venerdì, 26 Aprile 2024
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La nuova giunta Orlando. Gli esclusi protestano ma per il sindaco è “coerenza delle regole”

Il Sindaco Leoluca Orlando ha presentato ieri, la nuova giunta confermando 4 assessori del precedente governo Emilio Arcuri, Andrea Cusumano, Giovanna Marano e Sergio Marino. Mentre, Antonio Gentile, Giuseppe Mattina, Iolanda Riolo e Gaspare Nicotri sono i nuovi ingressi in squadra, già designati da Orlando durante la campagna elettorale. A sorpresa, Sergio Marino è il nuovo vicesindaco,  “Arcuri è troppo oberato” ha detto il sindaco giustificando la scelta.

Emilio Arcuri l’assessorato alla Rigenerazione Urbanistica e urbana, ad Andrea Cusumano le Attività e Beni Culturali, ad Antonino Gentile il Bilancio e Risorse, a Giovanna Marano le Politiche Giovanili, Scuola, Lavoro e Salute, a Sergio Marino lo Sviluppo Economico e Vivibilità (oltre la carica di vice sindaco), a Giuseppe Mattina la Cittadinanza Sociale e  Beni Comuni, a  Gaspare Nicotri l’Organizzazione del Personale, a Iolanda Riolo le Partecipazioni Comunali, Innovazione e Mobilità,

Dopo la rinuncia alla carica di vice sindaco, attribuito il ruolo speciale a Fabio Giambrone, presidente Gesap, di coordinamento della “cabina di regia” degli assessori.

Non sono mancate le proteste degli ex assessori Catania ed Evola, esclusi dalla nuova giunta, che su  facebook hanno scritto:  “Non continueremo a fare gli assessori al Comune di Palermo, malgrado la vittoria di Leoluca Orlando, l’eccezionale risultato elettorale di Sinistra Comune e l’ottima affermazione personale che ha consentito la nostra elezione al Consiglio comunale. Può sembrare paradossale: nel momento in cui la città ha mostrato, col consenso elettorale, di apprezzare le nostre scelte politiche ed amministrative il sindaco sceglie di fare a meno del nostro contributo nell’esecutivo cittadino. In realtà il quadro politico è cambiato e Leoluca Orlando ha deciso di giocare, da protagonista, la partita delle prossime elezioni regionali, evitando di turbare equilibri all’interno delle forze politiche che, convertite improvvisamente sulla via di Damasco, lo hanno sostenuto alle elezioni. Così si rischia di trascurare il governo reale della città. Noi continueremo a lavorare, con grande entusiasmo e rinnovato impegno, in Consiglio comunale affinché rimanga in vita ‘l’anomalia Palermo’. Ci adopereremo per continuare il cambio culturale nella città e per garantire che le ‘scelte anti-sistema’ e le visioni lungimiranti, praticate in questi ultimi cinque anni, non siano sacrificate sull’altare della realpolitik. Sono stati cinque anni difficili ma entusiasmanti; faticosi ma ricchi di soddisfazione. Ringraziamo coloro che, in questi giorni, hanno inviato messaggi di apprezzamento e stima per il lavoro svolto e facciamo i migliori auguri alla nuova giunta chiamata a governare la città”.

Orlando ha risposto alle critiche mosse dagli ex assessori precisando: “Non ci sono perché, in coerenza con la regola che ci siamo dati, e cioè che i consiglieri comunali della passata legislatura non possono fare parte della giunta: ma coloro che non sono in giunta continueranno ad essere in squadra”.

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