mercoledì, 15 Maggio 2024
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Gli studenti dell’IC di Ficarazzi incontrano il procuratore aggiunto, Leonardo Agueci

Non destare rassegnazione sociale e maturare senso del dovere e del
rispetto verso il prossimo, cosi dott. Leonardo Agueci, procuratore
aggiunto di Palermo ha esortato gli studenti delle classi prime e
seconde medie dell’Istituto Comprensivo di Ficarazzi – scuola media
“Luigi Pirandello” nel corso di un incontro che si è tenuto giovedì 16
marzo 2017 e a cui ha preso parte l’amministrazione comunale.
Secondo quanto dichiarato da dott. Mario Veca, dirigente dell’Istituto
Comprensivo di Ficarazzi, l’incontro è frutto di un percorso sulla
legalità e l’educazione civica che coinvolge a vario titolo gli alunni
dell’istituto comprensivo e finalizzato a stabilire nel loro percorso
formativo senso civico e rispetto delle regole di vita sociale.
Lungo il corso dell’incontro, il giudice Agueci ha esposto un
interessante excursus del fenomeno mafioso, fino agli anni 70 obiettato sia dal punto di vista sociale che giuridico ed evoluto successivamente in una società per azioni, ostacolata con l’approvazione della Legge Rognoni-La Torre, il primo strumento legislativo che avrebbe permesso allo Stato di confiscare i beni alla mafia.
“I mafiosi non si colpivano tra loro ma erano e sono capaci di colpire
chiunque per raggiungere i propri obiettivi”, così il giudice Agueci
sintetizza agli studenti in plenaria il terrore e l’orrore che la mafia
è capace di trasmattere alla società civile a partire dalla strage di
Viale Lazio del 1969.
A tal proposito, Giovanni Perna, presente all’incontro in qualità di
amico della famiglia Domè, ha fornito agli alunni una testimonianza
sulla morte per mano mafiosa di Giovanni Domè, custode del cantiere,
scenario della drammatica mattanza ed estraneo alla guerra tra le
famiglie mafiose che in quell’occasione si era scatenata.
“Il senso del dovere è la risposta migliore che ogni cittadino possa
mostrare…”, commenta il sindaco di Ficarazzi, avv. Paolo Francesco
Martorana, “fare il proprio dovere significa compiere il proprio operato
perchè quest’ultimo non può essere demandato a nessun’altro”, dichiara dott. Pietro Rammacca, dirigente del liceoscientifico “D’alessandro” di
Bagheria e responsabile dell’osservatorio per la dispersione scolastica;
lo stesso senso del dovere è stato raccontato raccontato in modo
affabulatorio da Michelangelo Balistreri con il suo museo dell’acciuga.
Il museo dell’acciuga, racconta Balistreri, accoglie quotidianamente la
visita di bambini che vengono coinvolti in un viaggio metaforico sulla
legaltà in cui la gente onesta, che rende la Sicilia onesta è
rappresentata da migliaia di acciughe e i mafiosi sono solo pochi
pescecani, resi innocui da una immane quantità di pesce sano.
Non per nulla, quando un alunno ha chiesto al giudice “Per cosa vorrebe
essere riconrdato?”, il giudice Agueci ha risposto: “Semplicemte per il
senso del dovere”.

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