venerdì, 3 Maggio 2024
spot_img
HomePalermoFreddo, è emergenza nelle scuole. Ferrandelli: meno cittadinanze e più riscaldamenti

Freddo, è emergenza nelle scuole. Ferrandelli: meno cittadinanze e più riscaldamenti

Disagi nelle scuole, a causa del freddo. Impianti guasti e vandalizzati: gli studenti delle scuole di Palermo sono costretti ad affrontare le giornate di studio sotto la morsa del gelo. Una situazione divenuta non più tollerabile per i ragazzi e le loro famiglie, che hanno lamentato difficoltà e malessere e la cui voce nei giorni scorsi è stata raccolta da GGpress ( vedi articolo )

Oggi il duro attacco di Fabrizio Ferrandelli, leader del movimento de “I Coraggiosi” e candidato sindaco di Palermo, all’amministrazione comunale.

Palermo si candida a diventare capitale della cultura, ma lascia che i suoi giovani si formino in scuole gelide. – precisa Fabrizio Ferrandelli – È l’ennesimo paradosso di questa amministrazione che in cinque anni ha preferito concentrarsi su proclami e operazioni di immagine più che a risolvere i problemi che stanno a cuore ai cittadini”.

È indecente – prosegue il leader dei Coraggiosi – che centinaia di istituti oggi abbiano ancora impianti di riscaldamento obsoleti oppure fuori uso e che la manutenzione ordinaria non sia adeguata alle esigenze di chi lavora ogni giorno nelle nostre scuole. Palermo è la quinta città d’Italia e punta a diventare un riferimento culturale per il Paese, ma tra i suoi istituti propone ancora strutture fatiscenti”.

Ferrandelli poi conclude: “L’emergenza delle scuole infatti non è un problema nuovo: si sapeva e si poteva prevenire. Ma chi ha amministrato la città fino ad ora non è stato in grado di proporre alcuna soluzione per ripristinare i termosifoni danneggiati, le tubature vecchie e gli impianti elettrici che risultano inadeguati. In questi giorni ho ascoltato con interesse i racconti di molti genitori e ho capito che le famiglie sono stanche di doversi affidare a soluzioni estemporanee. Occorre trovare risposte veloci e certe perché non è accettabile dovere aspettare una emergenza per scoprire che gli impianti non erano stati ancora nemmeno testati”.

 

CORRELATI

Ultimi inseriti