venerdì, 19 Aprile 2024
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Simurgh – Il Volo: viaggio sentimentale in Persia: uno spettacolo con due date a Palermo e Agrigento

In scena i musicisti iraniani Reza Mohsenipour e Hamid Mohsenipour, la danzatrice Grazia Cernuto e lo scrittore Alberto Samonà

Giovedì 8 dicembre, alle 20,30 da “Area Madera” in via dello Spasimo 5 (angolo piazza Magione) a Palermo, andrà in scena “Simurgh – Il Volo: viaggio sentimentale in Persia”, uno spettacolo che mette insieme musica classica persiana con Reza Mohsenipour e Hamid Mohsenipour (tar e tombak), musicisti iraniani per la prima volta in Sicilia, performance di danza classica persiana con Grazia Cernuto e narrazione della storia “Simurg, Il Volo” a cura dello scrittore e giornalista Alberto Samonà.

Ingresso 12 euro, comprensivo dell’iscrizione all’associazione Area Madera. Per info e prevendita, tel. ai numeri 3493593080, 3489823013.

L’indomani, Venerdì 9 dicembre, lo spettacolo andrà in scena ad Agrigento, alle 21 nello “Spazio Temenos” (Chiesa di San Pietro, in via Pirandello 1). Per info e prevendita per Agrigento, tel. ai numeri 3939910012, 3489823013.

Lo spettacolo, presentato da “Barbad Project”, nasce per diffondere la cultura antica persiana. Con argomenti tratti dalla letteratura a poemi epici e attraverso le arti della narrazione, della musica e della danza, il pubblico si immergerà nelle atmosfere dell’antica Persia: molti grandi poeti hanno scritto sulla danza persiana e usavano quest’arte come simbolo del potere della vita e come strumento spirituale per raggiungere il Divino. La Persia ha avuto un ruolo importante nella funzione della civiltà umana. In passato la cultura delle fiabe era molto significativa, non solo un passatempo, ma un modo per tramandare alle nuove generazioni gli insegnamenti della vita, tra saggezza e sapienza, raccontando parabole o storie vere di popoli del passato, per insegnare e permettere a chi ascoltava di capire.

Trama: Simurg è il protagonista del poema “Il Verbo degli Uccelli”, Mantiq Al-Tayr, la più celebre opera del poeta persiano Farid Al-Din Attar. Si narra che tutti gli uccelli del mondo guidati da un’upupa decidono di riunirsi per eleggere un loro capo. La riunione non porta alcun esito e tutti gli uccelli decidono di uscire alla ricerca dell’uccello mitologico Simurgh che incarna l’essenza dell’universo e che vive sulle vette del misterioso monte Qaf, la cui bellezza data dalle meravigliose piume supera ogni descrizione. Nella lunga ricerca si trovano ad attraversare sette valli e nel corso del lungo volo molti di loro muoiono: solo una trentina sopravvive. L’opera si conclude con i trenta uccelli che riescono a raggiungere l’obiettivo che si erano posti, cioè il fana (l’annullamento) con l’Essenza divina.

Reza Mohsenipour è nato nel 1976 a Tehran.  Ha insegnato nelle scuole di musica della capitale iraniana e per un periodo anche all’università “Sooreh”. Ha partecipato a diverse produzioni discografiche in Iran. Come compositore ha inciso due  album: “Mei Goli” (2005) e “Shoore Masti”(2008). È membro stabile del gruppo di musica persiana “Navà ensemble”,  con cui ha inciso il cd “Hilat” (2009). Ha suonato e suona tuttora in vari ensemble, tenendo concerti in Italia e in altri Paesi. Nel 2011 ha fondato con i due fratelli Hamid e Navid il “Progetto Masnavì”, un gruppo  musicale che ha lo scopo di divulgare la cultura musicale persiana attraverso l’arte dei suoni organizzati in scritture compositive nuove o rielaborazioni originali di forme musicali del passato. Questo progetto, a cui artisti sempre diversi sono chiamati a collaborare, è aperto alla contaminazione di generi e stili musicali  eterogenei.

Hamid Mohsenipour nasce a Teheran nel 1980. Inizia a studiare il tombak all’età di 9 anni con Ostad Mamoud Farâhmand Bâfì, e Ostad Bahaman Rajabì. Ha lavorato nell’Orchestra sinfonica di Teheran sotto la direzione dei maestri Chek Navarian e Shardâd Rohanì. Dal 1998 al 2008 ha suonato stabilmente nell’Orchestra della Radio Televisione Iraniana (IRIN) partecipando a numerose registrazioni musicali. Dal 1998 al 2008 ha lavorato come polistrumentista nell’Orchestra della televisione di Tehran.  Ha insegnato tombak in diverse scuole di musica della città e per un periodo anche all’università “Elmi Karbordi”. Oggi suona nell’ Orchestra del conservatorio e nell’Orchestra del Maestro Alfredo Santaloci. È membro stabile del gruppo di musica persiana “Navà ensemble”,  con cui ha inciso il cd “Hilat” (2009). Ha suonato e suona tuttora in vari gruppi musicali, tenendo concerti in Italia e in vari Paesi. È fondatore con i due fratelli Reza e Navid del “Progetto Masnavì”.

Grazia Cernuto, danzatrice, incontra nel suo percorso diversi artisti di vari Paesi per approfondire la conoscenza delle danze orientali, nomadi e mistiche. Si forma con la compagnia Estudio Nomada in Spagna e con la compagnia “Tarmed Persian Dance” di Aram Ghasemy a Milano. Organizza incontri per divulgare la cultura persiana con narrazioni di antiche fiabe, parabole e spettacoli di danza. Incontra alcuni anni fa lo Sheykh Amed Dede e inizia il percorso della via Sufi come derviscio. Attualmente studia danzaterapia metodo Fux.

Alberto Samonà ha pubblicato i romanzi Bonjour Casimiro (2021), È già mattina (2013), Il padrone di casa (2008). Ha scritto saggi sui temi simbolici e ha curato le raccolte di racconti Panormus. Genio oltre il visibile (2016) e I colori di Śiva (2017). Ha scritto e diretto gli spettacoli di narrazione Una fiamma a Campo de’ FioriL’oro del cavaliereI giardini di GiovannaPalermu Ammucciatu. Ha, inoltre, scritto i testi teatrali Le notti di Casimiro e Arcani maggiori. Dal suo racconto di ispirazione sufi La bambina all’Alloro, il cantastorie irakeno Yousif Latif Jaralla ha tratto lo spettacolo Le orme delle nuvole. Ha fatto parte della giuria siciliana del Premio Letterario “La Giara” promosso dalla RAI. È autore del testo e della voce del documentario La camera delle meraviglie, presentato all’Expo di Milano. Per un decennio è stato consigliere d’amministrazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Da maggio 2020 a ottobre 2022 è stato assessore della Regione Siciliana con delega a Beni Culturali e Identità Siciliana. 

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