giovedì, 2 Maggio 2024
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Corsi formazione. La Regione approva fondi ma lascia fuori gli enti storici

La Regione sblocca i corsi di formazione approvando la graduatoria e assegnando 136 milioni di euro, ma molti enti storici sono rimasti esclusi. I sindacati parlano di 2mila posti di lavoro in fumo. “Il governo Crocetta, questa volta con l’assessore Bruno Marziano, completa l’opera di distruzione del settore della formazione in Sicilia e lo fa nel peggiore dei modi ovvero falcidiando migliaia di posti di lavoro (almeno 2000 da una prima lettura) con una operazione che assume il peggiore dei sapori se si considera l’approssimarsi della campagna elettorale”, sostengono Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola. I sindacati chiedono all’assessore un incontro urgentissimo alla presenza del ministero del Lavoro con il quale è stato già avviato il confronto per la dichiarazione dello stato di crisi e della messa in atto di strumenti straordinari ed eccezionali per il sostegno al reddito e l’accompagnamento all’esodo. “In mancanza di un sollecito riscontro i sindacati annunciano “le più dure forme di lotta”.

“La Regione siciliana gioca per l’ennesima volta sulla pelle dei lavoratori della formazione professionale, da troppo tempo in balia dell’incapacità di un governo che fa acqua da tutte le parti e che non riesce a giungere ad una sintesi virtuosa in un settore tanto importante. Ben venga l’attenzione nei confronti delle nuove realtà formative, ma non è pensabile che enti storici, che danno lavoro a migliaia di persone, rimangano fuori. Quello che si sta verificando è un vero e proprio processo di smantellamento della rete formativa. Quando ad un grosso investimento di risorse non corrisponde un adeguato numero di posti di lavoro significa che si sta sbagliando. La Regione finanzierà 212 progetti su un totale di 719, un numero irrisorio, che testimonia la mancanza di attenzione nei confronti delle reali necessità della nostra terra, dei nostri giovani. Vigilerò affinché a farne le spese non siano sempre gli stessi e i tanti lavoratori licenziati che aspettano risposte da anni possano davvero rientrare” cosi’ l’onorevole Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’ARS

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