mercoledì, 24 Aprile 2024
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Beni culturali, avviata procedura d’interesse per la villa di Battiato a Milo

Ecco anche tutti gli aggiornamenti in tema di beni culturali in Sicilia

La Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Catania ha avviato la procedura di dichiarazione di interesse culturale per “Villa Grazia”, la casa di Franco Battiato a Milo.

Alle pendici dell’Etna, e con lo sguardo rivolto alla costa ionica, Villa Grazia è stata il luogo nel quale l’artista siciliano aveva deciso di tornare ormai da diversi anni per vivere in un’atmosfera raccolta e di quiete. Molto più che una villa in senso stretto, ma un piccolo borgo circondato da un parco, con uno studio dove Franco Battiato era solito comporre i suoi brani, e con diversi ambienti dedicati alla meditazione, alla lettura e alla ricerca. La dimora dove, circondato dall’affetto dei familiari, ha trascorso anche questi ultimi anni.

Il procedimento, avviato dalla Soprintendenza, terminerà entro 120 giorni con l’apposizione del vincolo che dichiarerà la villa quale bene culturale.

DA PALERMO INVECE…

“Abbiamo condiviso questa proposta, che verrà formalizzata lunedì alla presenza dell’assessore Mario Zito in ricordo di due straordinari artisti e cantautori che certamente hanno segnato la storia della musica e della cultura italiana. La recente scomparsa di Franco Battiato non può non farci venire in mente la straordinaria artista palermitana Giuni Russo, alla quale Battiato dedicò il documentario “La sua figura”. Due vite di artisti che si sono incrociati nel loro percorso e che certamente rappresentano uno straordinario patrimonio da custodire e celebrare. Per questo motivo, dedicare a loro uno stesso spazio insieme pensiamo possa essere un ricordo di due “strade parallele” che continuano il loro viaggio in uno dei padiglioni dedicati ad attività culturali della nostra comunità”. Lo hanno dichiarato i consiglieri comunali, Francesco Bertolino, Cesare Mattaliano, Valentina Caputo, Valentina  Chinnici e Viviana Lo Monaco componenti della Commissione Cultura.

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TUSA RIPRENDONO GLI SCAVI AD HALAESA ARCONIDEA

Lo scorso 27 maggio, il sito dell’Area Archeologica di Halaesa Arconidea in contrada Santa Maria della Palate – alla presenza dell’assessore Regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è stata sottoscritta la convenzione tra il Parco Archeologico di Tindari, l’Università di Amiens, e il Comune di Tusa per la prosecuzione della campagna di scavi già avviata nella zona del Teatro. Occasione che ha anche siglato l’accordo di gestione integrata tra il Parco Archeologico di Tindari e il Comune di Tusa per una maggiore condivisione nelle azioni di valorizzazione dell’Area Archeologica di Halaesa Arconidea.

L’accordo di collaborazione partecipata nella gestione del territorio ha lo scopo di sensibilizzare operatori e cittadini nella valorizzazione e nella migliore utilizzazione del patrimonio regionale. La collaborazione si muove nell’ambito delle opportunità previste dal Codice dei Beni Culturali e del paesaggio del 2004 che prevede la possibilità di attivare il massimo coinvolgimento delle realtà locali anche al fine di trovare soluzioni che consentano la massima fruizione del potenziale offerto dal territorio, ponendo le condizioni concrete affinché ciascuno possa sentirsi parte responsabile e integrante nel processo di crescita del territorio, a partire dal coinvolgimento delle scuole e degli studenti.

PARCO ARCHEOLOGICO DI KAMARINA: RIPULITURA E SISTEMAZIONE DELLE AREE

La primavera torna a splendere anche nei siti del Parco Archeologico di Kamarina e Cava d’Ispica dove, grazie ad una serie di accordi stipulati tra il direttore Domenico Buzzone e gli Enti del territorio, si stanno svolgendo operazioni di ripulitura, bonifica ambientale e manutenzione straordinaria delle aree, per la valorizzazione e la tutela dei luoghi e per potenziare l’offerta culturale.

I lavori sono stati effettuati in ciascuna area del Parco ovvero: Area archeologica di Cava Ispica, Convento della Croce (Scicli), Area archeologica di Mezzagnone (comune di S.Croce Camerina), Area Archeologica di Kaucana (Comune di S.Croce Camerina), Area Archeologica di Kamarina (Comune di Ragusa).

