mercoledì, 1 Maggio 2024
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HomesocialeAlmaviva. Tavolo Mise, si apre uno spiraglio per bloccare i licenziamenti

Almaviva. Tavolo Mise, si apre uno spiraglio per bloccare i licenziamenti

Palermo, 13.04.2016 – Si è concluso da poche ore, al  ministero dello Sviluppo Economico a Roma, l’incontro tra governo, sindacati, azienda e le autorità locali di Comune e Regione – presenti il Sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Formazione Bruno Marziano -, convocato dalla vice ministra al lavoro Teresa Bellanova, per tentare di scongiurare il licenziamento dei quasi 3000 operatori di call center, di cui 1670 solo a Palermo, di Almaviva Contact. Presente anche il sottosegretario Davide Faraone.

Segnali di cauto ottimismo per i sindacati che hanno chiesto all’azienda di ritirare i licenziamenti vista l’apertura del governo a trovare soluzioni per la vertenza Almaviva.
I principali impegni assunti al tavolo del Mise dal vice ministro Bellanova sono stati: disponibilità a legare l’offerta economicamente più vantaggiosa al costo del contratto nazionale di lavoro dei call center, sospendere ogni agevolazione alle aziende che applicano contratti pirata, un emendamento già depositato in Senato nell’ambito del decreto competitività sulla migliore applicabilità del 24 bis, (la normativa che tutela i clienti dalla gestione della chiamata all’estero), anche per inasprire le sanzioni, un confronto con i committenti e verifiche ispettive per chi non rispetta il contratto.

L’azienda ha mostrato disponibilità a valutare l’ipotesi in un prossimo incontro ancora da fissare – spiegano Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Eliana Puma Rsu Fistel alla fine dell’incontro – ma vuole garanzie che le riforme e gli impegni annunciati dal governo nazionale si concretizzino in tempi brevi”. Dalla Fistel diverse richieste rivolte ad Almaviva e governo. “Dal congelamento delle procedure a fronte del concreto impegno del governo , un patto di solidarietà tra governo nazionale, aziende del settore, committenti pubblico e privato affinché nell’assegnazione degli appalti non si vada sotto la soglia dei minimi contrattuali cercando l’offerta economica più vantaggiosa e per consentire nel frattempo la riforma dei call center”. “Dall’azienda – aggiungono Assisi e Puma – l’ennesimo allarme sul rapporto tariffa/costi e la proposta di chiedere il consenso al cliente per il trasferimento all’estero della chiamata”. Disponibilità e impegno garantiti anche dal comune di Palermo e dalla Regione.

A questo punto con l’impegno del governo, del quale verificheremo ogni passo – commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – l’azienda deve ritirare le procedure, cosi nel frattempo si possa attuare quella riforma del settore che ponga fine alla illegalità . Ci auguriamo vengano avviati subito i controlli nel settore dei contact dei call center in Italia perché molte aziende operano nell’illegalità non versando nemmeno tasse e contributi dovuti. Palermo aspetta riposte immediate, la vertenza Almaviva colpisce tutta la città”

Il prossimo incontro al Mise si terrà alle 10.30 di mercoledì 20 aprile, ma prima, giorno 18, l’azienda ha convocato i sindacati all’Unione Industriali di Roma.

almaviva fiaccolataA Palermo, dopo la fiaccolata di ieri sera fortemente partecipata dai lavoratori, dalle loro famiglie e dai tanti cittadini che giornalmente dimostrano solidarietà ai dipendenti Almaviva a rischio licenziamento, un corteo “autonomo” ha sfilato da Almaviva Cordova fino alla Prefettura.

Mentre eravamo impegnati nell’incontro al Mise – ha detto Giovanni Gorgone rsu Fistel CISL  da Roma -, una delegazione di colleghi è’ stata ricevuta dal capo di gabinetto del Prefetto dott. Umberto Massocco che ha ascoltato tutti i rappresentanti delle OO.SS. Presente anche l’assessora Giovanna Marano. I colleghi hanno esposto le problematiche che incombono sulle teste dei lavoratori di Almaviva e quindi sulla città di Palermo e hanno chiesto al  Capo di Gabinetto di seguire direttamente i lavori per una soluzione positiva della vertenza. L’assessore Marano ha sostenuto che Palermo ha una elevata professionalità specializzata nei call center e che le aziende investono anche su Palermo perchè è un punto strategico per l’Europa. Il dott Massocco – ha detto Gorgone – ha assicurato che, a nome del Prefetto, solleciterà una soluzione positiva per la vertenza Almaviva”
“Abbiamo necessità di regole – ha continuato Gorgone – le 1670 famiglia sono nel dramma e vorremmo salvaguardia e garanzie per il capitale umano del nostro territorio che ribadisco essere perno intercontinentale delle telecomunicazioni.”

“Questa vertenza – ha ricordato Orlando intervenendo ai lavori – riguarda soprattutto la città di Palermo dove sono annunciati oltre 1.600 licenziamenti, con una gravissima ricaduta occupazionale e sociale che riguarda l’intera comunità. Siamo di fronte non ad una delocalizzazione verso l’estero, ma ad una arbitraria ricollocazione geografica delle attività fra le diverse realtà nazionali in cui opera l’azienda. Apprezziamo l’impegno assunto dal Governo già da settimane perché la vertenza venga affrontata in modo sistemico, in un quadro di rilancio del settore e di rispetto della normativa.In particolare apprezziamo il richiamo al rispetto delle clausole sociali e della norme sulla delocalizzazione ed apprezziamo che in modo chiaro ed inequivocabile sia venuta da parte della Viceministra Teresa Bellanova la richiesta all’azienda di revocare i provvedimenti di licenziamenti”.

“Resta intatta la nostra preoccupazione per la situazione – hanno affermato infine il Sindaco e l’Assessora alle Attività Produttive, Giovanna Marano – che continueremo a seguire come l’abbiamo seguita fino ad oggi perché si dia certezza e serenità alle migliaia di famiglie palermitane e non che sono coinvolte”.

Per l’Italia dei valori un accordo per i 2988 lavoratori di Almaviva, di cui il 50% è a Palermo, è possibile. In questa vertenza riteniamo fondamentale il ruolo del governo affinchè si definiscano nuove regole sulla concorrenza, in particolare quando alle gare di appalto partecipano aziende che hanno delocalizzato le attività fuori dall’Europa, e si individuino delle apposite clausole sociali in caso di modifiche all’appalto originario”.

A dirlo è il segretario nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina, secondo il quale “a seguito dell’adozione di questi due provvedimenti, che l’esecutivo dovrà assumere prima del nuovo incontro del 20 aprile presso il ministero dello Sviluppo, l’azienda Almaviva dovrà ritirare le procedure di licenziamento discutendo di ammortizzatori sociali per evitare di lasciare per strada migliaia di giovani che lavorano nel Mezzogiorno”.

Idv – ha assicurato Messina – opererà a partire dalle sedi Istituzionali, in primo luogo in Parlamento, per regolamentare al meglio questo settore, specialmente quello delle gare d’appalto che determinano il sistema di assegnazione del lavoro. Queste regole devono, per noi, assumere i criteri, i princìpi e i valori presenti in Europa”.

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