mercoledì, 1 Maggio 2024
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Carismatico pianista bulgaro Evgeni Bozhanov per Palermo Classica

PALERMO CLASSICA ALLO STERI. Secondo concerto di giovani virtuosi per il cartellone-satellite di Palermo Classica ospitato nel cortile dello Steri (piazza Marina). Domani (martedì 2 agosto) alle 21,30 si esibirà il carismatico pianista bulgaro Evgeni Bozhanov, impegnato in un recital di musiche di Liszt e Chopin (€12).

Nato a Russe in Bulgaria, nel 1984, Evgeni Bozhanov ha iniziato la sua formazione musicale a sei anni, debuttando in pubblico a dodici anni nella sua città natale, in un concerto di Mozart. Tra il 1996 e il 2010, quando la sua carriera concertistica è in pieno sviluppo, Evgeni si trasferisce in Germania per studiare e guadagna premi in numerosi concorsi inclusi lo Sviatoslav Richter a Mosca, il Queen Elisabeth a Bruxelles e il Van Cliburn a Fort Worth, Texas. Sebbene fosse il favorito dal pubblico al Concorso pianistico internazionale Chopin di Varsavia nell’ottobre 2010, non vinse il primo premio; ne seguì un dibattito controverso sulla stampa polacca e il giovane pianista ricevette numerosi inviti dai maggiori promotori di concerti polacchi e dalle orchestre. Ha partecipato alla terza stagione di Abu Dhabi Classics con l’Orchestra Nazionale della RAI. Ha inaugurato il Festival di Sofia nel maggio 2011 con un “solo recital” e ha suonato al Festival de Piano di Lille, al Festival La Roque d´Anthéron e al Bad Kissingen Summer Festival; alla Philharmonie di Berlino, a Bruxelles, Vienna, alla Royal Festival Hall di Londra, alla Suntory Hall di Tokyo, a Radio France a Parigi, a Milano, Stoccolma, Monaco di Baviera, Friburgo, Düsseldorf, Lahti. Ha suonato al Musikverein di Vienna, a Bratislava, Friburgo con l’Orchestra Nazionale della RAI sotto la direzione di Juraj Valcuha e in tournée in Giappone con la Deutsche Sinfonie Orchester Berlin e Yutaka Sado. Il suo CD “Frédéric Chopin” ha ricevuto il “Preis der Deutschen Schallplatten Kritik”.

Commenti:

Lo stile di Bozhanov suscita puro entusiasmo presso il pubblico e la critica. “Non credevo di poter assistere nuovamente a un’esecuzione di così alta qualità – ha dichiarato un’anziana spettatrice a Varsavia – Ho seguito Lipatti, Horowitz, Michelangeli in concerto, Bozhanov è dello stesso pianeta”.

Un critico americano ha scritto che “Evgeni Bozhanov è in grado di produrre più sfumature di tono in una battuta di musica di quelle che la maggior parte dei pianisti trovano nel corso della loro vita, eppure tutto sembra così naturale”, mentre un cronista australiano ha dichiarato che “Bozhanov appartiene alla generazione diversa di pianisti, quella di Ignaz Friedman”. In un recente tributo a Bozhanov, Josu de Solaun, vincitore spagnolo di concorsi pianistici, scrive “Possiede l’arte del rischio, dell’improvvisazione e della spontaneità, ma allo stesso tempo intelligenza, espressività, inflessioni microdinamiche, chiaroscuro, infinita risonanza. La sua esecuzione può sussurrare, sospirare, domandare, urlare… Il suo tono ha quell’impronta personale, quell’alone acustico che uniti al suo accattivante carisma “trafiggono” il pubblico ovunque si esibisca”.

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