venerdì, 29 Marzo 2024
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Unesco. Cerimonia intitolazione “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” – FOTO

palermo-arabo-normanna-palazzo-realePalermo, 28.10.2016 – Scoperta oggi davanti l’ingresso del Palazzo Reale, la targa con cui è stato ufficialmente riconosciuto il cinquantunesimo sito siciliano UnescoPalermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”. Dopo la breve cerimonia all’aperto, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cerimonia è continuata all’interno del Palazzo Reale, nella Sala Piersanti Mattarella. A fare gli onori di casa il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che ha ricevuto il Capo dello Stato, il governatore siciliano Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il sindaco di Monreale Pietro Capizzi, il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, il presidente della commissione nazionale italiana Unesco Gianni Puglisi, gli Arviescovi di Palermo, Monreale e Cefalù Mons. Corrado Lorefice, Mons. Michele Pennisi e Mons. Vincenzo Manzella, l’Eparchia di Piana degli Albanesi Giorgio Gallaro e il direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia Aurelio Angelini.

Giovanni Ardizzone
Giovanni Ardizzone

Ad aprire gli interventi, Giovanni Ardizzone: “Il riconoscimento del Palazzo Reale, il più antico e longevo parlamento del mondo, contenitore di storia, cultura e arte, pone la nostra isola ancor di più all’attenzione del grande pubblico internazionale. La Cappella Palatina, incastonata all’interno del Palazzo Reale, è il luogo più significativo e simbolico dell’integrazione di culture e religioni. La nostra isola è al centro dell’offerta culturale dell’intero paese e di questo ne dobbiamo andare fieri”.

Per Gianni Puglisi: “Il patrimonio mondiale non è un concorso di bellezza, non è una corsa al maggior numero di siti iscritti. Il momento di gloria che accompagna l’iscrizione di un sito è di breve durata e può durare nel tempo solo con l’impegno di tutti per la conservazione e la salvaguardia a lungo termine. Il merito del riconoscimento da parte di Unesco di ‘Palermo Arabo Normanna’ va alla Fondazione Sicilia che ha saputo impostare la candidatura non semplicemente sul valore storico ed estetico del sito bensì sui valori artistici, architettonici e soprattutto su quelli culturali ed etici derivanti dall’enfasi, posta sin dal nome scelto per la candidatura, sulle stratificazioni e sulle contaminazioni che la compongono. Ricordiamo che la Sicilia insieme alla Lombardia sono le regioni con il maggior numero di siti iscritti all’Unesco”.

Mons. Corrado Lorefice
Mons. Corrado Lorefice

Mons. Corrado Lorefice, nel suo intervento, esprime gioia anche per la condivisione con le altre città di Monreale, Cefalù e Piana degli Albanesi: “I nostri, sono luoghi in cui oriente e occidente si sono incontrati e la stratificazione arabo normanna è una chiara espressione di convivenza culturale, etnica e religiosa. Sento l’esigenza di ricordare a tutti – ha continuato il Monsignore – la vocazione di pace, d’incontro, di unità nel dialogo che Palermo porta nel cuore e la sua indole di ponte tra le varie culture araba, ebraica e cristiana in un momento storico complesso e difficile in cui si delineano inquietanti scontri di civiltà. Un popolo nella contaminazione con altri popoli ne esce arricchito e integrato. Contaminarsi è l’unico modo per conservarsi e durare. Chi alza muri e si chiude all’altro, oltre a dimostrare mancanza di sensibilità umana, dimostra soprattutto una elevata dose di insipienza e ignoranza. Bisogna lavorare per una Europa unita con maggiore impegno per generare inclusione e trasformazione”.

Rosario Crocetta
Rosario Crocetta

Per il governatore Rosario Crocetta: “Il riconoscimento dell’Unesco non è solo un attestato della comunità internazionale al valore artistico monumentale delle città siciliane e dei nostri beni culturali ma rappresenta il riconoscimento alla grande storia di civiltà umana che ha coinvolto la nostra terra. La Sicilia è stata per millenni il crocevia naturale di incontri tra i popoli, culture e religioni differenti dando vita a un modello di confronto di coesione e convivenza solidale e pacifica tra i popoli che ha abbattuto pregiudizi e intolleranze. Il lavoro che dobbiamo fare in tutta Europa, e non solo in Sicilia, è quello di far sentire siciliani, italiani, europei tutte quelle minoranze che hanno deciso di vivere nel nostro continente”.

“Oggi celebriamo un patrimonio, una città – ha dichiarato Leoluca Orlando presidente del comitato di pilotaggio della candidatura all’Unesco -, mosaico di diversità, che ha radici migranti di integrazione. Sono orgoglioso di essere il sindaco di una città metropolitana che insieme alla Sicilia, esprimono ogni giorno il meglio del mediterraneo e dell’Europa. Mentre l’Europa è attraversata da conflitti e violenze in cui vengono negati valori e storia, a Palermo e in Sicilia portiamo avanti quotidianamente valori di tolleranza, convivenza e pace”.

Angelino Alfano
Angelino Alfano

Il Ministro Angelino Alfano, a margine della cerimonia, ha dichiarato: “Il nostro è stato un grande continente di pace, un continente chiamato Sicilia, che non ha solo un grande passato, ma soprattutto un grandissimo futuro. Il riconoscimento dell’Unesco è oggi questo: il riconoscimento di una storia che è il presupposto di un grande futuro. E’ il momento storico piu’ propizio per riconoscere la dimensione mediterranea di Palermo, ma anche di tutta la Sicilia. Noi siciliani abbiamo la grande forza e capacità di gestire la vicenda migratoria perchè siamo stati un popolo di emigranti, e che ha saputo anche accogliere dominatori che sono poi diventati siciliani”.

 

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