elettorale a Mondello

Oramai tutti i partiti sono quasi pronti per affrontare le “Elezioni europee” che si terranno nel prossimo mese di giugno. Ancora qualcuno deve trovare posto in lista, ma la maggior parte ha quasi tutto pronto.

Già in giro sono spuntati i primi manifesti e le prime novità hanno fatto la loro comparsa. Tra i sicuri candidati, sabato 12 aprile, Edy Tamajo, assessore della Giunta Schifani e Deputato di Forza Italia, ha tenuto una serie di incontri e ha inaugurato a Mondello, nota località balneare palermitana, la propria sede organizzativa per le prossime elezioni Europee, che si terranno l’ 8 e il 9 Giugno prossimo.

In verità, quello avvenuto è l’epilogo delle tante dichiarazioni fatte sia dal Presidente della Regione che da Tamajo stesso, riguardanti la candidatura al Parlamento Europeo.
Inoltre, da giorni sia a Palermo che in giro per la Sicilia, nei tabelloni pubblicitari, già fanno bella mostra le sue gigantografie, quindi come ha detto un grande condottiero, “Il dado è tratto”.

Ma come è maturata questa decisione? Abbiamo girato la domanda direttamente a Tamajo che ci ha detto:

Il mio partito, Forza Italia e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, mi hanno chiesto di correre per una nuova campagna elettorale. Chi mi conosce, sa, che nella mia vita non mi sono mai tirato indietro verso nuove sfide, quindi mi sono candidato alle prossime elezioni europee, che si terranno l’8 e il 9 di giugno di quest’anno, nel collegio di Sicilia e Sardegna dentro il partito, Forza Italia, nel quale, come cattolico liberale, mi identifico”.

tamajo e schifani

Questa candidatura fa nascere però una domanda e cioè: Edy Tamajo è candidato solo perché è stato quasi costretto, quindi perché ha ubbidito oppure c’è qualcos’altro?

Per me fare il deputato regionale, servire la mia Terra, la mia comunità, stare a contatto con i cittadini, cercare di risolvere i problemi della Sicilia, mi riempie di orgoglio. Ho sudato politicamente per arrivare a ricoprire il ruolo di assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana e questo mi ha entusiasmato e fatto lavorare ancora di più. In questo anno trascorso come assessore ho incontrato centinaia di semplici cittadini, di Amministratori locali, di imprenditori che amano la Sicilia, di associazioni delle categorie datoriali e dei lavoratori.
Ho avuto la possibilità e la fortuna di scoprire ancora di più quanta è bella la nostra terra e quante opportunità offre”.

Quando il Presidente Schifani mi ha “candidato” – prosegue Tamajo -, non ho avuto remore perché mi sento di lavorare per il partito, poi la cosa mi ha inorgoglito, entusiasmato e commosso perché mi ha portato indietro negli anni, cioè quando iniziai nel 2001 da semplice Consigliere di Circoscrizione e cominciai le mie sfide elettorali. Pure allora avevo un obiettivo: fare politica per i miei concittadini. Ora è subentrata in me una nuova consapevolezza: Desidero fare politica in Europa per gli abitanti delle Isole maggiori. Mi accompagnerà un motto che porto con me da allora: “Con la sicurezza della famiglia e la certezza degli amici continua il mio impegno a favore delle nostre Isole“.

Ma l’on. Tamajo, per questa tornata elettorale europea, è preoccupato di più dagli avversari o dall’astensionismo?

L’appuntamento del 8-9 giugno la ritengo una prova di maturità che non può esentare nessuno, giovani e meno giovani, di qualsiasi orientamento politico. Una prova di responsabilità e di pragmatismo, contro tutti gli inutili e pericolosi estremismi. In termini pratici, non possiamo permetterci di replicare i dati della tornata del 2019, laddove, nella circoscrizione “Italia Insulare”, si recarono alle urne soltanto il 37% degli elettori”.

In ogni caso – prosegue l’Assessore regionale -, occorre rendersi conto, a livello istituzionale, sociale, mediatico, che l’astensionismo è una vergognosa resa e una sconfitta per tutti, nonché la più subdola delle patologie dei sistemi democratici, da combattere, anzi da curare, con la medicina della miglior politica, fatta di idee, programmi, azioni costruttive e lungimiranti.
Occorre senz’altro un supplemento di consapevolezza e di senso di comunità, nella quale ciascuno deve fare al meglio la propria parte. Personalmente dico che ho bisogno certamente dell’aiuto e sostegno di quanti credono in me sia abitanti della Sardegna che della Sicilia. Abbiamo l’esigenza di far sentire la nostra voce”.

Per ciò che riguarda gli altri candidati – conclude Tamajo -, li ritengo solo degli avversari di una tornata elettorale e non dei nemici personali. Ognuno ha diritto di competere per affermare le proprie idee politiche e le proprie convinzioni democratiche”.

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