venerdì, 19 Aprile 2024
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Il teatro del Sole di Acqua dei Corsari: cittadini, associazioni ed istituzioni a confronto per la sua riapertura

Un anfiteatro sul mare da recuperare per renderlo un luogo di tutti e per tutti. E’ stato questo il tema centrale su cui si è dibattuto lo scorso 27 marzo al Museo Mare Memoria Viva di Palermo dove è stata organizzata un’assemblea cittadina che ha visto coinvolti, oltre gli stessi cittadini palermitani, associazioni ed istituzioni.

Promotori dell’evento “Riapriamo il sipario sul teatro del Sole”, il “Parco Libero Grassi ad Acqua dei Corsari adesso completiamo il recupero” e “Mare Memoria Viva”. Ad intervenire all’apertura del dibattito, l’artista Irene Coppola, l’architetto Sergio Sanna di Ground Action Palermo, Antonio Passalacqua del Comitato per la riapertura del teatro del sole, il giornalista Mario Pintagro e l’assessore comunale all’Ambiente Sergio Marino. Un originale intervento è stato poi compiuto dai “Corsari Assetati”, ovvero la IV^ A dell’Istituto tecnico professionale ambientale “Ascione” di Palermo, che hanno presentato, a modo loro, il proprio progetto sulla costa sud.

E tra i presenti anche: Paolo Caracausi, consigliere comunale, Antonio Tomaselli, ex presidente della seconda Circoscrizione, oggi Amministratore unico di Palermo Energia, Silvano Riggio, docente di Ecologia all’ateneo palermitano, Elvira Dragonia Vernengo, del Laboratorio Regionale Ambiente IDV.

Il teatro del Sole, nonché l’ex “mammellone” bonificato, è uno dei maggiori simboli che arricchiscono la costa sud palermitana che, se tornasse fruibile ai cittadini, rappresenterebbe una location dal valore incommensurabile, sia per la tipologia di eventi che potrebbe ospitare, sia per l’invidiabile posizione sul mare in un tratto di costa che si apre alla città. La domanda, però, resta sempre quella: riaprirà mai?

Per cercare di darne risposta, l’incontro dello scorso martedì si è posto infatti come obiettivo primario quello di riaccendere l’attenzione su questo prestigioso sito di Acqua dei Corsari, cercando di capire, oltre i possibili usi futuri, quali siano invece le sue condizioni attuali. Il teatro era stato costruito nel 2009, ed insieme ad esso, il parco circostante intitolato a Libero Grassi, fu inaugurato, e subito dopo chiuso per via di questioni sulla sicurezza ambientale. E numerosi sono stati ad oggi i progetti di associazioni locali, scuole e semplici cittadini volti a trasformare questo luogo in uno “spazio comune”, cercando altresì di rigenerare quel tratto di costa che in passato ha subito le drastiche conseguenze del sacco di Palermo, per poi essere lasciato all’incuria e ai vandali.

Tra i problemi sul teatro del Sole, che persistono ancora oggi, vi è il rimpallo tra le competenze. «Il sito è ora nelle condizioni di poter essere sottoposto all’analisi del rischio che compete alla Regione Sicilia – ha spiegato l’assessore Sergio Marino – che dovrebbe poi passare la palla al comune». Sull’ulteriore problema dello sversamento delle acque reflue, che ancora confluiscono in mare, l’assessore ha poi aggiunto: «Quest’area io la vedo estesa da Sant’Erasmo all’ex mammellone, guardando quindi ad un golfo unico che va anche oltre, comprendendo i comuni fino a Bagheria e Isola delle Femmine dal lato opposto. Con il Patto dei comuni, si possono mettere insieme i soggetti interessati, per cercare di ridonare alla borgata il suo ruolo. E poi, c’è il Piano regolatore della costa che è uno strumento vitale per lo sviluppo della costa sud, che vede via Messina Marine come la cerniera che collega la costa alla città».

Alla missione di riaprire il teatro del Sole, si sono uniti anche artisti e professionisti che hanno messo in campo le proprie risorse per valutare i possibili usi di questo straordinario spazio sul mare, affinché torni al più presto fruibile ai palermitani e, nell’occasione dell’incontro cittadino, è stata anche presentata un’opera, realizzata proprio al teatro del Sole, dall’artista Irene Coppola, a cura dell’Ecomuseo, dal tema “Reimmaginare lo spazio urbano, tra performance e architettura”. La Coppola ha raccontato la sua esperienza sensoriale sulla Costa Sud, «Non sapevo che esistesse un teatro sulla spiaggia ad Acqua dei Corsari – ha detto l’artista – ma è stato sulla passerella di Romagnolo, prima che fosse chiusa, che è iniziato il mio percorso sensoriale con la vista sui due lati della costa, mentre al teatro abbiamo anche sperimentato l’eco, quindi i suoni, ed anche gli odori. E’ importante partire dal proprio corpo per analizzare l’ambiente che ci circonda».

Proprio sul pontile di Romagnolo, lo scorso novembre, il lavoro collettivo curato da Irene Coppola, aveva anche previsto l’installazione di una web cam che, insieme alle registrazioni delle immagini sul teatro del Sole, fanno parte della video installazione sul progetto “Costa Sud” in mostra fino ai primi di aprile alll’Ecomuseo di Palermo.

Inoltre hanno sposato il progetto anche: Casa della cooperazione; Fiab Coordinamento Palermo ciclabile; associazione Parco Castello e Parco di Maredolce; UpPalermo; VediPalermo; architetto Roberto Collovà; istituto di formazione politica “Pedro Arrupe” – Centro studi sociali.

 

 

 

 

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