sabato, 27 Aprile 2024
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Concorso scuola 2016. La Ministra Giannini anticipa la data ufficiale della prova scritta

Il 12 aprile è alle porte e 165 mila candidati sono in attesa di conoscere la date formali delle prove per il Concorso a cattedre 2016 che dovrebbero essere pubblicate domani nella Gazzetta Ufficiale.

Come riporta l’Ansa, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a Palermo, parlando con i giornalisti a margine della Leopolda siciliana, ha affermato: “Per la Sicilia abbiamo un impegno concreto su scuola e università. Il concorso della scuola che si apre ufficialmente il 28 aprile con la prima prova ha 18 mila candidati dalla Sicilia, per 4 mila posti nella regione. Il profilo dell’insegnante che uscirà dal concorso è di una persona di nemmeno 40 anni, giovani che porteranno il proprio contributo al processo di innovazione”.

Lo scritto partirà il 28 aprile e pare che dovrebbe terminare il 21 maggio con la scuola primaria, dove si è concentrato il maggior numero di candidati.  Si svolgerà a computer based e avrà una durata di 150 minuti, il candidato leggerà i quesiti e risponderà agli stessi attraverso una piattaforma online, e ci saranno due turni per ogni giorno di prova, mattino e pomeriggio.

Sono previste 8 domande sulla materia di insegnamento di cui 2 in lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo, obbligatoriamente l’inglese per la primaria). Sei quesiti saranno a risposta aperta (di carattere metodologico e non nozionistico) e 2 (quelli in lingua) a risposta chiusa; il candidato dovrà dimostrare di avere un livello di competenza pari almeno al livello B2.

Sono 165.578 i candidati per 63.712 posti “in palio”. La regione con più domande presentate è la Campania (24.125), seguita da Lombardia (22.630), Sicilia (17.725) e Lazio (16.191).

Anche se è tutto pronto o quasi per la partenza del concorsone, ci sono ancora punti da chiarire: commissari, griglie di valutazione, pc funzionanti. In Sicilia, la situazione è ancora più drastica, troppi candidati per pochi commissari, infatti l’Ufficio Scolastico ha riaperto i termini per racimolare i componenti di commissione chiedendo, addirittura, la candidatura di insegnanti in pensione.

Tra le cause di questa mancanza di commissari, Tuttoscuola (rivista scolastica) segnala il mancato esonero dal servizio, ma soprattutto il compenso irrisorio: 251 euro per il presidente e 209,24 euro per i commissari (valori lordi) per tutto il lavoro, in un arco di tempo che va dall’insediamento delle commissioni alla pubblicazione delle graduatorie. A questo compenso base andranno aggiunti 50 centesimi di euro per la correzione di ciascun elaborato e 50 centesimi di euro per ogni candidato esaminato all’orale.

Tirando le somme, secondo Tuttoscuola, il compenso orario si aggirerà intorno a un euro (lordo) l’ora, assai meno di quello dei commissari all’esame di maturità che almeno 7 euro l’ora riescono a metterli in tasca.

Condizioni che purtroppo mettono in stato di agitazione tutti i partecipanti. Forti dubbi restano sulla tempistica relativa alle assunzioni. Molti docenti precari ritengono ormai impossibile una assunzione entro settembre 2016. Non ci resta comunque che attendere domani l’ufficialità del Concorsone 2016.

 

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