venerdì, 3 Maggio 2024
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Palermo, approvata la variante urbanistica per l’ampliamento museale di Palazzo Branciforte

Il Consiglio Comunale di Palermo nella seduta del 14 marzo ha approvato all’unanimità la variante urbanistica proposta dall’Assessore all’urbanistica, Maurizio Carta, che autorizza la realizzazione in deroga (ai sensi dell’articolo 14 del DPR 320/2001 recepito dalla L.R. 16/2016) del progetto proposto dalla Fondazione Sicilia in variante al PPE del Centro Storico, per ampliare la superficie museale attraverso un nuovo spazio da destinare a mostre temporanee, riconoscendo l’interesse pubblico per le finalità di rigenerazione urbana, di contenimento del consumo del suolo e di recupero sociale e urbano.

Il nuovo Polo Museale, progettato da Mario Cucinella, architetto di fama internazionale, sorgerà al posto di un edificio degradato in piazza Guzzetta  di fronte alla parte posteriore di Palazzo Branciforte e si propone di arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana, incarnato in una “teca aperta alla città sotto un bellissimo giardino pensile di alberi e piante legate all’identità vegetale della città”.

La proposta progettuale, nell’ottica di un rapporto sempre più diretto ed attivo tra l’istituzione culturale e la vita sociale della città, si prefigge di promuovere e sostenere progetti di sviluppo e offrire al pubblico una migliore fruizione dei beni culturali e delle attività museali, nonché di incrementare la fruibilità degli spazi, favorendo lo studio e la ricerca, e concorrendo alla riqualificazione dello spazio pubblico circostante.

La Fondazione Sicilia, per amplificare il valore pubblico dell’intervento, si è impegnata a stipulare apposite convenzioni con le strutture educative e musicali circostanti per l’utilizzo concordato degli spazi e del giardino pensile, in modo da coltivare la vocazione didattico-musicale del quartiere e concorrere, come è nella propria missione, alla crescita culturale della città.

L’Assessorato all’urbanistica e le Commissioni Consiliari competenti hanno agito concretamente nel percorso progettuale perché, nell’ambito dei fertili rapporti tra pubblico e privato, l’opera rafforzi il suo ruolo sociale attraverso la riqualificazione, a carico della Fondazione Sicilia, delle vie adiacenti all’area di intervento mediante il ripristino della pavimentazione in basolato di pietra delle porzioni delle strade poste ai quattro lati adiacenti la nuova realizzazione (via Seminario Italo Albanese, via Lampedusa, via Santa Maria di Piliero e via Padre Giorgio Guzzetta).

Inoltre, è stata confermata la disponibilità da parte della Fondazione Sicilia alla riqualificazione della piazza Castello, tra le vie Squarcialupo, Castello e Magnisi, attraverso la messa a dimora di alberi (anche eventualmente attraverso il reimpianto delle palme ubicate all’interno del lotto di intervento e espiantate), la realizzazione di apposite aiuole e la conseguente ottimizzazione dello spazio destinato a parcheggio pubblico opportunamente ombreggiato.

Tra gli impegni della Fondazione Sicilia contenuti nella convenzione approvata dal Consiglio Comunale c’è la garanzia ai residenti del Comune di Palermo e agli studenti di ogni ordine e grado, nei giorni e negli orari di apertura degli spazi espositivi della Fondazione, dell’accesso gratuito al giardino che sarà realizzato sulla copertura dell’edificio.

La Fondazione, infine, è obbligata a concedere al Comune di Palermo, per un periodo di dieci anni dall’inizio delle attività, rinnovabili, l’uso gratuito degli spazi culturali sottostanti il giardino, per 20  giorni l’anno, per il perseguimento degli scopi sociali e culturali, al fine di organizzare, direttamente o indirettamente, eventi, mostre e attività che possano contribuire all’arricchimento, alla promozione, alla valorizzazione e alla conoscenza del patrimonio culturale della città di Palermo, favorendo, tra l’altro, il confronto e la collaborazione con istituzioni e musei regionali, nazionali e internazionali.