FINANZIATI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI LEONTINOI (SR)

Finanziato con 1.426.000,00 euro il progetto relativo agli interventi per il completamento dei lavori di sistemazione e allestimento dell’Antiquarium di Megara Hyblaea e di miglioramento dei servizi nelle aree archeologiche di Leontinoi, Monte San Basilio, nel Museo Archeologico di Lentini, dove è anche prevista la realizzazione e l’allestimento del laboratorio di conservazione e restauro.

Il Parco archeologico di Leontinoi, che ricade nei territori dei comuni di Augusta, Carlentini e Lentini, tutti in provincia di Siracusa, è stato istituito nell’anno 2019. L’Antiquarium raccoglie materiale di scavo proveniente dalla zona archeologica di Megara Hyblaea, una delle più antiche colonie greche della Sicilia fondata nell’VIII secolo a.C., distrutta nel 483 a.C. da Gelone di Siracusa, rifondata nel IV secolo a.C. e distrutta una seconda volta, dai romani, nel 213 a.C.

Il progetto esecutivo – curato dal Dipartimento Tecnico dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità – è stato affidato ad un raggruppamento temporaneo di professionisti, che ha come capogruppo l’arch. Pedro Spinnato, della Cascone Engeenering di Catania e da Spada e Associati di Milano, nonché dai professionisti ing. Rea di Roma e arch. Suraci di Reggio Calabria.

Il gruppo di progettazione ha già svolto alcuni sopralluoghi finalizzati all’attuazione dei lavori insieme al direttore Lorenzo Guzzardi e ai tecnici del Parco Archeologico di Leontinoi, nonché agli archeologi della missione francese che stanno effettuando gli scavi a Megara Hyblaea.

Il progetto prevede, in particolare la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che riguardano l’Area Archeologica di Megara Hyblaea e l’Antiquarium, l’Area Archeologica Leontinoi, il Museo archeologico di Lentini, l’Area Archeologica Monte San Basilio. Le opere da realizzare, riguarderanno: il ripristino dei camminamenti e delle passerelle, la realizzazione delle recinzioni e degli impianti di illuminazione, l’installazione degli impianti di video sorveglianza ed antincendio.

La colonia greca di Megara Hyblaea, che si trova nel comune di Augusta, fondata nel 728 a.C. dai Megaresi e rasa al suolo due volte, nel 483 a.C. da Gelone, tiranno di Gela, e nel 213 a.C. dai Romani, offre la possibilità di una interessante escursione attraverso le trasformazioni urbanistiche di un antico impianto coloniale. Dalla prima suddivisione in lotti uguali fra i coloni che ottennero dal re siculo Hyblon, per la nuova città, una porzione di costa presso la foce del fiume Cantera (l’antico Alabon) alla formazione dei quartieri di età arcaica (caratterizzati da orientamenti diversi ma organizzati intorno ad un’agorà e suddivisi da un impianto regolare di strade ortogonali), è possibile seguire lo sviluppo della città fino alla distruzione geloniana, alla successiva ricostruzione, su un’estensione più ridotta, nella seconda metà del IV sec. a.C., all’affrettata edificazione, infine, delle mura all’avvicinarsi della minaccia romana e alla definitiva scomparsa. Le esplorazioni, avviate tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 ad opera di Cavallari e Orsi, e riprese sistematicamente, dopo il 1949, dall’École Française de Rome, hanno portato alla luce la grande area dell’agorà arcaica, contornata da imponenti edifici pubblici, intorno alla quale si articolano i diversi quartieri di abitazione.

RESTYLING DEL PARCO DI TINDARI, SI PASSA ALLA FASE OPERATIVA

Si è riunita nei giorni scorsi, nei locali della Soprintendenza di Messina, la Commissione giudicatrice che sta esaminando le proposte relative alla “fase 2” del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione del Parco archeologico di Tindari e che ha già individuato il vincitore provvisorio, rinviando alla seduta del 31 maggio la definitiva assegnazione.

Si entra, quindi, nella fase operativa del progetto di valorizzazione integrata dell’area archeologica di Tyndaris per la quale, anche attraverso soluzioni tecnologiche innovative si cercherà di rileggere, attraverso un progetto innovativo e moderno, l’antico impianto urbano della città valorizzando oltre che il sito anche il contesto paesaggistico, storico e antropico.

