La tradizione della Santa Pasqua, in Sicilia, è particolarmente sentita da grandi e piccini. Sono tanti le manifestazioni religiose, ricche di tradizione, che lasciano sì che venga esplorato, nel suo aspetto più profondo, intimo e religioso, il territorio siciliano.
Ne è esempio “O Santa Cruci”, la rappresentazione sacra che si terrà sabato 12 aprile, alle 21.00, presso il Calvario di Bisacquino, in via Calvario 16.
La rappresentazione è la trasposizione teatrale delle “lamentanze” Bisacquinesi, nenie risalenti al ‘700 in dialetto bisacquinese, uniche nel loro genere, che vengono cantate durante i riti del Venerdì Santo da un gruppo di cantori generalmente uomini.
La rappresentazione racconta la Passione di Cristo a partire dalla notte nell’orto degli ulivi fino alla crocifissione e ha la regia di Maria Angela Sagona.
L’interpretazione è affidata ad attori locali, tutti talentuosi, che hanno svolto un percorso di formazione volto alla performance finale.
Anche costumi e scenografie sono ad opera di artisti locali, in quanto si è preferito puntare sulle risorse del territorio allo scopo di favorirne un coinvolgimento e una valorizzazione così da favorire una piccola economia locale.
“Abbiamo deciso di riprendere questa rappresentazione sacra, che è stata messa in scena in maniera itinerante negli anni ’90, con una nuova formula statica, trasformando il Calvario in un suggestivo palcoscenico a cielo aperto, allo scopo di riprendere le tradizioni bisacquinesi e il patrimonio immateriale delle lamentanze in modo da trasmetterlo anche alle nuove generazioni – spiega Maria Angela Sagona, organizzatrice e regista di “O Santa Cruci -. Abbiamo voluto coinvolgere esclusivamente maestranze e attori del territorio per promuovere i talenti locali e creare una microeconomia turistica e culturale nel territorio, creando una rete tra i paesi limitrofi, così da dare al nostro piccolo borgo una visibilità e un primo tentativo di crescita e di rinascita. Tutto questo è stato possibile grazie al fatto che io e la mia associazione, CineCulTurArt, abbiamo vinto un importante bando assieme al Comune di Bisacquino”.
Infatti, “O Santa Cruci” è finanziato dall’Unione Europea, dal Ministero della Cultura e dal Comune di Bisacquino nell’ambito del progetto “Bisacquino Borgo del Cinema e delle arti” del programma PNRR “Investimento 2.1 – Attrattività dei Borghi storici” – Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici.