venerdì, 19 Aprile 2024
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Sicilia, turismo esperienziale nelle comunità Arbëreshë

Le origini degli albanesi in Sicilia, risalgono al XV e XVIII secolo, quando vi migrarono in seguito della conquista dei territori albanesi da parte dei Turchi ottomani, ecco gli Arbëreshë di Sicilia.
Anche se sono trascorsi molti secoli, gli Albanesi, stanziati nei comuni di
Contessa Entellina, Santa Cristina Gela, Mezzojuso, Palazzo Adriano e Piana degli
Albanesi, hanno saputo preservare la propria identità culturale, attraverso sforzi e sacrifici che vanno riconosciuti e premiati.

Truly Sicily, sperimentando una forma di turismo sostenibile, promuove il
patrimonio culturale degli Albanesi e la valorizzazione dei prodotti locali, artigianali e tradizionali. Questo turismo alternativo è un modo di materializzare la storia del XV secolo, per poter parlare, toccare, vedere e sentire come gli Arbëreshë hanno potuto preservare le tradizioni, l’amore per la patria, per le loro origini, la loro lingua (un’antica variante del Tosco), i riti bizantini, l’autenticità e con quanto orgoglio hanno custodito la loro identità.

Non è mai tardi per far si che tutto questo non rimanga solo un racconto letto in un libro di storia, intraprendendo un percorso di esperienza personale. Anche perché le parole non sarebbero mai abbastanza, per poter descrivere un’esperienza di vita. Conoscere la comunità Arbëreshë, rappresenta l’opportunità di scoprirne e condividerne la storia, la cultura, la lingua, le tradizioni antiche, i riti bizantini, i costumi, i prodotti artigianali e tradizionali, la fertilità delle terre dove vale la pena fare le prime esperienze agro-alimentari, toccare e sentire le terre del vino, dei limoni e delle arance.

Incontrare le Comunità Albanesi costituisce l’occasione per potere stabilire un punto di contatto tra culture diverse, ma accomunate dall’appartenenza alla stessa terra: la Sicilia. È un’ottima base di partenza, per poter tramandare alle generazioni future, i frutti di questo piacevole incontro: l’amore per la patria d’origine, dei riti e delle tradizioni, della lingua, dei costumi che rappresentano una parte del patrimonio dell’intera umanità.

Oltre l’incontro con la storia, la cultura e le tradizioni, tale forma di turismo esperienziale, darà la possibilità di scoprire la bellezza dei territori Siciliani, perché in Sicilia i colori non si limitano ad un semplice sguardo per contemplarne la bellezza, ma per entrare dentro l’anima, suscitando forti emozioni.

Sono numerose le esperienze agro-turistiche che attendono i visitatori delle Comunità
Albanesi, presenti lungo il cammino di questo incontro, ricco di storia, pieno di nostalgia e di fascino immerso nelle bellezze che offre la natura di luoghi molto suggestivi. Il patrimonio naturalistico, difatti, unito a quello artistico e culturale, fa la differenza con un turismo tradizionale, rafforzando quindi il desiderio di vivere emozioni uniche; un turismo sostenibile, da promuovere, valorizzare e condividere.
Significa quindi, immergersi nella natura, respirando aria pura, godersi il panorama,
sentendosi liberi di manifestare sia pur per un attimo, l’evasione dalla monotonia quotidiana, lontano dai rumori della città.

Il turismo sostenibile non si limita agli eventi culturali e alle passeggiate naturalistiche, ma comprende anche altre attività fisiche: arrampicate, escursioni in bici, a cavallo, in barca, windsurf, triathlon e tante altre ancora. Insomma, conoscere la Sicilia significa anche conoscere l’Albania.

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