“La delibera di oggi è il segno di un importante cambiamento culturale. Finalmente è chiaro come sia indispensabile la fattiva collaborazione tra pubblico e privato. La giunta, prima, e il consiglio comunale, dopo, hanno, con una lungimirante decisione, confermato di avere una visione moderna per lo sviluppo della città di Palermo. Si tratta della prima delibera che, nel riconoscere la pubblica utilità di un’opera che verrà realizzata da un ente come la Fondazione Sicilia, concede la possibilità a un privato di intervenire nel centro storico in deroga al piano regolatore. La Fondazione Sicilia è grata al sindaco, Roberto Lagalla, all’assessore, Maurizio Carta, e all’intero consiglio comunale per avere condiviso il progetto di demolizione e ricostruzione dell’immobile di piazza Guzzetta redatto dall’architetto Mario Cucinella che, di fatto, riqualifica e rigenera l’intero quartiere. Dopo l’apertura di Palazzo Branciforte nel 2012 e di Villa Zito nel 2015 – due veri e propri poli culturali -, la Fondazione Sicilia ora è impegnata a realizzare una nuovo spazio culturale, con un’architettura ecosostenibile, così dimostrando il costante impegno per lo sviluppo socioculturale della nostra Palermo”. Lo dichiara il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore, in relazione all’approvazione della variante urbanistica che permetterà la realizzazione di una nuova struttura nello spazio accanto a Palazzo Branciforte.

“Si tratta del primo atto urbanistico interamente promosso da questa amministrazione – dichiarano il Sindaco Roberto Lagalla e l’assessore all’urbanistica e al centro storico, Maurizio Carta – che concretizza un nuovo proficuo rapporto tra pubblico e privato, utilizzando il metodo della più ampia concertazione con le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale per il perseguimento dei superiori interessi urbanistici della città. La delibera, infatti, è il risultato di un lavoro progettuale congiunto tra il proponente e i suoi tecnici e gli uffici del centro storico, dell’urbanistica e dell’edilizia privata, la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali e con la II Commissione Consiliare, presieduta da Antonio Rini, e la V Commissione Consiliare, presieduta da Salvo Alotta, che hanno approfondito il progetto proposto dalla Fondazione Sicilia ed elaborato una accurata convenzione che rende concreto l’interesse pubblico dell’intervento attraverso una preziosa apertura del polo museale e del giardino alla città. Ringraziamo il Presidente, Raffaele Bonsignore, e il CdA della Fondazione Sicilia per aver inaugurato una nuova stagione urbanistica di altissimo livello architettonico. Il progetto di Mario Cucinella, infatti, è un gioiello di architettura contemporanea sensibile alle identità culturali e urbanistiche della città che donerà un nuovo polo museale parzialmente interrato e interamente vetrato con alla sommità un bellissimo giardino che sarà accessibile ai palermitani e agli studenti. L’obiettivo principale è quello di valorizzare le eccellenze di Palermo rendendole fruibili a tutta la città, contribuendo alla sua identità culturale e al miglioramento del tessuto urbano, nonché alla reputazione culturale della città in ambito internazionale anche attraverso la bellezza dell’architettura contemporanea  in dialogo fecondo con gli edifici storici circostanti”.

“L’intervento – aggiunge l’Assessore Carta – concorre alla rigenerazione urbana del quartiere contribuendo, attraverso la generosa cooperazione della Fondazione Sicilia, alla realizzazione di piccoli ma importanti interventi di decoro e sicurezza, oltre che garantire il bilancio del patrimonio vegetale. Un progetto che, sono sicuro, stimolerà altre proposte nella medesima direzione attivando una benefica competizione tra soggetti privati di alto profilo a compartecipare a progetti di rigenerazione urbana. Oggi si approva la realizzazione di un nuovo polo museale e di un giardino, ma in effetti si inaugura la nuova stagione urbanistica di Palermo, fatta di partecipazione, coinvolgimento dei privati, qualità del progetto e cura dello spazio pubblico”.

«Grazie alla compartecipazione tra pubblico e privato nascerà il nuovo polo museale di Palazzo Branciforte. Con l’approvazione della delibera in consiglio comunale che consentirà alla Fondazione Sicilia di realizzare a palazzo Branciforte un nuovo polo museale, si arricchisce l’offerta turistico culturale della nostra città. Un plauso all’assessore Maurizio Carta ed agli uffici per aver sposato questa collaborazione strategica tra pubblico e privato, auspicando che sia da sprone per future partnership volte al recupero ed alla valorizzazione di aree ed edifici storici che versano in stato di degrado». Lo dichiara il presidente della VI Commissione consiliare, Ottavio Zacco.

