sabato, 20 Aprile 2024
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TASI. Per Figuccia allarme evasione fiscale. Tantillo “Non abbiamo votato a favore”

Ad un giorno dall’approvazione dell’aliquota TASI al 2,89 per mille da parte del Consiglio Comunale di Palermo, oggi il consigliere di Forza Italia, Angelo Figuccia,  solleva il problema della possibile evasione fiscale: “Non ci sarà da stupirsi se tra qualche mese, fatti due conti, ci accorgeremo che i palermitani che pagheranno questa tassa saranno davvero un’esigua minoranza. I nostri concittadini, già stremati da una lunga e profonda crisi economica, fanno tantissimi sacrifici per tirare avanti, moltissimi mettono a repentaglio anche la propria ed altrui vita andando in auto o moto senza poter pagare l’assicurazione obbligatoria, confidando ogni giorno nella propria buona stella. “Per Figuccia la soluzione per trovare soldi per le casse comunali sta nell’eliminare tutti gli “sprechi che purtroppo ancora caratterizzano la vita del Comune e delle società partecipate. Basterebbe farsi un giro per le sedi comunali e delle aziende per rendersi conto che di voci di spesa da tagliare ce ne sono tantissime. Considerato che facciamo pagare a peso d’oro ai cittadini i servizi minimi essenziali, è indispensabile che vengano eliminati tutti gli sprechi che ingoiano risorse preziose.”

A ritornare sull’argomento del voto che ha approvato l’aliquota TASI è il capo gruppo di Forza Italia,Giulio Tantillo: “sono rimasto sbalordito quando ieri è circolata la notizia che Forza italia aveva votato l’atto. Vorrei ricordare che il provvedimento ha ottenuto 22 voti favorevoli provenienti da 20 consiglieri di Mov139 oltre i consiglieri Calì del Megafono e La Corte di Leva Democratica; 2 astenuti – Spallitta e Mineo e 14 contrari tra i quali anche io. Secondo noi – ha continuato Tantillo – l’aliquota del 2,89 per mille è alta e si sarebbe dovuta applicare quella della media nazionale dell’1,94. Proprio per questo non abbiamo votato l’atto, Anzi, siamo riusciti con un sub emendamento ad ottenere un ulteriore beneficio innalzando il valore della rendita catastale a 300 euro su cui applicare la detrazioni di 100 euro ed inserendo una ulteriore detrazione di 50 euro per le rendite comprese tra 301 e 400 euro. Il prossimo anno, grazie alla lotta all’evasione, se il valore del gettito supererà i 16milioni di euro, la differenza dovrà essere utilizzata per ridurre l’aliquota. ”

 

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