giovedì, 18 Aprile 2024
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Secondo giorno di protesta delle scuole paritarie: oggi il presidio in via Magliocco

Continua la protesta della Fism (federazione italiana scuole materne). Dopo il sit in di protesta di ieri in piazza Indipendenza, le scuole dell’infanzia paritarie, oggi in via Magliocco, tornano a far sentire la loro voce e il loro “no” all’azzeramento dei contributi, fatto dalla Regione Sicilia.

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«Dopo l’eliminazione del Bonus scuola, ora anche il taglio del contributo alle scuole materne, procurerà enormi difficoltà alle  famiglie, soprattutto quelle che versano in condizioni disagiate – ha dichiarato a GCPress Dario Cangialosi segretario regionale della Fism – Per questo siamo scesi in piazza: pensiamo che sia stato leso il diritto di scegliere liberamente la scuola per i propri figli. Le nostre scuole in Sicilia accolgono 25.000 bambini, dai 3 ai 5 anni ed in tal senso non possiamo non essere considerati dalle Istituzioni una risorsa. Come avviene nel resto d’Europa e in gran parte delle regioni italiane, è giusto che una famiglia scelga liberamente, tra le varie offerte formative, quella a lei più confacente. Dalla Regione – ha aggiunto – abbiamo avuto sempre solidarietà, ma non possiamo più limitarci alle parole. Occorrono fatti concreti e consequenziali: chiediamo dunque che venga ripristinato il sussidio. Anche domani continueremo il presidio, perché di fronte una politica che non tiene conto delle esigenze delle famiglie, per noi è importante informare e sensibilizzare quante più persone possibili».

Dario Gangelosi
Dario Cangialosi

Nonostante il vento e la pioggia, gestori e docenti hanno manifestato pubblicamente il loro dissenso. Nessun bambino. «Gli alunni non devono essere qui a protestare insieme a noi. – ha infatti precisato Cangialosi – I bambini sono una risorsa preziosa ed è giusto che siano i loro genitori a sostenere questa giusta lotta». Presenti, quindi, tante mamme e papà, come Vincenzo che ha voluto precisarci: «non ho avuto mai dubbi nello scegliere una scuola paritaria per i miei due figli. La mia decisione è legata prevalentemente ad esigenze di lavoro, ma anche all’idea che queste scuole, a mio parere, possano dare agli iscritti più accorgimenti. È stata, dunque, una mia scelta, ma ora abbiamo paura che i nostri figli, a causa di questi tagli, possano perdere la fase iniziale, certamente significativa, dell’insegnamento».

Nel corso del presidio, oltre alla sensibilizzazione con volantini e materiale informativo, non è mancato l’invito diretto a sottoscrivere una petizione, che chiede il ripristino del Buono Scuola e dei contributi. «Vogliamo mettere in luce il valore e il vero ruolo della Scuola paritaria in Sicilia e siamo qui in piazza sia per stare a fianco delle famiglie, sia per sollecitare il governo affinché le aiuti. Una società che non attenziona l’infanzia – ha detto Tania Arena, gestore di una scuola paritaria di Palermo – è una società senza futuro».

Domani la Fism continuerà la protesta in via Ruggero Settimo.

 

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