Sono ancora molti quelli che, incurante del pericolo, continuano a possedere strutture in amianto ma ancor peggio, quando decidono di disfarsene per evitare gli elevati costi dello smaltimento, che deve essere effettuato in massima sicurezza, decidono di gettarlo tra i rifiuti comuni che vengono poi portati in discarica con il conseguente pericolo per la cittadinanza che potrebbe inalare le polveri di amianto trasportate dal vento.
A intervenire sul problema è il consigliere comunale Angelo Figuccia che in una nota afferma: “Purtroppo, chi ristruttura la propria casa e deve smaltire vecchi recipienti o lastre di eternit pieni di amianto, lo deposita, senza alcuno scrupolo, nei cassonetti dei rifiuti e da lì finisce direttamente a Bellolampo, senza che nessuno, Comune o Rap, controlli o intervenga. Sembra che la discarica di Bellolampo sia stata trasformata, da parecchi anni, in un’enorme distesa di amianto, la replica di quanto avvenuto qualche anno fa con il Parco Cassarà, ancora adesso sequestrato dalla magistratura perché imbottito del pericolosissimo amianto. Con il concreto rischio che il vento porti in città le polveri sottili provocate dallo smaltimento e dallo sbriciolamento delle lastre di amianto.”
“Per questo motivo – conclude Figuccia -, chiedo al sindaco Orlando e al presidente della Rap Sergio Marino di avviare immediatamente una seria e rigorosa indagine nel sito di Bellolampo per verificare la presenza di amianto e di provvedere al più presto alla bonifica per evitare che i palermitani entrino a contatto con un elemento che viene catalogato tra i più cancerogeni che esistano”.
