giovedì, 28 Marzo 2024
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Ztl notturna, l’avvio non sarà più al 10 gennaio ma slitterebbe a fine mese

La nuova disposizione sulla Ztl notturna a Palermo, in tema di orari, potrebbe variare in base alla stagionalità

L’ordinanza comunale che disponeva dell’avvio della Ztl notturna a Palermo per domani, venerdì 10 gennaio, poco gradita dai commercianti, slitta probabilmente al 31 gennaio, ed è stato proprio il sindaco Leoluca Orlando a disporre tale posticipo. Ma cosa è successo? Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri (8 gennaio) le forze di opposizione hanno presentato circa trecento emendamenti, grazie ai quali si è potuto ottenere questo rinvio. Ma a cambiare non sarebbe solo la data di avvio della nuova disposizione, poiché si potrebbero prevedere nuovi orari in base alla stagionalità, partirebbe dal 31 gennaio, nei week end dalle 23 alle 6 del mattino, mentre, dall’8 maggio al 31 ottobre la ztl notturna sarà prevista per il venerdì e il sabato dalle ore 20 fino alle 6:00; ed ancora, dal 1 novembre al 30 aprile tornerebbe per i fine settimana a partire dalle 23:00. Naturalmente resta invariata la ztl diurna dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 8-20.

“Sulla ZTL notturna non arretriamo di un millimetro, apprezzando il fatto che la maggioranza consiliare abbia voluto manifestare il sostegno alla misura individuando, in un documento che ha trovato l’approvazione di 22 consiglieri, alcuni aggiustamenti così da rendere il provvedimento condiviso sia dalla Giunta che dalla maggioranza
consiliare – dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. Abbiamo scelto di confrontarci col Consiglio comunale sull’estensione della ZTL notturna, malgrado la competenza sia del sindaco e della Giunta, per trovare una condivisione su una visione di città che sceglie, sempre di più, la sostenibilità e la vivibilità. Spiace che, dopo dieci ore di seduta, con argomenti che non rendono merito al ruolo delle istituzioni, le minoranze abbiamo impedito che il Consiglio comunale si potesse esprimere. Riteniamo importante che ci sia una maggioranza di consiglieri che ha
espresso sostegno sulla visione di città e, pertanto, la ZTL notturna entrerà in vigore dopo i passaggi tecnici necessari per rendere operativo il provvedimento (nuova delibera di giunta e nuova ordinanza), in ogni caso non oltre il mese di gennaio”.

“Il sindaco Orlando esce fortemente indebolito dallo scontro di questa notte in consiglio comunale – dichiarano Igor Gelarda, Alessandro Anello, Marianna Caronia ed Elio Ficarra della Lega – il sindaco avrebbe voluto che l’intero consiglio comunale avallasse questo suo scriteriato progetto di Ztl senza i servizi accessori necessari, ma la strenua opposizione delle minoranze, con la Lega in testa, durata fino alle 5 di mattina glielo ha impedito. Tutto questo rende non soltanto Orlando e l’assessore Catania politicamente più deboli, insieme a tutta la maggioranza. Ma soprattutto rende debole questa ordinanza sulla Ztl. Infatti, in base alla legge regionale n.3 del 17/03/2016, per istituire o modificare una Ztl è necessario che la amministrazioni comunali abbiano un regolamento apposito di cui il comune di Palermo però non si è mai dotato. Il provvedimento verrà dunque impugnato e certamente sospeso. Una situazione simile, per certi versi, a quella che si è verificata qualche anno fa quando venne impugnata e bloccata la Ztl 2. Si tratta di una vittoria di Pirro – proseguono i consiglieri della Lega – perché a breve il provvedimento sarà bloccato dai giudici amministrativi. Questo è il frutto di una gestione della cosa pubblica non condivisa con i cittadini e con il mondo produttivo, sorda ai bisogno della città. L’era Orlando ormai è alla fine e non servirà certamente qualche rimpasto per rivitalizzare un sistema che ormai è evidentemente fallito”.

“La Ztl notturna entrerà in vigore tra qualche giorno e la maggioranza consiliare ha trovato una sua compattezza nel sostenere il provvedimento – dicono i consiglieri di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno -. Sono questi i due fatti politici rilevanti che si devono registrare. Il resto sono solo chiacchiere. Spiace constatare che l’atteggiamento ostruzionistico dei consiglieri di minoranza abbia impedito, dopo dieci ore di Consiglio comunale, di entrare nel merito di un provvedimento che ha delineato una visione di città ecologica, rispettosa dell’ambiente e fautrice della mobilità sostenibile. Evidentemente non avevano argomenti credibili. Adesso la Giunta vada avanti, cosi come ha chiesto la maggioranza, su tutti i provvedimenti indicati nel documento firmato da 22 consiglieri. Si acceleri, oltre che per l’istituzione della ZTL notturna che renderà più vivibile il centro storico anche nelle ore notturne, per la pedonalizzazione definitiva del Cassaro e di via Maqueda; per il completamento dell’itinerario arabo-normanno;  per la predisposizione del sistema di controllo elettronico del varchi Ztl e delle aree pedonali, e per la realizzazione della Ztl 2”.

“Una seduta fiume, durata più di dieci ore, che si è conclusa con un vero e proprio buco nell’acqua per il sindaco e la sua giunta. Non è bastata infatti la presenza del professore in aula per sostenere fino in fondo un provvedimento inviso ai palermitani – afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo dell’Udc -. L’assemblea di Sala delle Lapidi, in quanto rappresentante del popolo, non può rimanere soggetto passivo rispetto ad una Giunta che arriva al paradosso di voler assorbire persino le specifiche prerogative del Consiglio comunale. Il sindaco deve ascoltare i palermitani, tenendo conto del malessere dei tantissimi residenti e commercianti che sono ormai esasperati da un continuo gioco di potere che scatta in avanti su vicende inutili come la Ztl e lascia invece dormire nei cassetti provvedimenti assolutamente essenziali per la città. A chi della maggioranza in questi giorni aveva fatto sperare in un sussulto di dignità politica, dico invece che modificare l’orario di inizio di 30 minuti nel periodo invernale e anticiparlo di ben 2 ore e 30 in quello estivo, non mi pare un successo di cui vantarsi – conclude – a meno che tutto questo non sia servito per una mera mercificazione di poltrone e strapuntini, che nulla hanno a che fare con la politica. Adesso che l’atto è stato sostanzialmente bocciato in Aula, vedremo se il sindaco avrà il coraggio di andare avanti con la sua ordinanza”.

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