mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sciacca, ”La città dei cinque sensi”

E poi, la magica Sciacca del nuovo romanzo di Lucia Spinella, tra dialetto e intimità degli antichi borghi, in uscita il 12 Giugno con una casa editrice piemontese

La comunità di Sciacca inaugura ufficialmente “Sciacca – Città dei 5 Sensi”, il progetto di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, naturale ed artistico che promuove un turismo di qualità, empatico, esperienziale e sostenibile.

Domenica 30 maggio, in Piazza Libertà, a Sciacca, presentati gli infopoint diffusi sul territorio, la nuova sede della Comunità e la piattaforma web della Città dei 5 sensi, che promuoverà il patrimonio della città. 

Un’occasione unica per scoprire il territorio e le esperienze proposte dal progetto.

“Sciacca – La Città dei 5 Sensi” è un progetto di valorizzazione del territorio e
del patrimonio culturale, naturale ed artistico al fine di promuovere un turismo
di qualità nato alla fine del 2019 dalla volontà e dall’amore di un gruppo di cittadini
Oggi chi arriva a Sciacca viene accolto dalla Comunità della Città dei 5 Sensi
dove artigiani, commercianti, ristoratori, guide e tanti semplici cittadini, con
competenza e passione, hanno organizzato un insieme di esperienze e di ospitalità
dedicate al visitatore.

La rivoluzione alla base del progetto è che tutti coloro che fanno parte della Comunità si aiutano e sostengono l’uno con l’altro, mossi da un’unica visione: accogliere il turista come fosse un cittadino temporaneo in un ambiente curato nei dettagli e intriso di narrazione.

I dieci infopoint diffusi


Sono 10 spazi della vita quotidiana di Sciacca, dal tabaccaio al negozio di tessuti, dall’artigiano al circolo nautico e all’agenzia viaggi che diventano dei veri e propri infopoint per consigliare il turista, fornendo mappe e brochure relative ai luoghi da vedere o alle esperienze da fare. Spazi attrezzati per poter comunicare in tutte le lingue del mondo grazie a traduttori simultanei. Spazi dotati di uno speciale orario di
apertura che inizia alle sette di mattina con il bar e chiude alle 2 di notte con il pub.

Si tratta dell’inizio di un percorso per una comunità che si è preparata per due
anni e oggi inaugura la propria sede all’interno di una torre del Cinquecento. Lì
dove oggi dove sorge una delle cinque porte antiche della città a cui questo Museo
Cooperativa di Comunità Impresa Sociale “Identità & Bellezza” – Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca.

Diffuso ha dedicato il simbolo

Un simbolo di apertura e di accoglienza in quello che per secoli era un luogo di difesa
Assieme alla sede viene anche inaugurata una piattaforma digitale
www.sciacca5sensi.it che racchiude in sè le varie anime operative e narrative di
questo progetto: un sito turistico che racconta il meglio da visitare della città di
Sciacca; la possibilità di prenotare e acquistare camere da letto, pasti o esperienze
offerti dalle tante strutture aderenti al patto di comunità; un marketplace per
acquistare online i prodotti del territorio, i manufatti degli artigiani, i kit dei cuochi e
tutto quello che può essere creato o raccolto sul luogo. Tutto viene condiviso con
chi arriva da fuori.

Soprattutto offrendo esperienze sensoriali in modo da lasciare al “cittadino
temporaneo” un ricordo indelebile della sua permanenza a Sciacca.

Un museo da vivere anche attraverso itinerari e percorsi consigliati in base alla
proprie esigenze, una città da scoprire ed esplorare anche grazie ad audioguide
gratuite che raccontano luoghi ed esperienze da non perdere.

Sciacca da vivere come un museo a cielo aperto, dove tutto si mescola:
territorio, natura, storia, arti, saperi, persone, sapori, profumi, odori ricordi.
Dove territorio e identità vengono narrati da un’intera comunità che crede in
un futuro costruito con le proprie mani.

La magica Sciacca del nuovo romanzo di Lucia Spinella, tra dialetto e intimità degli antichi borghi

Nel cortile di Nenè” è il nuovo romanzo della scrittrice siciliana Lucia Spinella, in uscita il 12 giugno con la casa editrice torinese Land Editore. L’opera, a metà tra un giallo e un romanzo d’amore, ricorda da vicino la penna di Andrea Camilleri, di cui gli ambienti e i personaggi sono un evidente tributo. Nel cortile di Nenè intreccia la forza dei legami sentimentali con un omicidio da risolvere ed è ambientato nella fittizia Torrescirtea (Burgio), un caratteristico borgo della Sicilia più autentica, fatta di persone semplici e panorami da mozzare il fiato. Il punto di forza del romanzo è l’evidente piacere nel riscoprire il dialetto siciliano, che riporta il lettore all’intimità dei piccoli ambienti del sud Italia e dei tipici personaggi che quei borghi li abitano: personaggi bizzarri e di cuore, tutti così incredibilmente autentici da risultare veri.  

La trama

Un omicidio da risolvere, la storia di un amore impossibile e il piacere di riscoprire l’universo intimo – quasi magico – della Sicilia più autentica: benvenuti a Torrescirtea, dove l’anziana Nenè è pronta ad accogliervi con una tazza di caffè bollente e un fragrante biscotto inzuppato nello zabaione. Nel suo giardino dal sapore bucolico Nenè lascia sempre una sedia libera per ospitare chiunque voglia fermarsi ad ammirare il panorama. A popolare il borgo incantato di Torrescirtea una serie di personaggi quantomai stravaganti: dalla bizzarra Ciccina – pettegola impenitente ma dalle movenze assai comiche – alla graziosa Sarina, che nutre una passione segreta per le divise dei carabinieri. E poi c’è la saggia Nenè, che con la forza del suo buon cuore aiuterà due amanti ormai lontani a ricongiungersi – e questa volta per sempre…

L’autrice

Lucia Spinella nasce a Sciacca in provincia di Agrigento il 6 marzo 1977. Trascorre la sua infanzia tra il mare e la campagna, ma soprattutto tra le vie antiche del suo paese, Burgio. Fin da piccola usa la scrittura per esprimere i propri sentimenti alle persone più care: bigliettini di buon compleanno, buon Natale e ricorrenze varie. Adora dialogare con le persone, arrivando persino a inventarsi delle storie fantasiose, pur di farsi ascoltare. Come quando a quattro anni raccontò ai suoi amichetti di aver visto una mongolfiera. È sempre stata molto sensibile e interessata a tutto ciò che la circonda: cose, persone e fatti. Forse da ciò la scelta di frequentare il liceo psicopedagogico. A diciotto anni fa un cambiamento radicale nella sua vita, molla tutto e parte insieme al suo futuro marito per il Piemonte. Nella Valsesia pianterà le sue radici, fra le montagne e i boschi. Troverà lavoro all’interno di una storica azienda tessile. Qui, se da un lato rimpiangerà le giornate passate da piccola in campagna ad aiutare il nonno a raccogliere i vari frutti di stagione, dall’altro apprezzerà la collaborazione e la conoscenza dei tanti colleghi. La fabbrica diventerà un mini mondo, dove oltre a lavorare imparerà a vivere. Nel suo giallo lei prova a ricordare, usando anche la fantasia, il suo paese di origine e tutto ciò che è legato ad esso. Non tralasciando però di fare un richiamo a parte di quel mondo che ha conosciuto e imparato ad amare, dai 18 anni in poi. Ama i classici, la musica leggera e i vecchi film.

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