L’intervento per l’affidamento dei “Lavori di riqualificazione e valorizzazione dell’Area Archeologica e Antiquarium di Tindari”, è stato finanziato con 5.000.000 di euro del PO-FESR 2014/2020. Un progetto, insomma, che riguarda sia l’aspetto architettonico per la parte strutturale e impiantistica dell’intero sito ma anche il complessivo restyling del Parco. Ditta provvisoriamente vincitrice è risultata la Urban Future Organization S.r.l.. Le altre imprese partecipanti che sono state ammesse ex aequo alla fase 2 e che non sono risultate vincitrici riceveranno, come previsto dal bando, un rimborso spese di 5.000,00 euro ciascuno.

HALAESA ARCONIDEA RIPRENDONO GLI SCAVI CON UNIVERSITA’ DI AMIENS. FIRMATO ACCORDO DI GESTIONE INTEGRATA CON IL COMUNE DI TUSA

Riprendono gli scavi nel sito archeologico di Halaesa Arconidea (Tusa) grazie alla convenzione sottoscritta nei giorni scorsi – alla presenza dell’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – tra il direttore del Parco archeologico di Tindari, Mimmo Targia e la professoressa Michela Costanzi dell’Università di Amiens. Sottoscritto, poi, con il sindaco di Tusa, Luigi Miceli, l’accordo tra il Parco e il Comune per la gestione integrata dell’area archeologica di Halaesa Arconidea. L’accordo di collaborazione partecipata nella gestione del territorio ha lo scopo di sensibilizzare operatori e cittadini nella valorizzazione e nella migliore utilizzazione del patrimonio regionale. La collaborazione si muove nell’ambito delle opportunità previste dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004 e prevede il coinvolgimento delle realtà locali nella ricerca di soluzioni che consentano la massima fruizione del potenziale offerto dal territorio. In particolare l’accordo crea le condizioni affinché ciascuno possa sentirsi parte responsabile e integrante nel processo di crescita del territorio, a partire dal coinvolgimento delle scuole e degli studenti. Continua, quindi, l’azione di rafforzamento delle relazioni con gli enti territoriali nella consapevolezza che i Parchi archeologici sono elementi centrali nella costruzione di una narrazione che ha come oggetto il territorio, la sua storia, la cultura, il paesaggio, l’economia, elementi tutti sui quali va costruita una strategia turistico-culturale condivisa.

TRAPANI: RESTAURATO IL POLITTICO DELLA MADONNA IN TRONO ORA ESPOSTO AL MUSEO PEPOLI

Si è conclusa in questi giorni l’opera di restauro dello splendido Polittico degli inizi del XV secolo raffigurante la “Madonna in trono con Bambino che incorona Santa Caterina e Santi”, opera di un ignoto maestro siciliano denominato “Maestro del Polittico di Trapani”. L’opera, che un tempo si trovava nella chiesa trapanese di Sant’Antonio Abate sede dell’omonima confraternita, è stata realizzata a tempera su tavola e risplende oggi, dopo gli interventi, al Museo regionale di Trapani “Agostino Pepoli” dove è stata esposta nell’ampia sala della pinacoteca, dedicata alla pittura tardomedievale.

La delicata operazione, effettuata sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani, è stata realizzata grazie all’opera prestata gratuitamente da due restauratori professionisti – Elena Vetere e Gaetano Alagna – titolari di ditte che operano da molti anni nel territorio.

L’opera, frutto di un originalissimo connubio tra la cultura siciliana e la cultura pisana e senese del tardo Trecento, è considerata una delle opere-simbolo del Museo. Sul suo sfondo in oro zecchino – simbolica allusione alla luce e alle delizie del paradiso – si profilano, in una visione soprannaturale, le figure della Vergine e dei Santi: Caterina, Giovanni, Margherita e Giacomo, dipinte con colori vividi e brillanti, avvolte in ampi panneggi dalle linee sinuose ed avvolgenti, impreziosite da aureole e corone punzonate che conferiscono loro una regale e austera eleganza.

L’attività svolta sarà testimoniata attraverso i canali social Facebook e Instagram del Museo dove saranno diffusi video didattici, in grado di far conoscere l’opera e illustrarne il processo di recupero anche ai non addetti ai lavori.

