Ieri, sabato 12 aprile, Messina ha ospitato un evento dall’alto valore storico e culturale: nei locali della BNO Informatica, in via Garibaldi, è stato inaugurato l’iMuC – Museum Computer Messina fondato da tre messinesi, Biagio Natoli Orioles, Alessandro Coletta e Tonino Bisazza. Nel team, anche l’esperto in comunicazione Emanuele Campagna che ha seguito l’allestimento ed il lancio.
Durante la serata, sono intervenuti esperti di settore per condividere curiosità e aneddoti legati a queste macchine straordinarie.
L’iMuC è il primo Museo di Computer Vintage a Messina, un nuovo spazio dedicato alla storia e all’evoluzione dell’informatica, dove sarà possibile ripercorrere le tappe che hanno segnato il mondo della tecnologia e dell’era digitale, dal 1977 al 2007, fino ai giorni nostri.
In esposizione, numerosi computer, dispositivi e sistemi che hanno segnato l’era digitale partendo dagli albori con un’attenzione particolare alla preservazione delle consolle per il retrogaming e una panoramica completa sull’evoluzione delle tecnologie sia in ambito professionale, personale e ludico.
Il punto espositivo permanente consegnerà alla città la memoria storica dell’informatica e dell’evoluzione tecnologia, dai primi calcolatori fino ai moderni personal computer con l’obiettivo ambizioso di preservare e divulgare il patrimonio storico informatico.
Sarà pertanto un’occasione unica per ammirare una collezione di computer storici, rari e iconici, che hanno contribuito a plasmare il nostro presente digitale.
L’iniziativa è sostenuta a livello promozionale da ESIDIA – Ente Siciliano per l’Innovazione Digitale e l’Intelligenza Artificiale, che riconosce l’iMuC come risorsa culturale preziosa per il territorio e luogo fondamentale per diffondere la conoscenza e una consapevolezza digitale più ampia.