venerdì, 3 Maggio 2024
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HomesocialeAlmaviva. Brutta vigilia di festa, non c’è pace per i lavoratori

Almaviva. Brutta vigilia di festa, non c’è pace per i lavoratori

La società Almaviva Contact, mercoledì 7, ha annunciato il trasferimento, verso il sito calabrese di Rende, di 70 operatori impegnati nella commessa Enel, in scadenza il prossimo 31 dicembre,.

La Fistel Cisl parla di “consueta mancanza di stile a cui Almaviva ci ha abituati”. Per il sindacato, “l’azienda poteva aspettare l’incontro con le OO.SS. convocato per oggi per comunicare che Exprivia – la società pugliese vincitrice della commessa Enel – ha dichiarato di volere assumere un numero inferiore rispetto alle domande presentate e che, pertanto, procederanno all’elaborazione di una nuova graduatoria finalizzata al trasferimento a Rende”.

Almaviva Contact, nel comunicato ai dipendenti, ha spiegato la motivazione della decisione asserendo che, in base al protocollo sottoscritto al Mise l’8 novembre, il trasferimento del personale impiegato nella commessa Enel presso la società Exprivia avrebbe dovuto coinvolgere 297 lavoratori mentre i dipendenti che hanno manifestato la volontà al trasferimento verso la società pugliese sono stati 306. Exprivia, a fronte della mancata corrispondenza dei profili orari dei candidati, si è resa disponibile all’assunzione di 257 unità.

Ma, conclusa la selezione del personale,  solo 227 operatori hanno presentato le dimissioni e verranno trasferiti su Exprivia. Così, Almaviva “procederà a mantenere a Palermo 98 dipendenti e a trasferire verso la sede di Rende 70 dipez\ndenti”.

La situazione è sempre più tragica – dichiara al GCPress Giovanni Gorgone rsu Fistel-Cisl Palermo-Trapani -. La gente è in lacrime. Malgrado avesse dato la disponibilità al trasferimento verso la nuova azienda Exprivia si vede adesso trasferita nella città calabrese. Come sindacato chiediamo il rispetto dell’accordo sottoscritto al Mise e il rispetto dei numeri. Per noi – continua Gorgone – nessuno va a Rende. Ribadiremo al ministero che con questi stipendi non è possibile alcun trasferimento di città e, così facendo, i colleghi saranno costretti a licenziarsi”.

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