martedì, 30 Aprile 2024
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Palermo, con AMG mobilità più sostenibile grazie ai nuovi mezzi a metano e vetture elettriche

Caroenergia: Federconsumatori e SUNIA chiedono interventi al Governo

Nuove auto, mezzi di servizio più rispettosi dell’ambiente ed una formula, quella del noleggio a lungo termine, che consente anche un notevole abbattimento dei costi. AMG Energia ha rinnovato la propria flotta aziendale leggera puntando su veicoli dual fuel metano/benzina e su due auto totalmente elettriche. I nuovi mezzi sono 77: auto per gli spostamenti degli operatori, veicoli con allestimento ad hoc per lo svolgimento dei servizi aziendali e due vetture di rappresentanza full electric per gli amministratori della società. C’è di più. Per il rifornimento dei mezzi l’azienda punta sull’autosufficienza, sfruttando l’impianto di ricarica metano e la tettoia fotovoltaica con le colonnine di ricarica elettrica presenti nello stabilimento AMG di via Tiro a Segno.

“La società guarda ancora una volta avanti facendo ricorso, per le sue attività, a forme di mobilità sostenibile in linea con la mission aziendale e con la programmazione in un’ottica sempre più “green” – sottolinea Mario Butera, presidente del Cda della partecipata comunale che si occupa di distribuzione metano e della manutenzione della pubblica illuminazione della città di proprietà del Comune di Palermo –  E’ una buona pratica che coniuga riduzione delle emissioni inquinanti con economicità e taglio dei costi”.

“Per il tipo di attività svolte, la società ha la necessità di utilizzare mezzi sempre efficienti, in perfetta manutenzione e sicuri – spiega il vicepresidente, Domenico Macchiarella – Dall’analisi fatta è emersa la necessità di un intervento di riammodernamento e in un’ottica di risparmio, uso razionale delle risorse, efficienza ed efficacia è stato scelto il noleggio a lungo termine”.

Uno strumento che, attraverso un abbonamento mensile, permette di utilizzare veicoli senza la necessità di acquistarli e con il vantaggio di abbattere i costi accessori, da quello dell’assicurazione e del bollo alla manutenzione programmata. La società ha aderito ad un accordo quadro attivo nell’ambito della convenzione Consip: il contratto di noleggio è stato stipulato per la durata di 4 anni.  

Altro elemento importante è quello dell’autosufficienza per il rifornimento dei mezzi.

I veicoli verranno ricaricati all’interno dello stabilimento di via Tiro a Segno: quelli a metano attraverso l’impianto a ricarica lenta, dotato di due compressori, mentre le due vetture elettriche effettueranno la ricarica integrale attraverso la tettoia fotovoltaica e le colonnine di ricarica elettrica (tre a corrente alternata ed una a corrente continua) presenti nella struttura.

I mezzi da dismettere

I mezzi da dismettere sono stati inizialmente messi a disposizione per l’acquisto da parte dei dipendenti della società. Un’auto è stata donata ad un’associazione di volontariato che ne ha fatto richiesta, l’associazione “Oltre ogni confine” di Scillato, impegnata in attività a sostegno dell’infanzia. Adesso attraverso un bando pubblico, da oggi on line sul sito internet della società (amgenergia.it), la possibilità di acquistare i veicoli viene offerta anche a soggetti esterni.

Sono 55 le vetture in vendita e il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta al minor ribasso rispetto ai prezzi posti a base di gara. Non verranno prese in considerazione offerte che contengono un ribasso percentuale superiore all’80 per cento degli importi a base della procedura. I mezzi possono essere visionati entro giovedì 11 novembre presso la sede aziendale di Via Tiro a Segno 5 (va fissato un appuntamento telefonando allo 0917435303). Le offerte dovranno pervenire presso gli uffici del protocollo aziendale in busta chiusa entro e non oltre le ore 12 di giovedì 18 novembre. Tutte le informazioni sono, comunque, disponibili nel bando pubblicato sul sito internet di AMG Energia. I veicoli rimasti invenduti verranno rottamati.

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Caroenergia: Federconsumatori e SUNIA chiedono interventi al Governo

Ammontano ad oltre 312 Euro, secondo le stime diffuse da Federconsumatori e SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari), le ricadute che ogni famiglia subirà per colpa dei recenti rincari delle bollette di energia elettrica e gas. Per il riscaldamento, invece, si prospettano aumenti del 19% rispetto all’anno scorso. Secondo l’elaborazione di Federconsumatori, infine, il prezzo della benzina è di 14 centesimi al litro più alto rispetto al prezzo equo (+168 euro l’anno, per automobilista).


A fronte di rincari a doppia cifra, Federconsumatori e SUNIA ritengono che sia essenziale un intervento deciso da parte del Governo nazionale per calmierare i prezzi dell’energia e dei carburanti e, di conseguenza, per tutelare il potere d’acquisto dei cittadini consumatori.


La povertà energetica, cioè la situazione in cui un cittadino non ha abbastanza soldi per pagare le bollette derivanti da un consumo minimo essenziale di energia, è infatti un rischio concreto per sempre più famiglie italiane. Famiglie che, tra le altre cose, a causa del COVID non vengono certo da un periodo di vacche grasse.


Secondo Federconsumatori e SUNIA, quindi, è assolutamente necessario un intervento del Governo italiano in sede europea, affinché vengano messi in atto meccanismi per calmierare i prezzi del gas (e di conseguenza anche dell’energia elettrica, in buona parte prodotta dal gas) in tutto il continente.


Insieme a questo intervento, di lungo termine, il Governo ne dovrebbe attuare un altro, di breve termine: abbassare le accise e rivedere gli oneri di sistema delle bollette, in primis eliminando l’IVA che oggi (in modo paradossale) i consumatori pagano persino sulle altre tasse incluse nella fattura energetica.

“Le spese per l’energia – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – sono tra le più difficili da evitare per i consumatori: il risparmio energetico è un obiettivo da perseguire, ma comunque i cittadini devono usare la macchina per andare a lavorare, devono riscaldare casa a livelli accettabili, non possono vivere al buio”.


La questione si fa ancor più complessa in Sicilia: “La carenza cronica di mezzi di trasporto collettivo nell’isola – continua La Rosa – impedisce ai siciliani di scegliere il mezzo pubblico invece dell’auto e li condanna a comprare la benzina o il gasolio, a qualunque prezzo”. Tutto questo, poi, ha anche dei costi indiretti derivanti dal trasporto su gomma, che in Sicilia non può essere sostituito da quello su rotaia.


“Per quanto riguarda il riscaldamento domestico – aggiunge la Segretaria Generale del SUNIA, Giusi Milazzo – la Sicilia soffre di un ulteriore svantaggio: il nostro patrimonio edilizio è vecchio, inefficiente e ad alta dispersione energetica. Il clima ci aiuta a non far raffreddare troppo le case, ma i muri e le finestre non ci aiutano a mantenerle calde dopo aver acceso i riscaldamenti”.

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