“Il Consiglio comunale, opposizione permettendo, può anche decidere di affidare formalmente all’Amat la gestione del tram; ma le risorse economiche dove sono?”. A porre l’interrogativo è Antonino La Barbera, segretario regionale dei Cobas settore trasporti, che invita il management dell’Amat e il socio unico Comune “ad indicare con precisione quanti fondi servono per tenere in esercizio il tram e da dove verranno reperiti”. Secondo La Barbera “è necessaria un’operazione chiarezza, a tutela dei conti dell’azienda e del futuro dei lavoratori. L’Amat vanta crediti pari a 60 milioni di euro dalla Regione; allo stesso tempo però manca d’iniziative volte ad incrementare i ricavi, che nel primo semestre 2015 sono in picchiata (-30%)”.
“Lo scorso mese di maggio – ricorda il segretario regionale dei Cobas settore trasporti – riferimmo che la burocrazia comunale aveva rispedito al mittente budget e piano industriale dell’Amat in attesa che Sala delle Lapidi avesse approvato la delibera per l’affidamento del tram. Avevamo ‘accompagnato’ la notizia con una buona dose di preoccupazione per il futuro di questa importante infrastruttura: la situazione però è stata sottovalutata e solo adesso tutti i nodi sembrano venire al pettine. La chiusura del bilancio in attivo di 70mila euro non ci entusiasma più di tanto, perché sappiamo che ‘il numero non è espressione di valore’ come insegnano i manuali di economia aziendale”.
“L’assessore Catania – conclude La Barbera – ribadisce che la competenza sul tram sarà dell’Amat. Perché allora il contratto di servizio non è ancora approdato in Aula? Il clima ‘rovente’ che si preannuncia a Sala delle Lapidi non aiuterà a trovare una rapida soluzione”.