«Con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della variante urbanistica che consentirà la creazione del nuovo polo museale di Palazzo Branciforte, si avvia un processo di partecipazione tra pubblico e privato per consentire a quest’ultimo (Fondazione Sicilia) di poter ampliare l’offerta culturale, partecipando ad una azione di rigenerazione urbana non soltanto per i fruitori del Palazzo ma della collettività tutta. L’impegno della Fondazione si esplicita nella stipula di una convenzione col Comune di Palermo, proprio per donare alla comunità un bene che sia inglobato in un’ottica più ampia del semplice polo espositivo. Proprio al centro di quello che è stato denominato “quartiere musicale”, in questo luogo potranno esprimersi varie forme d’arte, dalla pittorica a quella musicale, ed essere centro esplosivo di cultura a 360 gradi. Ringrazio ancora una volta il Presidente della Fondazione Avv. Raffaele Bonsignore, la II e la V commissione consiliare per aver reso partecipe anche la Prima Circoscrizione, stimolo e sintomo di partecipazione tra vari attori che riescono ad avere ognuno il proprio ruolo per la nascita di questo nuovo centro di attrattività sociale e culturale». Lo dichiara il presidente della Prima Circoscrizione, Giovanni Bronte.

«Oggi in Consiglio abbiamo approvato una variante urbanistica che permetterà a breve alla Fondazione Sicilia di sostituire il brutto edificio degradato e abbandonato da anni a piazza Guzzetta, con il bel progetto dell’architetto Mario Cucinella, per ampliare il museo di Palazzo Branciforte e restituire alla città spazi pubblici e ad uso pubblico e servizi di qualità.
È un doppio ottimo risultato: si impone finalmente il progetto di architettura, unico strumento in grado di garantire qualità urbana e di vita della città e lo fa accompagnato da un percorso virtuoso di condivisione con i consiglieri che hanno visto accogliere tutte le loro osservazioni e richieste perché questa sia davvero una occasione di riscatto urbano e sociale».
Lo dichiara la consigliera Giulia Argiroffi.

«L’approvazione della variante urbanistica che permetterà la realizzazione di una nuova struttura nello spazio accanto a Palazzo Branciforte, segna un modello virtuoso di lavoro di questa amministrazione comunale e di questo consiglio. La proficua sinergia tra pubblico e privato rappresenta uno strumento di rilancio per Palermo e può regalare alla città nuovi spazi di qualità, un progetto che non vediamo l’ora di vedere realizzato per la sua attualità e per la bellezza, oltre che per le importanti ricadute che avrà sul territorio. Assessore, uffici e commissioni hanno lavorato in sinergia per portare in aula in tempi brevi la delibera, dopo aver dato un grande contributo nella stesura della Convenzione con la ‘Fondazione Sicilia’, un metodo di lavoro del quale sono orgogliosa e che ha messo prima di tutti gli interessi della città e dei Palermitani». Lo dichiara la consigliera comunale della Democrazia Cristiana, Viviana Raja.

“La delibera approvata oggi in consiglio comunale consentirà alla Fondazione Sicilia di realizzare a palazzo Branciforte un nuovo polo museale creando uno spazio da destinare a mostre temporanee in aggiunta a quelli già presenti tramite la demolizione di un edificio privo di pregio artistico e la realizzazione di una nuova “teca aperta alla città sotto un giardino pensile”: un nuovo spazio a forte vocazione culturale. Ringraziamo l’assessore Maurizio Carta, gli uffici, le commissioni ed i dirigenti per aver aperto allo stimolo dell’intervento privato nella realizzazione di un’opera così importante per la città nel rispetto dell’interesse pubblico, consentendo ad amministrazione attiva e consiglio comunale di promuovere un progetto che va ad immettere qualità ed innovazione nel tessuto urbano del centro storico. Sollecitare ed agevolare le forme di collaborazione e partnership tra pubblico e privato deve essere un modus operandi che caratterizzi l’azione amministrativa di questa amministrazione in tutti i settori tra i quali ovviamente, come in questo caso, anche quello della rigenerazione urbana.” Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Lavoriamo Per Palermo.

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