lunedì, 6 Maggio 2024
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Female trouble band in concerto a Palermo

Una band fatta di donne, che suona per le donne, sbattendo in faccia a suon di rock tutti i piaceri e i dolori di essere una femmina totale a 360 gradi. E tutto questo da portatrici sane del loro nome.

È un onore per il Palab di Palermo in piazzetta del Fondaco (dietro la questura e a pochi metri da Ballarò) ospitare, direttamente da Roma, domenica 6 novembre alle 21,30 il primo concerto della storia del capoluogo siciliano delle Female trouble band, ovvero il simbolo stesso della musica nazionale che “nell’essere donna oltre le gambe c’è di più”.

Il Trouble delle Female è spinto al massimo. Quando iniziano c’è prima il rock, scolpito dalla Fender di una delle Elise del gruppo, poi si rotola giù con abiti femminili, acconciature e rossetti, lungo le strade di Chuck Berry, Elvis Presley, Nancy Sinatra, Little Walter, The Monks, Bo Diddley, The Shirelles, the Contours, Johnny Cash.

Due voci femminili, la prima, quella di Eli Natali, arriva dal basso, suadente come quella di una vera rocker. Poi nei vortici della discesa irrompe l’energia dell’altra Elisa, Abela, quella che imbraccia la Fender e riempie di brillantina il giro semplice e costante del sotterraneo blues che si è acceso. Sullo sfondo Sarya, una percussione minimale che come polvere di stelle scandisce il tempo gerundio del rock’n roll. Forse per questo non ci si stanca mai di ascoltarlo.

A Palermo porteranno le atmosfere delle radici rock di “Pop-Up Rock’n’Roll”, il loro primo un disco che racconta di cuori rotti, di delusioni amare come il caffè solubile bevuto la mattina dopo una sbronza di vodka alla fragola (che manco ti piaceva), e di tentativi di ripresa.

Due brani a facciata su un vinile 10 pollici che racchiude tutto l’incanto del rock’n’roll che s’innamora del soul.

La storia è percorsa a ritroso dalla fine, da quando nel primo brano “Iron Breaker” le due protagoniste vengono sorprese nel bel mezzo di una questione privata, mentre stanno per perdersi nel buco nero della gelosia. E’ un botta e risposta a due voci. A seguire “Wronged” ci mostra l’attimo prima, ovvero il momento in cui si è decretato: «Qui qualcuno ha esagerato. Non mi farai del male, non prima che io abbia dato a te una bella dose della mia capacità di analisi, e allora sì che potremo dire cosa è giusto e cosa non lo è». Nel lato B “Pop-Up Rock’n’Roll” si aggrappa al “manuale d’abbordaggio selvaggio” che ogni buona vecchia volpe tiene sul comodino insieme alla boccetta di acqua di Lourdes. Non è poco, a volte i fatti si susseguono molto più velocemente nella realtà che nella fantasia bacata. Per finire non poteva mancare “Lady You Steal My Heart”, lentone da ballare in caso di picchi altissimi di autostima.

«Le Female trouble band – coì si autodefiniscono –  sono Grace Kelly col trucco sfatto dopo una notte brava. Ampli al massimo e sguardi languidi investono e tramortiscono chiunque si trovi ad ascoltarle e i loro live sono glitter di napalm rosa che esplode in sequenza sotto i vostri piedi impedendovi di star fermi».

Ecco un anticipo di uno dei brani della band tratto da YouTube: www.youtube.com/watch?v=do7sDuMqLro.

Questo, invece, il link dell’evento su Facebook:

L’ingresso al Palab è libero. Per prenotare un tavolo o chiedere informazioni telefonare al 320 904 0746. Per contattare chi si occupa della direzione artistica telefonare al 339 219 3004. La pagina Facebook da quasi 15 mila follower è: https://www.facebook.com/PALAB-304935441195/?fref=ts.

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