domenica, 28 Aprile 2024
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Cultura. Presentato a Palazzo delle Aquile progetto “Il teatro al Malaspina”

E’ stato presentato ieri mattina presso l’Aula Rostagno di Palazzo delle Aquile il progetto “Il teatro al Malaspina” (“Il teatro come modello educativo: Facciamo la prova”) organizzato dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) e patrocinato dal Comune di Palermo.

Si tratta di un progetto pilota che per 70 giornate, dal mese di maggio, vedrà la partecipazione dei ragazzi del Malaspina impegnati  da lunedì a venerdì per la realizzazione di uno spettacolo finale. Sarà un modo per avvicinare i giovani alla cultura e dare spazio alle loro potenzialità espressive, emotive e relazionali all’interno di un gruppo, luogo vitale di relazioni, collaborazioni, rispetto e

“Il tempo al Malaspina è sempre in attesa di qualcosa – ha detto Michelangelo Capitano direttore dell’istituto penitenziario minorile “Malaspina”. Se riusciamo a far trascorrere ai nostri ragazzi il tempo prima e meglio, diamo loro una grossa mano. Per questo ringrazio la Federazione Italiana Teatro Amatori per l’iniziativa che svolgerà all’interno del nostro istituto”.

Presenti all’incontro con i giornalisti anche Antonella Messina presidente regionale Fita, Marilia Chiovaro presidente provinciale Fita e il consigliere Giulio Cusumano che ha sottolineato come “In una città come la nostra è importante che la società civile possa abbattere determinate barriere culturali. Impensabile fino a qualche anno fa”.

I ragazzi ospiti dell’istituto penitenziario avranno modo infatti di cimentarsi con il teatro e fare nuove esperienze. Sarà un modo per loro di avvicinarsi alla cultura e scoprire realtà nuove. Scoprirle ed entrarne a far parte.

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche il sindaco Leoluca Orlando che ha ricordato come questa iniziativa non è isolata ed è anzi in linea con tante altre che coinvolgono i giovani del IPM.
“Ancora una volta – ha detto Orlando – si conferma che il Malaspina non è luogo “altro” rispetto alla città e si conferma l’impegno di tanti, privati, enti culturali e sociali, istituzioni, perché la permanenza all’interno del Malaspina sia anche periodo di costruzione di percorsi di crescita umana e civile. Che questo avvenga tramite la cultura – ha concluso Orlando – è ancor più importante”.
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