GIARDINI NAXOS E VIBO VALENTIA UNITE NEL NOME DELLA LETTURA E DEL LIBRO

Lo scorso 30 maggio, l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, ha partecipato a Giardini Naxos (ME) all’incontro promosso dal Comune per incontrare, su iniziativa del festival Naxoslegge, i rappresentanti di Vibo Valentia, capitale italiana del libro 2021.

Presenti, tra gli altri, il sindaco di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi, il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, il direttore di Naxoslegge, Fulvia Toscano e diversi rappresentanti istituzionali delle due città.

In questa occasione sono stati ufficializzati per Naxos i “Patti per la lettura” che sono una prima tappa per ottenere il titolo di “Città che legge” secondo un progetto varato dal CEPELL (Centro per la lettura e il Libro del Ministero della Cultura).

SOPRALLUOGO DELL’ASSESSORE SAMONA’ ALLA CRIPTA DEL DUOMO DI MESSINA

Un sopralluogo per verificare lo stato in cui versa la Cripta del Duomo di Messina e per valutare l’entità degli interventi necessari a restituire questo prezioso e suggestivo luogo di culto ai messinesi. È con questa motivazione che alcuni giorni fa l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, si è recato a Messina, insieme alla Soprintendente dei Beni Culturali e ambientali, Mirella Vinci e all’arcivescovo di Messina S.E. Mons. Giovanni Accolla. Presente anche Pippo Trimarchi, editore di Tempostretto che ha promosso la raccolta delle firme per votare la Cripta del Duomo come luogo del cuore FAI e i tecnici della Soprintendenza di Messina.

A questo proposito, la Soprintendenza di Messina ha già effettuato alcune indagini specifiche per valutare la portata degli interventi necessari a recuperare Cripta. In particolare si tratta di lavori di messa in sicurezza dell’impianto che risulta per lo più compromesso da infiltrazioni d’acqua provenienti dalle fondazioni che, per capillarità, hanno deteriorato i ricchi stucchi del Seicento e le pitture.

Gli interventi da effettuare riguardano anche il recupero funzionale dei locali e la creazione di un sistema di accesso con camminamenti e pedane adatte anche a un pubblico con difficoltà motorie. Interventi significativi vanno, inoltre effettuati a salvaguardia e per il ripristino degli stucchi e dei dipinti nonché della pavimentazione.

SITI UNESCO: UN MILIONE DI EURO PER PARCHI ARCHEOLOGICI E MUSEI

Un contributo straordinario di milione di euro è stato assegnato ai siti UNESCO della Sicilia per compensare i minori introiti determinati dalla chiusura al pubblico dei luoghi della cultura durante il 2020 a causa della pandemia.

Le risorse, previste dalla legge di stabilità regionale n. 9/2021, sono state individuate e attribuite – con un decreto a firma del dirigente generale dei Beni culturali, Sergio Alessandro – in rapporto alle presenze registrate da ogni singolo sito durante il 2019, ultimo anno in cui si è svolta attività di regolare apertura.

Di seguito l’assegnazione per singolo luogo della cultura:

Al Parco archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, € 108.198,64 per l’area archeologica della Villa Romana del Casale.

Al Parco archeologico delle Isole Eolie sono stati assegnati € 10.872,78 per il Museo archeologico “Luigi Bernabò Brea”.

Alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo sono stati assegnati € 96.260 per il Chiostro Santa Maria Nuova di Monreale, € 21.900,40 per il Castello della Zisa e € 21.049,62 per il Chiostro di San Giovanni degli Eremiti a Palermo.

Siracusa andranno € 6.977,52 per la Galleria regionale di Palazzo Bellomo, € 233.289,25 per l’Area archeologica della Neapolis e Orecchio Dionisio all’interno del Parco archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro e Akrai.

Alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Siracusa sono stati assegnati € 41.227,69 per il Castello Maniace.

Al Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento per interventi relativi al museo archeologico regionale “Pietro Griffo” (€ 32.498,90) e all’Area archeologica della Valle dei Templi (€ 324.617,70).

Al Fondo Ambiente Italiano (FAI) € 23.108,20 per il Giardino della Kolymbetra.
Catania arriveranno: € 33.178,17 per il Teatro romano e Odeon ed € 4.704,20 per il Museo della Ceramica di Caltagirone, entrambi all’interno del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. Sempre a Catania sono stati destinati € 35.052,64 per il Palazzo della Cultura, € 3.862,60 per la Chiesa di San Nicolò l’Arena e € 2.398,55 per il Museo Belliniano e Emilio Greco.

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