martedì, 16 Aprile 2024
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Vincono la Targa Florio Classica 2018 i coniugi Moceri-Dicembre su Fiat 508C

Si è conclusa, domenica 7 ottobre, la Targa Florio Classica 2018, la corsa automobilistica più antica al mondo: in una Piazza Verdi gremita di appassionati si è celebrato il nome dell’equipaggio vincitore della gara di Regolarità valida per la terza ed ultima tappa del Campionato Italiano Grandi Eventi su un percorso di circa 676 Km con 105 prove cronometrate di abilità e 8 prove di media con 26 rilevamenti in totale.

Dallo start di  giovedì 4 ottobre,  alla bandiera a scacchi di domenica, gli equipaggi giunti dai 5 continenti e da 19 nazioni, con auto storiche che vanno dal 1927 al 1976, hanno sfiato e si sono date battaglia, rispecchiando lo spirito della Targa e tramandando le testimonianze di secoli di storia siciliana.

Vince la Targa Florio Classica 2018  l’equipaggio di Giovanni Moceri-Valeria Dicembre, numero 107, alla guida di una Fiat 508C. Giovanni Moceri, apprezzato pediatra e grande sportivo che ha gareggiato con la moglie, ha ereditato dal padre l’amore per la regolarità. Secondi assoluti sono Francesco Di Pietra, informatore farmaceutico e il figlio Giuseppe su Fiat 508C del 1938 (numero 104): l’equipaggio Di Pietra-Di Pietra vince il Campionato Italiano Grandi Eventi. Al terzo scalino del podio Mario Passanante tra i più grandi regolaristi  del Campionato, navigato dalla giornalista Himara Bottini, colnumero 102, su Fiat 508C del 1937.

L’equipaggio Prisca Taruffi-Mariella Tomasello su Giulietta Spider del 1961, numero 133, vince  il premio speciale riservato al primo equipaggio interamente femminile della classifica generale Coppa delle Dame, quest’anno titolato a Maria Antonietta Avanzo, straordinaria donna pilota che partecipò alla Targa Florio del 1920 e del 1922 e che lasciò un segno nella storia dell’automobilismo e dell’Italia dell’epoca. Nell’anno di commemorazione dei trent’anni dalla scomparsa della Volpe Argentata, il pilota Piero Taruffi vincitore tra le altre dell’edizione 1954 della Targa Florio, la conquista del premio da parte di Prisca, egregiamente navigata da Mariella Tomasello, è  doppiamente meritata e carica di significato: alternando la sua attività di giornalista a quella di pilota, Prisca Taruffi ha ereditato dal padre la passione per le gare automobilistiche, laureandosi nel 1989 Campionessa Italiana Rally e vincendo la classifica femminile della Targa Florio, oltre a classificarsi nona assoluta.

La Classifica Prove di Media, titolata a Ugo Sivocci, vincitore della Targa Florio del 1923 e padre del simbolo del Quadrifoglio incorona vincitori Andrea Luigi Belometti-Doriano Vavassori.

Anche le tre vetture di FCA Heritage, la Abarth 2400 Coupè guidata dall’equipaggio Giolito-Gentile, la Autobianchi A112 Abarth 58 HP di Mirabile-Caruana e la Fiat 500 Abarth 595 della coppia Tondelli-Paternostro terminano la gara rispettivamente in trentaduesima, cinquatunesima e quarantanovesima posizione.

Il quartier Generale della Targa e la partenza delle Tappe dei tre giorni di gara sono state ospitate dal Museo dei Motori del Sistema Museale dell’Università di Palermo, da sempre partner attivo dell’evento Targa Florio, presso il Dipartimento dell’Innovazione Industriale e Digitale. Nell’anno in cui Palermo si conferma Capitale Italiana della Cultura, tra i progetti più interessanti della Regione Siciliana vi è la realizzazione di un film sulla famiglia Florio, promosso dall’assessorato regionale al turismo, in cui la Targa Florio avrà il compito di  descrivere come questa grande famiglia ha condizionato un secolo di storia e di cultura siciliana attraverso l’epopea della gara piu’ antica al mondo. Inoltre si sta delineando un grande progetto di promozione del territorio con una capillare campagna di comunicazione negli aeroporti di tutto il mondo per incentivare i tour operators internazionali a scegliere la Sicilia e le strade della Targa Florio quali preminenti destinazioni turistiche e culturali.

ACI e ACI Storico in 4 anni hanno riportato così la Targa Florio ai livelli di qualità, prestigio e valore del passato, per far si che continui ad esistere come valore e patrimonio della Sicilia e del nostro paese, piuttosto che del mondo delle competizioni automobilistiche, così come lo stesso ideatore desiderava: «Continuate la mia opera perché l’ho creata per sfidare il tempo » (Vincenzo Florio).

Si ringrazia Domenico Di Vincenzo per le foto

Francesco e Giuseppe Di Pietra, col numero 104, su Fiat 508C del 1938
Francesco e Giuseppe Di Pietra, col numero 104, su Fiat 508C del 1938
Mario Passanante con la giornalista Himara Bottini, col numero 102, su Fiat 508C del 1937
Mario Passanante con la giornalista Himara Bottini, col numero 102, su Fiat 508C del 1937
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