mercoledì, 16 Luglio 2025
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Vai Willy, vai tranquillo attraversa il ponte arcobaleno e non ti voltare indietro

C’è chi dice che infondo sono solo degli animali.

C’è chi dice che non si può voler bene come se fossero delle persone.

C’è chi dice che chi tratta gli animali come se fossero figli, non sono normali.

C’è chi dice che …

Ma farsi i casi suoi mai?

Oggi per me è mia moglie e i miei cari è un giorno nefasto, il nostro caro Willy il barboncino è venuto a mancare. Beh, in un certo senso ce lo aspettavamo; da un paio di mesi le sue condizioni si erano fatte un po’ critiche, ma lui come suo solito con si perdeva d’animo. Nella sua esistenza terrena ne aveva passate tante. Infatti io gli dicevo: “ma tu non sei un cane sei un gatto con le sembianze di un cane perché hai sette vite”. Queste sette vite purtroppo erano oramai esaurite.

È un dolore indescrivibile ed immenso che non si può descrivere, siamo distrutti. Il suo caro compagno di vita e di bisboccia Kratos, il trovatello, è come se avvertisse che qualcosa non va. La loro sensibilità va oltre ogni immaginazione che gli esseri, cosiddetti, umani si sognano, temo anche per lui. I due erano inseparabili oramai vivevano in simbiosi.

Il povero Kratos era stato trovato 12 anni fa da mia figlia in un cassonetto insieme con tre suoi fratellini, lei e gli amici decisero seduta stante di adottarne uno ciascuno. Naturalmente prima di farlo mia figlia, tutta impietosita mi telefona e mi dice: “papà posso portare un cuccioletto che è stato abbandonato in un cassonetto così dolce e tenero, non mi sento di lasciarlo qui è troppo indifeso è così carino, dai papi dimmi di si”.

Tu padre a cui piacciono gli animali e vuoi molto bene ai tuoi figli, che risposta potevi dare? “Che ti devo dire cara figliola, va bene vi sto venendo a prendere” detto fatto. Da quel giorno la famiglia è cresciuta di un’altra unità.

Da lì a poco è nato il sodalizio tra il nuovo arrivato ed il barboncino Willy, di due anni più grande, che fino a quel momento viveva in casa.

Una volta che, i due si sono conosciuti non hanno voluto più separarsi. E allora che fare? Farli vivere ambedue in appartamento o lasciarli scorrazzare giù in giardino? Abbiamo fatto la prova prima in appartamento e poi in giardino.

Secondo voi com’è finita? Hanno scelto il giardino li sono stati liberi di scorrazzare, su in appartamento il loro spazio era limitato per non fargli fare molti danni, loro sono come dei bambini dispettosi e tanto giocherelloni, non vi dico cosa trovavamo tornando a casa dopo il lavoro, ma come facevi a punirli se questi due birbantelli ti ricevevano festosamente e quando tu li rimproveravi, loro tutti mogi mogi, si abbassavano la testa e si mettevano la coda in mezzo alle gambe. E allora tu che fai? Li accarezzi e loro ti gironzano attorno tutti contenti e ti cominciano a leccare.

Non so come concludere il pezzo sono troppo triste e non nascondo che ho versato tante lacrime e quanta fatica mi è costata scrivere queste due parole, ma Willy si merita questo ed altro.

Adesso lo vedo, con gli occhi della mente, mentre sta attraversando il ponte arcobaleno dove comincerà la sua seconda vita.

Ciao Willyno, come amavo chiamarlo io, mi mancherai.

Sono sicuro che un giorno ci rivedremo, anche voi, ne sono certo, avete un’anima ed il buon Dio non vi ha dato il dono della parola, perché sarebbe stata superflua, voi vi esprimete con gli occhi e con la postura, al contrario degli umani, che parlano, parlano tanto a vanvera, certe volte sarebbe meglio che tenessero la bocca chiusa. Certe volte è meglio il silenzio di tante inutili parole.

Loro, i nostri amici a quattro zampe danno tanto e non pretendono nulla in cambio se non un po’ di attenzione e tante coccole.

Grazie Willy sei stato più di un compagno di vita, ti voglio tanto bene e non ti dimenticherò mai, così come non ho dimenticato l’adorabile Milly la barboncina che vi ha preceduto.

Perdere un animale amato, è la paura più grande che ciascuno di noi possa provare che si tratti di cane, gatto, cavallo. Ogni storia è a sé e non c’è quindi un unico modo, per affrontare ed elaborare il lutto, la meravigliosa leggenda del Ponte Arcobaleno ci dona la speranza che ci sia un paradiso per i nostri amici a 4 zampe dove possano ancora correre e giocare felicemente.

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